Il classe 2004, nato in Italia da genitori albanesi, è un pilastro dell’Under 19 azzurra ed è tra i più attesi della semifinale contro la Spagna. Previsto per lui il salto di categoria fra i professionisti
C’è una vecchia regola che non consente ai figli di extra comunitari d’indossare la maglia della nazionale azzurra fino alla maggiore età. Luis Hasa, nato a Sora il 6 gennaio 2004, ha dovuto aspettare a lungo come altri: i genitori, albanesi, hanno trovato in Italia la loro seconda casa per regalargli un futuro più stabile e generoso. Il ragazzo ha talento e, per quanto fin qui nessuno gli abbia regalato niente, lascia intravedere del buono in prospettiva. È cresciuto nella Juventus: la struttura fisica piccolina, associata a una tecnica fine e di alta qualità, proietta fili di luce verso il calcio vero. La stagione che arriva sarà quella della consacrazione: previsto il salto tra i professionisti grazie al passaggio interno in seconda squadra, dopo aver fatto ampiamente la differenza in Primavera. Prima, però, c’è da portare a termine l’Europeo Under 19: è tra i più attesi della semifinale contro la Spagna, dopo aver indirizzato con una sua rete la gara dei quarti contro la Polonia.