Botta e risposta, nel post partita di Psg-Milan, tra il capitano milanista Calabria e l’allenatore Pioli, che poi hanno avuto un confronto chiarendosi nella notte. Il clima nello spogliatoio resta non dei migliori, specie analizzando i numeri delle ultime prestazioni dei rossoneri, che in quattro giorni hanno perso primo posto in campionato e messo a rischio la qualificazione in Champions. E la prossima sfida sarà a Napoli contro i campioni d’Italia
Dopo il ko con la Juventus in casa, è arrivato lo 0-3 col PSG. E un clima che al Milan non è dei migliori, dopo la sconfitta in Champions League che mette a rischio la qualificazione. Con la critica -nel post partita e di fronte alle telecamere- di Davide Calabria al suo stesso spogliatoio e la reazione non proprio benevola di Stefano Pioli (ma le critiche non sono state gradite anche da qualche compagno di Calabria). Un botta e risposta tra capitano e allenatore che nella notte si sono poi confrontati prima di rientrare a Milano. Calabria ha voluto chiarire che le sue dichiarazioni non erano mirate verso qualcuno in particolare, ma che al contrario erano motivazionali: da capitano, insomma, che dopo una brutta sconfitta ci mette la faccia per fare in modo che la squadra venga spronata a rialzare subito la testa. Il chiarimento tra Pioli e Calabria è dunque avvenuto nella notte, l’episodio può considerarsi chiuso e il Milan è già tornato in campo stamattina per preparare la delicata trasferta di Napoli. Ecco comunque la ricostruzione di quello che è accaduto dopo la sconfitta del Milan a Parigi e l’analisi dei numeri delle ultime prestazioni della squadra.
Le parole di Calabria post Psg
Entrato nel secondo tempo, nel post partita Davide Calabria ha analizzato la sconfitta col PSG davanti alle telecamere: “Dobbiamo capire la situazione, sinceramente ultimamente abbiamo subito troppi gol contro le grandi e facciamo poche reti. Dobbiamo essere più intensi, più attenti in fase difensiva, più disposti a fare una corsa in più. Loro sono forti, ma il risultato fa arrabbiare perché sinceramente una squadra come la nostra non può perdere 3-0. Mancano ancora tre partite fondamentali, possiamo ancora passare. Non so se il problema è tattico o psicologico, forse entrambi. A volte eravamo troppo aperti e loro hanno giocatori fenomenali davanti, poi però c’è anche l’attenzione perché il secondo gol è una cosa mentale. Dovevamo fare più punti, oggi magari no, ma nel girone fin qui sì. Se vogliamo ripetere il percorso dello scorso anno, dobbiamo fare meglio”. Quindi la conclusione, forte: “Ogni giorno ci facciamo il culo a Milanello, sapevamo quanto era importante questa partita. Chi non ci crede resti a casa”.
La risposta di Pioli a Calabria
“Davide ha sbagliato -la risposta di Stefano Pioli in tv alle parole di Calabria– Non c’è nessuno che lavora a Milanello con poca attenzione o poca disponibilità. Dobbiamo essere arrabbiati perché potevamo fare meglio, ma non per l’interpretazione. E’ stata una partita con tanta pressione da parte di entrambe, era troppo importante il primo passaggio e su questo dobbiamo migliorare. Serve alzare il livello ma continuando sulla strada intrapresa, che è quella giusta”.
Milan, due ko in 4 giorni: la situazione
A rendere non dei migliori il clima in casa Milan, non c’è solo il botta e risposta Calabria-Pioli, indicativo comunque dell’aria che tira nello spogliatoio. In soli quattro giorni, il Milan ha perso a San Siro con la Juve e detto addio al primo posto in campionato. Poi ha perso a Parigi, prendendo tre gol dal PSG e mettendo a rischio la qualificazione agli ottavi di Champions. In entrambe le partite, senza fare gol e subendone solo. Segnalandosi per un record non da Milan, che resta un club con sette Champions in bacheca: con la partita del Parco dei Principi, il Milan diventa la prima squadra italiana che per 5 partite di fila non fa gol in Champions. E il prossimo impegno che attende i rossoneri, non è propriamente semplice: domenica sera a Napoli, contro la squadra campione d’Italia. Cercando il riscatto, per evitare la terza sconfitta di fila.
Milan, non solo le parole: è anche emergenza attacco
A complicare tutto ci si mette anche l’emergenza in attacco, dove Pioli non ha molte alternative. Jovic è andato ko nel riscaldamento a Parigi, Chukwueze tornerà dopo la sosta e anche Okafor è al momento out. In un reparto dove le difficoltà in questo momento non mancano. Pulisic è stato chiaro: “Nei big match facciamo sempre fatica”. Leao ancora una volta non ha segnato, come Giroud, ormai da più di 50 giorni senza la gioia del gol. E negli altri reparti, giocatori che dovrebbero fare la differenza, come Theo, lontani parenti di quelli ammirati nei giorni migliori. Con il centrocampo che a Napoli sarà probabilmente ancora privo di Loftus-Cheek e la difesa sicuramente di Thiaw, squalificato. Napoli in trasferta, Udinese in casa, PSG a San Siro e Lecce fuori. Questo il calendario del Milan prima della sosta. Per provare a rimettere le cose subito al posto giusto.
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml