L’allenatore ha guidato l’allenamento con pochi giocatori a disposizione: il suo futuro si allontana da Napoli
Un sole estivo batte sui cancelli di Castel Volturno. Meno del solito, i tifosi che generalmente attendono i calciatori nella speranza di strappar loro un autografo. Forse nemmeno si concederebbero, l’atmosfera è strana. L’aria del cambiamento non è gioiosa. Trasmette tensione e una sensazione di rottura comunque irreversibile tra il Napoli e Rudi Garcia. Perché la mancanza di fiducia della società e l’atteggiamento negativo dei calciatori non gli permetterebbero comunque di lavorare con serenità, anche se dovesse essere confermato per le prossime partite al rientro dalla sosta per le nazionali.
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Il tecnico francese, dopo due giorni di vacanza, è atterrato alle 12.30 all’aeroporto di Capodichino. Non si è prestato alle domande di cronisti e curiosi, sa bene che la sua posizione è a rischio e il fantasma di Antonio Conte prende sempre più corpo con il passare delle ore. L’impressione infatti è che nel momento in cui il presidente incasserà il sì dell’ex c.t. della Nazionale, si procederà all’esonero. Poco importa che De Laurentiis dovrà tenerlo a libro paga per il prossimo anno e mezzo, non capita sempre l’opportunità di convincere un allenatore così. Già in giornata potrebbe verificarsi un incontro tra i due, per capire se ci sono i margini progettuali ed economici per dare il via ad un nuovo progetto. La location sarebbe sempre la stessa per questo tipo di meeting, cioè gli uffici della Filmauro a Roma. Intanto, in questo clima surreale, Garcia ha condotto una sessione pomeridiana di allenamento con i pochi giocatori non convocati dai rispettivi Paesi. Sono via infatti Meret, Di Lorenzo, Raspadori, Cajuste, Elmas, Lobotka, Lindstrom, Ostigard, Zielinski, Osimhen e Kvaratskhelia. In questi giorni è atteso il recupero di Gollini, Rrahmani e Juan Jesus. Ma soprattutto si aspetta una decisione, che dovrà stabilire chi sarà a guidare il Napoli contro il Verona quando la stagione ripartirà.