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Da Kakà a Tonali: Milan, quando gli addii fanno male

L’addio di Tonali rievoca ricordi non proprio felici nei tifosi rossoneri. In passato, al Milan è capitato di perdere simboli per motivi diversi. Decisioni prese a fine ciclo, cessioni dolorose ma dettate dalle questioni di bilancio, motivi personali che hanno spinto a separazioni dure e spesso e volentieri rimpiante. Insomma, questione di contesti. In questo racconto ricordiamo quelli più eclatanti, dall’era Berlusconi in poi. L’estate del 2013 per esempio è quella della separazione con Massimo Ambrosini, arrivato a fine contratto dopo 488 presenze e 36 gol in rossonero. Il suo saluto arrivò in conferenza stampa, prima di una stagione con la maglia della Fiorentina: “L’amarezza che sto provando ora non può essere superiore alla soddisfazione di aver vissuto questi lunghi, splendidi 18 anni di Milan. Certo mi sarei aspettato un po’ più di attenzione nei miei confronti. Non sono però qui per lamentarmi, ma per ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di essere un giocatore del Milan”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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