L’ex presidente della Juve era già stato inibito per 24 mesi per le plusvalenze: ora la seconda parte dell’inchiesta su manovra stipendi e rapporti con gli agenti, su cui il club e gli altri dirigenti hanno già patteggiato
Venti mesi di inibizione. È la richiesta della procura federale per l’ex presidente della Juve, Andrea Agnelli, per la manovra stipendi e i rapporti con gli agenti. La posizione del dirigente era l’unica rimasta in gioco dopo il patteggiamento concordato dal club (multa di 718mila euro, ma senza punti di penalizzazione).
LA SENTENZA
—
Non era andato a buon fine il tentativo di un’intesa fra le parti e Agnelli aveva preferito il rinvio a giudizio sportivo e il conseguente processo di oggi presso il Tribunale federale. L’udienza è terminata alle 12.30, entro la giornata di oggi la sentenza. Agnelli è tuttora inibito sul fronte delle plusvalenze dove deve scontare una sanzione di due anni di stop.