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Donadoni, che stoccata all’Italia: “Si sente dire che bisogna cambiare ma poi…”


Roberto Donadoni si racconta. Dal ritorno in panchina in Serie B, grazie alla chiamata dello Spezia, agli stimoli ritrovati dopo anni vissuti lontano dal campo, senza dimenticare la Nazionale, la crescita dei talenti italiani e la corsa scudetto in Serie A. L’intervista concessa a “Dribbling” andrà in onda oggi su Rai Due a partire dalle ore 18.

Spezia, Donadoni: “Vi racconto il mio ritorno in panchina”

Così Roberto Donadoni a Dribbling, a poche settimane dal suo approdo a La Spezia: “Il mio ritorno in panchina è dovuto ad uno stimolo che in me è rimasto sempre. Ora alleno in una categoria diversa rispetto a quella in cui ho sempre lavorato ma nell’accettare questo incarico hanno contato molto i rapporti, l’amicizia. Dopo aver parlato con Charlie Stillitano ci siamo convinti entrambi che era la decisione giusta da prendere”.

La Nazionale e i talenti italiani

Donadoni resta sempre profondamente legato alla Nazionale, ma non è soddisfatto di ciò che ci sta facendo in ottica futura: “Sulla Nazionale bisogna essere obiettivi e riconoscere che negli ultimi anni il materiale tecnico e umano che abbiamo avuto è stato questo. Si sente sempre dire che c’è necessità di cambiare ma per cambiare bisogna fare qualcosa di differente. Le altre Nazionali nel frattempo hanno programmato, sono cresciute e diventate più competitive. I nuovi talenti? Posso dire che quando ci sono delle reali potenzialità non restano ingabbiate ma prima o poi emergono. Il problema dei giovani in erba è che il principale obiettivo da raggiungere è la vittoria perché questo consente all’allenatore, magari l’anno successivo, di allenare una categoria superiore. Questo meccanismo va a scapito dei ragazzini che perdono l’aspetto ludico ed educativo che il calcio è giusto che rappresenti”.


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-b

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