Il Diavolo veste Lookman. E l’Atalanta se lo gode e ringrazia sia rimasto. La stagione di Ademola in nerazzurro è ripartita un po’ come si era chiusa quella scorsa: da migliore in campo. Smaltito il mal di pancia di fine agosto per i noti capricci di mercato, alla prima da titolare in campionato Lookman, tra un dribbling e l’altro, ha imposto subito la sua legge: assist e gol vittoria per celebrare al meglio il battesimo del nuovo stadio. Bergamo esulta e ringrazia. Con il successo sulla Fiorentina l’Atalanta si è scrollata di dosso la scoppola di Milano e si presenta con le pile cariche al ritorno in Champions League 1015 giorni dopo l’ultima apparizione sempre a Bergamo contro il Villareal.
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Lookman nella storia della Dea
Lookman, che allora era un anonimo giocatore del Leicester, non vincerá il Pallone d’Oro di France Football, ma gli basta essere diventato il primo giocatore nella storia dell’Atalanta ad aver ricevuto una nomination grazie alla tripletta capolavoro di Dublino che lo ha consegnato all’immortalitá calcistica. Si consolerà, probabilmente, aggiudicandosi il Pallone d’Oro africano, essendo stato il trascinatore della Nigeria finalista in Coppa d’Africa, e in generale il vero protagonista africano dell’anno. Difficile che Gasperini giovedi confermi il tridente che ha schiantato la Fiorentina, ma è altrettanto difficile che contro i Gunners rinunci al suo, di cannoniere.
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