Il tedesco ha salutato Milano dopo un anno e mezzo costellato di problemi. Doveva spaccare il mondo, ma è stato frenato da noie muscolari e dall’esplosione di Dimarco. E da un feeling mai nato con Inzaghi
Dirsi addio per il bene comune, anche se con qualche rimpianto. Quella tra Gosens e l’Inter è una storia terminata più presto di quanto chiunque avrebbe immaginato, soprattutto i diretti interessati. Ma la separazione finale sancita dal ritorno in patria del tedesco, ceduto all’Union Berlino per 15 milioni, ha avuto il sapore della liberazione tanto per Gosens, precipitato in una spirale negativa che gli ha impedito di imporsi sulla corsia sinistra, quanto per l’Inter, che ha rischiato di compromettere l’importante investimento realizzato per strapparlo all’Atalanta e portarlo a Milano. L’amore non è mai sbocciato, complici le grane fisiche del tedesco, lo scarso feeling con Inzaghi e, in primis, l’esplosione di un Dimarco che ha spiccato il volo fino a conquistare persino la maglia azzurra.