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Chiavelli, Micheli e il riassetto del Napoli post-Giuntoli

Dopo l’addio del d.s. il presidente De Laurentiis ha deciso di distribuire le sue funzioni a figure già presenti: gli attuali a.d. e capo scout. Un passo ambizioso, una grande scommessa 

Non chiamateli “gli uomini nell’ombra”, non lo sono più. Dopo l’addio di Cristiano Giuntoli, sancito ufficialmente nelle scorse ore ma già previsto da mesi, Aurelio De Laurentiis ha ripensato alla struttura del Napoli. Ha deciso, in pratica, di ridistribuire le sue funzioni tra alcune figure già presenti nell’organigramma: Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato del club e di Filmauro, e Maurizio Micheli, capo dello scouting, coadiuvato da Leonardo Mantovani. Questa probabilmente può essere considerata la scelta che più riflette il modello gestionale che il presidente vuole mettere in atto. L’obiettivo è quello di valorizzare la concezione aziendale di una società di calcio e non farsi intrappolare dalla dimensione prettamente sportiva. In pratica, De Laurentiis punta a dotarsi di uno staff, tecnico e dirigenziale, che prescinda da calciatori, allenatori e dalla rigidità talvolta imposta dalla coerenza progettuale. Ecco, dunque, come si spiega la volontà di non cercare un sostituto di Giuntoli con le mansioni tipiche di un d.s., ma di riorganizzarsi internamente. Un passo ambizioso, compiuto peraltro all’indomani della vittoria di uno storico scudetto. La scommessa più grande, forse, per il presidente, spesso antesignano nella semplicità dei ragionamenti.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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