TORINO – Scattano le semifinali d’andata dei playoff della Serie B. Stasera, fischio d’inizio ore 20.30, si gioca Palermo-Venezia, il ritorno giovedì. Il Barbera torna ad affollarsi dopo la serata di venerdì in cui i rosanero hanno eliminato, al turno preliminare, la Sampdoria, un 2-0 ineccepibile – troppo moscia la squadra di Pirlo – dopo il quale la squadra di Mignani va guardata con più rispetto. Prima del confronto coi blucerchiati, c’erano molte riserve sul Palermo, era la grande incognita dei playoff. Sarebbe riuscito il tecnico genovese a spalare le macerie lasciate da Corini? Forse sì. Come si segnalava fin dal suo arrivo, le ultime giornate del campionato sono passate nella gestione del piazzamento playoff, visto che col predecessore, la Serie A diretta era sfumata da tempo. Quindi, prima di giudicare l’operato di Mignani, messo fin troppo presto sulla graticola, sarebbe stato giusto aspettare le partite che contavano. Già nell’ultima giornata, s’era capito che il Palermo stava scaldando i motori con la vittoria di Bolzano in casa Sudtirol, gara decisa dalla rete del difensore franco maliano Salim Diakitè, classe 2000, giunto a gennaio dalla Ternana, risultato poi essere l’uomo in più nella sfida d’esordio dei playoff, è lui che con due reti ha affondato la SamPirlo. Sull’altro fronte, sbarca il Venezia che ha chiuso al terzo posto in campionato e dunque, teoricamente, può salire in A con quattro pareggi, fra semifinali e finali. Lo squadrone di Vanoli appare come la più forte, non avesse sbagliato un paio di partite in stagione (il tonfo di Cosenza, la sconfitta interna con la Reggiana di Nesta, capace di ribaltare la gara all’intervallo, passando dal 2-0 al 2-3), sarebbe salita in A al posto del Como. Ma il potenziale degli arancioneroverdi resta enorme. Davanti, la coppia Pohjanpalo-Gjytkjaer, se schierata insieme, assomma 33 gol (verificare), più in generale, il tecnico Paolo Vanoli che sbarcò in Laguna il 7 novembre 2022, da allora ha fatto un lavoro formidabile: ereditava da Javorcic una squadra allo sbando e sul fondo, che in questi mesi ha plasmato in maniera impeccabile. Tuttavia, l’esito del confronto è tutt’altro che scontato, lo dicono i confronti in campionato: all’andata, il 27 settembre 2023, il Palermo vinse al Penzo 1-3, con la tripletta di Brunori, in una delle sue migliori partite stagionali, quel Palermo era ancora considerato una delle prime favorite alla A, non erano ancora venute a galla certe magagne dell’inconsistente 4-3-3 di Corini, che già poco aveva funzionato nella precedente stagione. Al ritorno, lo scorso 18 marzo, il Venezia restituiva la botta dell’andata, 0-3 al Barbera (2 Pohjanpalo, 1 Gytkjaer), perché la squadra di Vanoli era al top mentre il Palermo si avviava a chiudere l’esperienza con Corini.
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