Il talento rossoblù a cuore aperto: “Questa è casa mia. Il soprannome Orsonaldo? Nasce ad Ascoli, dai compagni… Segnavo sempre io”
4 ottobre
– casteldebole (bologna)
c’è un cellulare abbandonato sul divano nella zona-tv di Casteldebole. Di chi è? Orso arriva. Lo gira. Come una mano di poker. La cover è lampante: Orsolini, 7. “Ecco di chi è…” sorride lui. Lui, Re Riccardo, quello che gioca sempre a carte scoperte. “A volte pure in campo: dentro a ciò che ti chiede e insegna Motta a volte mi prendo delle licenze poetiche. Si ricorda il gol che feci a casa-Samp un anno fa? Thiago mi aveva detto di stare a sinistra e io sono andato a destra. Gran gol. Dopo ne abbiamo sorriso”.