“L’arbitro ci ha spiegato la decisione? La deve spiegare a tutto il calcio, mica a noi”. Gasperini non si sofferma tanto sul clamoroso episodio che ha condannato la sua squadra alla sconfitta, ma commenta l’attuale deriva arbitrale del mondo del calcio. “Prima in Europa non si fischiavano questi contatti? Dall’Italia stiamo contagiando tutto il calcio, che va in una direzione diversa da quello che è. Tutti i protagonisti hanno un’idea completamente diversa sui falli di mano, ma soprattutto sui contatti, che sono diventati il vero dramma. Ormai i calciatori simulano di continuo, si buttano, urlano subito, amplificano con la speranza di rubacchiare un giallo o un rigore. Siamo lontani dallo spirito dal calcio, che va in una direzione guidata da pochi, ma non so da chi. Di sicuro non mi piace quello che sta diventando, non le conosco più le regole di questo sport”. I calciatori stessi sono in difficoltà con i nuovi metri di giudizio: “Si sta eliminando il contatto o non lo si distingue, ora toccherà correre e saltare come i pinguini. Regolamento e arbitraggi sono oggi distanti da quello che sostengono i calciatori, ormai è uno sport diverso da quello che è stato per secoli”.
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“Non dobbiamo lasciarli palleggiare, servirà più intensità”
Ora però bisogna smaltire la rabbia per focalizzarsi sul ritorno: “Ci vorrà un’impresa per vincere 2-0, non dobbiamo lascarli palleggiare col portiere. Oggi abbiamo fatto male primi 30 minuti, ma nel secondo tempo le migliori occasioni sono state le nostre”. Posch è sembrato in difficoltà, ma Gasperini lo assolve: “Lo abbiamo buttato subito dentro per necessità, a Verona mi è piaciuto molto ma oggi è stato in apnea come tutti. Il ritorno sarà una partita facile da preparare, ci sarà carica. In mezzo però c’è il Cagliari e noi abbiamo un po’ di problemi in attacco in questo momento. Speriamo di recuperare Lookman e Kolasinac per il ritorno”.
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