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Mago, Kapò, spia, faccendiere: l’uomo senza passato che trucca il pallone

Aveva tre passaporti e alcuni Picasso arrotolati in soffitta, gestiva prostitute, era stato assistente di Mengele. E metteva le mani nel mondo del calcio. Storia di un fantasma che a lungo si è aggirato per l’Europa

Se questa storia fosse un film, sarebbe un film in bianco e nero, con le immagini sgranate ripescate in qualche archivio e le figure dai contorni sfuggenti che si muovono al rallentatore. Sarebbe un film con molte interruzioni, come quando una volta si rompeva la pellicola e tra una scena e l’altra c’erano salti temporali che andavano riempiti con un po’ di logica e molta fantasia. Il nostro film avrebbe per protagonista un uomo che maneggia un sacco di soldi, un faccendiere che si fa passare da giornalista – sul suo passaporto c’è scritto esattamente questo: giornalista – e intanto lavora come agente segreto, un uomo ammanicato con il Potere, uno di quei tipi loschi – il mister Wolf di Pulp Fiction, se avete presente – che risolvono problemi, con le buone o con le cattive. 


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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