Il giovane attaccante angolano si prende la scena nell’amichevole contro i bianconeri. Ottime indicazioni per Ranieri in vista del campionato
29 luglio
– Saint Vincent
Una perla di Zito Luvumbo al 26’ del secondo tempo. Palla sul destro, spostata sul sinistro e gran tiro dentro l’area. E un colpo di testa facile facile al 38’ su lancio di Nicholas Viola per il bis. Un colpo da biliardo di destro, da attaccante vero al 45’. Tris, fantastico tris. Le sue fiammate hanno mandato in estasi il pubblico del Perucca di Saint Vincent, accorso numeroso per l’amichevole tra il Cagliari, in ritiro qui e la Juve Next Gen allenata dall’ex rossoblù Massimo Brambilla e assistita da parte del suo stato maggiore in tribuna, con l’acquisto perfezionato dall’Udinese Martin Palumbo. Così il Cagliari dell’osannato Claudio Ranieri ha battuto (3-0) i bianconeri che nel primo tempo hanno retto bene, poi hanno subito i colpi e la velocità del ventunenne angolano, schierato da prima punta. Se l’inizio è questo ne sentiremo parlare presto. Sugli spalti 1300 tifosi, molti cagliaritani con tanto di bandiere. A dimostrazione che il ritorno in serie A ha scatenato un entusiasmo contagioso. Sono in tanti i sostenitori dei sardi, molti residenti nel nord Italia che sono venuti a coccolare la squadra in una Saint Vincent che si gode questo mini boom turistico. Lo stand dei prodotti sardi dell’immancabile Lallo Pili è stato letteralmente preso d’assalto, così come il van Eye che vende il materiale tecnico della squadra. Tutto il corso è tappezzato di bandierine che danno il benvenuto al Cagliari. Che potrebbe chiudere un accordo per tre anni di ritiro estivo qui.
la partita
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Dopo gli scambi di doni e i saluti tra autorità, ecco la partita diretta da Matteo Gualtieri. Ranieri ha proposto una formazione col 4-2-3-1, segno che davanti manca qualcosa perché Shomurodov non è ancora pronto, Lapadula starà fuori tre mesi, gli altri attaccanti devono arrivare. Così davanti al portiere Radunovic, si sono sistemati Zappa, Dossena, Obert e il nuovo acquisto Augello, in mediana Makoumbou e il sardo Deiola, nel tridente dietro Pavoletti, Oristano, Sulemana e Azzi, Il Cagliari ha spinto, Azzi ha dimostrato di esser più offensivo che difensivo, Oristano ha mostrato buoni spunti e Augello è sembrato già in condizione Dietro la squadra sarda è sembrata sicura. Davanti è mancato l’acuto pur con buone verticalizzazioni e accelerazioni. Ma Pavoletti in 60 minuti di palloni ne ha visti pochi e il 3-5-2- della Juve ha ben retto l’urto e a dimostrato di essere già a bon punto. Brambilla che ha presentato una squadra molto quadrata, ha cambiato nove undicesimi dopo l’intervallo, Ranieri ha aspettato altri 15’ della ripresa per fare i cambi. Ma tra questi c’era Luvumbo che ci ha messo poco per cambiare la partita e farla vincere al suo Cagliari. In 19 minuti uno, due tre…. Un tris che ha incantato i tifosi che così hanno già il loro idolo estivo: Zito.