Il ko ai rigori in finale di Europa League continua ad essere argomento di discussione in casa Roma, in particolare è la direzione di gara di Anthony Taylor ad essere presa di mira. Prima le parole di Mourinho al termine della sfida, con il duro attacco nella pancia della Puskas Arena da parte dello Special One. Poi l’aggressione per il fischietto inglese, preso di mira dai tifosi giallorossi nell’aeroporto di Budapest. E infine le parole del ds Tiago Pinto che ha commentato ancora una volta l’operato di Taylor: “Noi come AS Roma non desideriamo mettere in discussione i meriti del Siviglia, crediamo che con i nostri avversari abbiamo dato vita a una grande finale, onorando al meglio il palcoscenico che ci offre la Uefa. Non siamo soliti commentare a caldo questo genere di situazioni, ma nella giornata di oggi abbiamo analizzato sia gli episodi più eclatanti sia quelli in apparenza meno evidenti e risulta chiaro che la direzione di gara dal punto di vista disciplinare non è stata equilibrata”.
Tiago Pinto contro l’arbitraggio di Taylor
“Il calcio di rigore non assegnato per il fallo di mano di Fernando è sotto gli occhi di tutti, ma la nostra frustrazione non nasce unicamente da quel singolo episodio”, spiega Pinto parlando della direzione di gara di Taylor. “Tra le diverse situazioni Matic viene ammonito per un braccio largo su un colpo di testa con Ocampos nel primo tempo, quando peraltro Nemanja salta più in alto e prende la palla: il contatto è quasi accidentale. Se questo è stato il criterio disciplinare adottato da Taylor sull’uso scorretto delle braccia, allora la gomitata di Lamela a Ibanez sarebbe stata senza dubbio alcuno da sanzionare con un cartellino rosso. Roger ha riportato una vistosa ferita in viso con grande fuoriuscita di sangue, mentre Lamela è stato addirittura graziato più volte dal secondo giallo alla fine del secondo tempo supplementare”. Poi Pinto conclude: “Ci congratuliamo con il Siviglia per il loro successo, la loro squadra ha lottato duramente, ma voglio dire con chiarezza a nome del club che la condotta arbitrale non è stata all’altezza di una finale”.