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Atalanta-Inter, lo scontro diretto è una sfida da 126 gol

Due macchine da gol, entrambe capaci di segnare 63 reti in 28 giornate (media 2,25 a partita), ma comunque diverse per caratteristiche e punti di forza. Quella tra Atalanta e Inter, infatti, sarà anche la sfida tra i due migliori attacchi dell’intero campionato. Dopo di loro c’è Lazio, che però non è andata oltre i 50 centri, vale a dire ben 13 in meno. Gasperini e Inzaghi sono anche due allenatori che hanno come marchio di fabbrica la difesa a 3, studiata e implementata, però, non per avere maggiore protezione nella fase difensiva, ma per poter sviluppare meglio la fase offensiva. La vera differenza, dunque, è come viene finalizzata la manovra. 

I numeri di Atalanta e Inter: due attacchi a confronto

In questo senso, il primo dato che balza all’occhio, ad esempio, è il numero dei marcatori differenti. L’Inter arriva a addirittura a 17, peraltro ben distribuiti, a dimostrazione che attraverso il gioco di Inzaghi possono segnare davvero differenti. Gasperini, invece, si ferma a 11, con un contributo ridotto di difensori ed esterni. In casa bergamasca, infatti, sono soprattutto le punte a fare la voce grossa nel tabellino dei marcatori. Retegui-Lookman è il tandem migliore della Serie A, con un bottino in comune di ben 35 reti. E, a contorno, ci sono i 5 centri di De Ketelaere, che spesso e volentieri va a completare un tridente offensivo. L’attacco, quindi, incide addirittura per il 63% rispetto al totale. Per la verità, anche l’Inter può contare su un’eccellente coppia-gol, nei numeri inferiore solo a quella atalantina. Ciò significa che, domenica sera ci sarà anche una sfida nella sfida. Solo che Thuram e Lautaro si fermano a 23 reti. E le alternative, i vari Arnautovic, Taremi e Correa, non vanno oltre le 4 prodezze, quindi meno del solo De Ketelaere. L’apporto dell’attacco, in questo caso, si ferma al 43%. A proposito di Inter, quanto non garantiscono gli attaccanti, in buona misura lo compensano gli esterni, capaci di contribuire per addirittura 14 reti (22% sul totale), appena una in meno rispetto ai centrocampisti. Questione anche di fisicità, come nel caso di Dumfries, di capacità balistiche, vedi Dimarco, o più in generale di abilità negli inserimenti o nei tagli. In casa bergamasca, invece, l’unico in grado di segnare partendo dalle fasce è Zappacosta, autore di 4 gol, ma senza sostegno dai colleghi di reparto.

Le statistiche di Atalanta e Inter

Tra Atalanta e Inter, comunque, non ci sono solo differenze. Per cominciare, oltre che nel numero di reti, sono anche le prime del torneo negli Expected Goals, peraltro attestandosi più o meno sulle stesse cifre. Inoltre, entrambe sanno come far male attraverso i colpi di testa, conseguenza evidentemente della stazza importante di diversi elementi. La truppa di Inzaghi sfrutta in modo particolare i calci d’angolo, tanto che i gol dati da calcio piazzato sono ben 19, contro i 15 del gruppo di Gasperini. I bergamaschi, però, sono più abili nelle conclusioni da fuori area, che, infatti, ha portato 9 reti, contro le 5 dei rivali. La sensazione, comunque, è che ci provino di più, perché gli specialisti in casa interista non mancano di certo. Curiosità, ma fino ad un certo punto, è il dato così sbilanciato tra gol di destro e di sinistro per gli uomini di Inzaghi: sono 34 contro 14, mentre l’Atalanta si ferma a 30 contro 20. C’è una spiegazione, però: i pochi mancini di stanza alla Pinetina. 



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a

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