Insieme a Firenze dal 1993 al 1995. Baiano: “Stefano ha preso da lui l’approccio e lo stile pacato”
Il Milan di Pioli impegnato nella ricorsa al vertice, il Cagliari di Ranieri alla ricerca della prima vittoria stagionale. Il Milan sarà tutto nuovo, per cui anche Ranieri potrà restare spiazzato: conosce Pioli (e molte delle sue mosse, non tutte…) dal 1993. L’incontro a Firenze, quando Ranieri arrivò sulla panchina viola. Pioli era uno dei riferimenti della difesa della Fiorentina dal 1989. Al primo anno insieme riportarono la squadra, retrocessa in B dopo 55 anni, di nuovo in A. L’anno dopo, con Rui Costa tra gli acquisti estivi, un comodo decimo posto. L’anno dopo ancora Pioli salutò diretto a Padova. Non è stato l’unico incrocio tra i due: nel 2007 Ranieri sostituì Pioli, esonerato, sulla panchina del Parma. Ranieri raccolse il lavoro di Pioli, come Pioli aveva già fatto con le dritte di Ranieri a Firenze. In quella squadra di metà anni novanta segnava Ciccio Baiano: “Pioli era silenzioso, ma aveva leadership. Quando parlava in campo o nello spogliatoio dava sicurezza. La stessa di Ranieri che motivava senza appesantirci, senza troppo stress e caricandosi sulle sue spalle le pressioni maggiori. In questo sono uguali ancora oggi: due persone equilibrate, che non urlano, che trasmettono un evidente senso di appartenenza, che non si esaltano e non si deprimono. Quando sento parlare Stefano ascolto una persona che sa tanto di calcio, che ha grandi competenze. Dopo il 5-1 nel derby immagino non abbia ribaltato sedie e tavolo. Ranieri ha lo stesso atteggiamento, lo stesso approccio ai giocatori e all’ambiente e certamente le stesse competenze. A noi, e a Pioli, diceva: ‘Prima dovete essere uomini, poi calciatori’. A Stefano auguro di essere protagonista in campionato e Champions, e so che potrà esserlo. A Ranieri la salvezza: con la sua esperienza saprà cambiare la mentalità del gruppo. Un conto è lottare per vincere la B, un altro lottare per restare in A”.
migliori nemici
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Con questi obiettivi Cagliari e Milan si sfidano nel pomeriggio: i due allenatori, nati entrambi il 20 ottobre, saranno di nuovo avversari. Sarà l’ottava volta: tre ne ha vinte Pioli, in quattro occasioni è finita in pareggio, Ranieri è a zero. Due migliori nemici: Pioli ha “grande rispetto per Ranieri”, e all’inizio della carriera in panchina lo aveva definito “il maestro”. Aveva spiegato: “Da lui ho appreso molto, sia come allenatore che come persona”. Ranieri, più di recente, ha ricambiato: “Pioli si ispira a me? No, mi ha superato. Stefano sta dando tanto al calcio italiano”. Prima della partita il solito, caloroso, abbraccio. Poi saranno avversari e dopo ancora torneranno a volersi bene. Almeno fino alla prossima sfida.