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De Rossi chiama Dzeko al Genoa: perché l’affare è possibile anche se complicato


Dicono che l’amicizia sia uno dei sentimenti più forti e potenti in natura, quasi una calamita che attrae persone accomunate dagli stessi principi e ideali. Ecco perché ai tempi della Roma fu amore a prima vista tra Daniele De Rossi ed Edin Dzeko. Un feeling fortissimo che dura da un decennio e che ha legato, indissolubilmente, i due e loro famiglie. In campo e fuori. Motivo per cui il tecnico romano negli ultimi giorni ha lanciato più di un segnale verso l’amico, che attraversa un periodo complicato a Firenze. Quel “Vieni al Genoa” che può diventare una sorta di scialuppa di salvataggio per il bosniaco, il cui feeling con la Viola non sembra essere sbocciato tra numerose panchine e poche soddisfazioni (appena 2 gol in 652 minuti giocati). Per questo sembra in procinto di salutare la Toscana e quella genoana potrebbe diventare la piazza giusta dove ripartire. Al Grifone serve, infatti, un attaccante di livello e di esperienza per puntellare il reparto offensivo. Uno che possa rappresentare un valore aggiunto e fungere da chioccia per i giovani Colombo ed Ekhator. Uno come Dzeko, appunto.

Dzeko perfetto per il Genoa di De Rossi

Avviati i primi contatti per capire la fattibilità dell’operazione per i prossimi 6 mesi, al netto di uno stipendio che appare elevato per gli standard del Genoa. Il rapporto speciale con DDR può, però, giocare un ruolo importante nell’eventuale trattativa e pesare nelle valutazioni che farà il Cigno di Sarajevo, come è soprannominato il centravanti classe 1986. Infine, il club rossoblù ha condannato nella maniera più ferma e senza riserve le manifestazioni di violenza e gli episodi di vandalismo che si sono registrati nelle strade adiacenti lo stadio Ferraris prima della gara contro l’Inter di domenica. Gesti che nulla hanno a che vedere con gli ideali del club e coi principi di un sano tifo sportivo.

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