Un anno fa, sempre negli Stati Uniti, iniziò il calvario del francese: solo 161’ nel 2022-23 e adesso si allena ancora a parte
23 luglio
– santa clara (USA)
L’ anniversario non è di quelli che si ricordano volentieri: un anno fa iniziava il lungo e tortuoso calvario di Paul Pogba. La Juventus era da poco arrivata a Los Angeles, dopo aver giocato la prima amichevole a Las Vegas, quando il Polpo, uno dei giocatori più attesi e più acclamati della tournée Usa, si fermò in allenamento per un problema al ginocchio. Da quel momento è successo un po’ di tutto, dalle operazioni rimandate fino ai tanti altri guai fisici, quasi tutti muscolari, che hanno reso la stagione del suo ritorno in bianconero un continuo stop&go. Per la precisione lunghi stop e sporadici go, che hanno trasformato l’entusiasmo della tifoseria in dubbi, frustrazione e anche un pizzico di risentimento. Il problema è che un anno dopo la situazione non è migliorata. Pogba è salito sull’aereo per gli States insieme al resto della squadra, ma contro il Barcellona sarebbe comunque rimasto a guardare se il primo test ufficiale della stagione non fosse saltato per un virus che ha messo k.o. mezza squadra blaugrana. Tutto previsto, poiché il centrocampista francese sta seguendo un programma personalizzato e l’obiettivo è metterlo in campo al massimo per l’ultima amichevole, quella del 3 agosto contro il Real Madrid, ma comunque un bel guaio per la Juventus, che non ha ancora le idee chiare su quanto affidamento potrà fare su di lui nella stagione che sta per cominciare. Un investimento importante (stipendio di 8 milioni all’anno più 2 di bonus fino al 2026) che finora ha dato praticamente zero frutti.