Danilo Cataldi, unico presente dell’attuale rosa della Lazio: “Ha rinunciato a tanto pur aiutare il club”
Oltre duemila persone presenti per Vincenzo D’Amico. Roma si è fermata per salutare uno dei giocatori che, fra gli anni 70 e 80, più di tutti ha fatto sognare i tifosi. Vincenzo D’Amico era una bandiera della Lazio, che ha rinunciato a offerte più ricche e professionalmente allettanti, per aiutare il club negli anni più difficili della propria storia. Fu lui a salvare la Lazio dalla retrocessione in C.
l’addio
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“Quella di Vincenzo è una grave perdita – ha detto il presidente Lotito -. D’Amico ha fatto la storia del nostro club entrando nel cuore dei tifosi. È stato un punto di riferimento. Volevo essere presente perché la nostra storia non deve essere dimenticata. Deve restare un esempio anche per il futuro, per l’attaccamento che ha sempre dimostrato. Io credo che anche nel calcio di oggi sia possibile avere bandiere come lo è stato lui. Ma il ragionamento dei tesserati non deve essere legato solo al denaro. Devono trionfare i valori dello sport”.
Anche Danilo Cataldi, unico calciatore della rosa attuale presente ai funerali, ha mandato un pensiero a D’Amico: “Ha fatto tanto per la Lazio, ci ha insegnato tanto. Questa a volte è una squadra maledetta, sono tanti ad essersene andati troppo in fretta. Ha rinunciato a tanto pur di tornare e aiutare la Lazio in un momento di grande difficoltà. Ha fatto qualcosa di irripetibile. La gente che viene allo stadio oggi probabilmente lo fa perché amava quelli della sua generazione”. Presenti, oltre ai giocatori dell’epoca, anche Angelo Peruzzi e Nicola Pietrangeli. A celebrare la funzione è stato padre Vittorio, nato in provincia di Latin (città della quale era originario D’Amico), che in passato ha celebrato la messa funebre in occasione del rientro delle spoglie di Giorgio Chinaglia e anche altri membri di quella Lazio. A trasportare la bara anche Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, l’allenatore con il quale D’Amico vinse lo scudetto nel 1974.