Inviato a Riyadh – La rivincita nel deserto. Antonio Conte e Massimiliano Allegri hanno fatto il giro di mezzo mondo in 81 giorni per ritrovarsi ancora faccia a faccia: non si sono incrociati per dodici anni e oggi si sfideranno per la seconda volta in meno di tre mesi a Riyadh. Il 28 settembre, a San Siro, vinse Max ma era solo la quinta giornata di campionato: e infatti in vetta c’è una confusione bestiale. Oggi, invece, sarà una sfida decisiva, secca, chi perde paga da bere al Cavatappi, il grattacielo simbolo della città: semifinale di Supercoppa, la partita inaugurale del trofeo conquistato proprio dal Milan il 6 gennaio dopo un clamoroso derby con l’Inter. Da 0-2 a 3-2 con i gol di Theo Hernandez, qui dall’estate all’Al-Hilal, Pulisic, fiamma del Diavolo ora come allora, e Abraham al 93′, alfiere del Besiktas. Non è tempo di sigari e champagne, ma l’atmosfera all’Al-Awwal Park Stadium, la casa dell’Al-Nassr di Ronaldo, sarà speciale. Come e forse più di quando giocano Cristiano e i suoi fratelli: il Milan è una calamita, è il club italiano preferito dagli appassionati arabi e l’intramontabile fascino di Modric ha fatto il resto, ma come ha detto Conte anche il Napoli comincia ad avere i suoi fan. Le foto che hanno chiesto ai due allenatori dopo allenamenti e conferenze testimoniano l’appeal internazionale: risultato, sold out da giorni con 25.000 spettatori a differenza di Bologna-Inter. Sono loro le favole di calcio da mille e una notte e 23 titoli: Allegri insegue il numero 15, Conte il numero 10. Roba da ricchi. Da sceicchi.
Conte sfida Allegri: le vittorie in Supercoppa e le scelte
Tutte le strade del bis in Arabia sembrano confluire nella lotta scudetto annunciata con l’Inter, magari la Roma e chissà chi altro in questo campionato così incerto, ma qui la storia è già sufficientemente seria: martedì, qualcuno tornerà in Italia con una coppa in aereo. L’obiettivo dichiarato da Max e Antonio è la finale, il trofeo. Per giunta, le rispettive squadre hanno il miglior rendimento negli scontri diretti in Serie A: il Milan ne ha vinti quattro e pareggiati due; quattro vittorie anche per il Napoli e due sconfitte, guarda caso con Diavolo e Bologna. Entrambe hanno battuto l’Inter. In attesa di capire cosa ne penseranno domani Chivu e Italiano, se le daranno come sempre di santa ragione: sarà la loro undicesima sfida dai tempi di Cagliari-Atalanta del 2009 tra campionato e Coppa Italia, ma la prima in Supercoppa. Non si sono incrociati mai, neanche quando erano loro a giocare. Il bilancio: cinque vittorie Conte, tre Allegri e due pareggi. Il tecnico del Milan diventerà oggi primatista di panchine nella competizione (8, come Simone Inzaghi), vanta tre successi e punta ad agganciare Capello e Lippi: due con la Juve nel 2015 e nel 2018, uno con i rossoneri nel 2011. Nel 2014 a Doha, tra l’altro, perse in finale con il Napoli ai rigori. Il tecnico azzurro, invece, ha vinto due volte su due con la Juve e mira ad eguagliare Max: nel 2012 battendo la sua squadra attuale a Pechino e nel 2013. Si direbbe uno specialista. E ancora, il Diavolo esibisce otto coppe in bacheca come l’Inter e una meno della Juve: uno stimolo in più. E un asso in meno: Leao andrà al massimo in panchina. Conte, invece, recupera Lobotka e rilancia Politano a destra: a settembre aveva i Fab Four e la difesa a quattro, oggi se la giocherà con tre centrali, il tridente e una freccia a tutta fascia. Tutto diverso.
Napoli-Milan, le stelle in campo e sugli spalti
Tra i giocatori in campo vantano un trofeo Rabiot, i reduci dell’ultimo successo del Milan e poi Lukaku e Spinazzola nel Napoli. Ma le stelle della notte di Riyadh, non c’è niente da fare, sono loro: Allegri e Conte, in questo momento gli allenatori più titolati del calcio italiano, i padroni della scena con undici scudetti in quindici stagioni dal 2010-2011. Gli interregni sono stati di Spalletti, Pioli, Sarri e Simone Inzaghi. A gennaio sconfitto dal Milan in finale proprio all’Al-Awwal e oggi padrone di casa da tecnico dell’Al-Hilal. La Lega lo ha invitato allo stadio ma la rimpatriata è difficile perché è impegnato a preparare la trasferta di Acl Elite a Sharjah, in agenda lunedì. Il giorno della finale. E comunque vada, sarà un successo per Simone: resterà almeno per un po’ il sultano italiano della competizione con cinque vittorie. Ma i due sceicchi sono indomabili.
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