Il coraggioso mercato dei rossoneri ha rivoluzionato la squadra negli uomini e nella filosofia. Una scelta che guarda al futuro
Intendiamoci. Ad oggi, in questo caldo lunedì di fine luglio nessuno può sapere davvero come andrà a finire. E cioè se il mercato rivoluzionario e piuttosto ipertrofico del Milan funzionerà, e soprattutto fino a che punto. Quello che è certo è che un mese dopo il distacco doloroso da Sandro Tonali tutto è completamente diverso. Una rivoluzione vera e propria. Difficile e, almeno all’inizio, impopolare, come tutti i cambiamenti repentini. Ancora ieri un simpatico signore di stretta osservanza sacchiana vicino alla Porta Romana di Todi mi si è avvicinato e con un bell’accento tuderte, mi ha espresso il suo profondo sconforto per la cessione del centrocampista. «Abbiamo perso l’anima», questa l’inconsolabile sintesi.