MILANO – Cinque cambi per tornare a essere Inter. Cristian Chivu, per dimenticare la serataccia col Liverpool (dove è mancata la prestazione, al di là di quanto successo sul rigore), attingerà a piene mani nel turnover per ritrovare la squadra ammirata col Como e pure, ovviamente, pensando già alla Supercoppa. L’allenatore nel giro di nove giorni – da domenica a lunedì 22 quando si giocherà la finale a Riad – ha l’occasione di cancellare due pessimi ricordi legati alla gestione Inzaghi: in primis può battere il Genoa a Marassi (chi l’ha preceduto non c’è mai riuscito, ottenendo tre pareggi consecutivi), in secondo luogo può riportare il trofeo della Lega in viale della Liberazione. Il che avrebbe un altissimo significato simbolico, considerato che in Arabia l’Inter ritroverà Milan, Napoli (ovvero le principali avversarie scudetto), più il Bologna che – come sanno anche i sassi – è costato due campionati a Inzaghi. Venerdì 19 dicembre si giocherà in campo neutro, ma pure la partita contro i rossoblù allenati da Vincenzo Italiano può avere in tal senso un effetto catartico anche legato alle arcinote difficoltà nell’approcciare le grandi partite da parte dei nerazzurri.
Inter, ampio turnover contro il Genoa
Intanto conviene però pensare al Genoa e all’ex collega negli anni in giallorosso Daniele De Rossi che ha ridato sicurezza, fiducia e garra alla squadra ultradepressa con Patrick Vieira (a proposito, il calendario ha detto male all’Inter: pure l’Atalanta di Raffaele Palladino, avversaria il 28 dicembre a Bergamo al rientro dall’Arabia, è ben altra cosa rispetto alla squadra crepuscolare guidata da Ivan Juric). A Marassi per ripartire – come sottolineato – Chivu cambierà mezza squadra. Due cambi obbligati, per sostituire Calhanoglu (che lavora per tornare arruolabile a Riad) e Acerbi (lui invece resterà fermo ai box per un bel po’ di tempo), ma si accomoderanno molto probabilmente in panchina pure Mkhitaryan – che è uscito boccheggiante contro il Liverpool dopo che non giocava titolare da Napoli, 25 ottobre – Luis Henrique (che in Champions ha disputato la quarta gara consecutiva da titolare dopo essere stato un oggetto misterioso per mesi) e Marcus Thuram, in ombra contro i Reds. Il tutto sempre che dietro venga confermato Alessandro Bastoni, altro big che potrebbe aver bisogno di rifiatare.
Inter, le ultime in vista del Genoa
Il risultato migliore ottenuto da Chivu nelle ultime settimane è stato quello di allungare i papabili titolari: l’Inter ha scoperto Luis Henrique, ha apprezzato Diouf e soprattutto ha ritrovato un Zielinski che non è più parente lontano rispetto a quello ammirato negli anni di Napoli. All’appello mancano ancora Frattesi (sempre più comprimario nel progetto) e De Vrij che è finito in naftalina nelle ultime dieci partite tra campionato e Champions giocando soltanto col Venezia in Coppa Italia. Il possibile riposo di Bastoni è legato al suo utilizzo a Genova ma tutto fa pensare che alla fine l’azzurro resterà al suo posto e la difesa verrà completata da Akanji e Bisseck, i due centrali che per caratteristiche più si avvicino al modo in cui Chivu vuole che sia interpretato il ruolo. In regia spazio a Zielinski mentre come mezzala dovrebbe rivedersi Sucic con Carlos Augusto a destra per Luis Henrique. In attacco spazio a Bonny per Thuram anche se pure Esposito attende il momento di riaccendere il motore. E chissà che, qualora la partita dovesse mettersi in un certo modo, non sia proprio il Pio Nazionale a fare staffetta con capitan Lautaro.
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