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Brian Priske si separa dal Feyenoord prima della sfida al Milan in Champions

Nell’andata della sfida playoff di Champions contro il Milan, sulla panchina del Feyenoord non ci sarà Brian Priske. Con una decisione clamorosa soprattutto per la tempistica, infatti, il club olandese oggi ha deciso di cambiare allenatore: a sole quarantott’ore dal match contro i rossoneri. Nella giornata di domani, l’allenatore danese avrebbe dovuto rispondere alle domande della conferenza stampa della vigilia, dirigere l’ultimo allenamento prima della sfida al collega Conceiçao, cui mercoledì sera avrebbe poi stretto la mano all’ingresso in campo allo stadio de Kuip. Niente di tutto questo: il Feyenoord ha comunicato la decisione di cambiare guida in panchina, parlando di separazione consensuale. Sabato, nell’ultima di Eredivisie, il Feyenoord ha vinto 3-0 contro lo Sparta Rotterdam ma nelle ultime quattro partite, tra campionato, coppa d’Olanda e Champions, ha perso tre volte subendo 10 gol da PSV, Ajax e Lille. Contro il Milan, dunque, a guidare la ex squadra di Santiago Gimenez ci sarà un allenatore ad interim che verrà annunciato nelle prossime ore. E alla sfida di Champions, non ne mancano ormai molte.

Feyenoord, il comunicato su Priske

Il Feyenoord e l’allenatore Brian Priske -si legge in una nota sul sito del club olandese- hanno concordato di comune accordo di separarsi con effetto immediato. I motivi principali di questa decisione sono i risultati molto incostanti e la mancanza di sintonia. Anche gli allenatori assistenti Lukas Babalola Andersson e Björn Hamberg lasciano il club con effetto immediato. Il Feyenoord conta di poter nominare uno staff ad interim domani (martedì, ndr)”. “È molto deludente per tutte le parti essere stati costretti a prendere questa decisione -ha affermato il direttore generale e tecnico del Feyenoord, Dennis te Kloese– Sebbene il Feyenoord abbia sicuramente ottenuto risultati impressionanti in Champions con Brian allenatore, gli ultimi mesi sono stati decisamente troppo discontinui e purtroppo abbiamo visto troppo pochi progressi strutturali. Come professionista e come persona, continuo a stimare Brian. A volte, però, bisogna giungere alla conclusione che, nonostante le buone intenzioni e gli intenti di tutti, non funziona e, a un certo punto, non c’è più abbastanza sostegno a tutti i livelli per continuare”. 


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml

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