Mercoledì la Lazio sarà la prima italiana a scendere in campo negli ottavi d’andata di Champions. La squadra di Sarri è chiamata all’impresa contro il Bayern ma arriva alla sfida leggera di testa e con qualche certezza in più rispetto a qualche settimana fa. Una su tutte Immobile, che in Champions ha numeri straordinari.
La vecchia Lazio alla conquista dell’Europa. Cagliari ha rispolverato antiche certezze e non c’era momento migliore per ritrovarle. Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto: la scalata al Bayern passa soprattutto da loro.
Immobile, mister Champions
Il capitano è di certo l’uomo copertina: i 200 gol in A fanno storia, ma sono paradossalmente gli 8 in 11 presenze di Champions con la maglia della Lazio a fare impressione; una rete ogni 99 minuti giocati: una media straordinaria. I 3 realizzati nella fase a gironi sono stati tutti pesanti e decisivi per meritarsi l’ottavo di gala contro i tedeschi.
approfondimento
Immobile fa 200 gol in A: è l’ottavo a riuscirci
Felipe Anderson e Luis Alberto
E se potessero Felipe Anderson e Luis Alberto per realizzare il loro primo gol in carriera in Champions sceglierebbero proprio questo appuntamento. A cui arrivano col sorriso. Il brasiliano in Sardegna oltre al gol segnato è entrato attivamente anche negli altri due e nonostante un futuro che sembra lontano da Roma è l’unico a cui Sarri continua a non rinunciare mai. Anche lo spagnolo sembra essersi riacceso. Sta ritrovando il feeling tattico con Immobile, riscoprendo l’asse su cui spesso i biancocelesti hanno costruito le proprie fortune.
L’aspetto emotivo
Le forze in campo, nonostante l’aria tesa che si respira in casa Bayern, vedono i tedeschi nettamente favoriti, ma è sull’aspetto mentale che i biancocelesti possono provare a colmare il gap. La forza dei nervi distesi, quella leggerezza di cui parla spesso Sarri che in una Champions vissuta senza assilli è sempre stata un valore aggiunto.
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