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Otto cose della nuova Juve che non sono come l’anno scorso

Chiesa è tornato al centro del villaggio, una novità a tutto tondo anche se era nell’aria dopo un precampionato maiuscolo. Con tutto quel che ne consegue sul piano tecnico e caratteriale, per la squadra. Perché Fede in campo dà tutto se stesso ed è un trascinatore: cuore, gambe, testa, ferocia al servizio di una squadra, in quel calcio dialogato in cui leader e gregari si interfacciano e interscambiano senza soluzione di continuità. Ha giocato da seconda punta ma con licenza di partire largo per poi accentrarsi, oppure aprire spazi per gli inserimenti da dietro. Cambiaso in primis, ma anche Miretti o Rabiot all’occorrenza, hanno capito al volo, e la Juve di Udine ha trovato sulla sinistra una fonte quasi inesauribile di opzioni, idee, azioni ed occasioni da gol.


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