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Bernardeschi torna a febbraio: frattura angolata della clavicola sinistra


A cinquant’anni esatti dall’uscita di Fantozzi, certe battute continuano a furoreggiare, soprattutto sul web. La signorina Silvani avrebbe detto ieri sera in macchina a Riccardo Orsolini: “Ah, anche ortopedico…”, già acclarate le qualità di trascinatore, bomber, motivatore e bussatore alla telecamera. Appena Federico Bernardeschi è caduto a terra, il labiale e il gesto di Orso alla panchina non hanno lasciato dubbi: spalla rotta, con le mani a mimare le ossa che hanno fatto crack. La diagnosi dell’ala rossoblù, autore dal dischetto del gol dell’1-1 all’Inter, è la stessa rilevata all’ospedale di Riad. Bernardeschi ha riportato una frattura angolata della clavicola sinistra. Martedì finirà sotto i ferri a Bologna, con tempi di recupero stimati attorno alle sei settimane. Se l’agenda sarà rispettata, in pratica Berna salterà 10 o 11 partite a partire dalla finale col Napoli di domani, un’enormità. Gennaio è un mese particolarmente pieno di impegni per i rossoblù. La data del rientro sarebbe attorno al 31 gennaio: il 29 il Bologna sarà di scena contro il Maccabi Tel Aviv nell’ultima del girone di Europa League; il 1° febbraio in casa col Milan in campionato. Ciò che sorprende è come lo staff sanitario del Bologna sia alle prese con una clavicola rotta per ben due dei suoi giocatori, una tipologia di infortunio tipica dei ciclisti, più che dei calciatori. Remo Freuler però ha dovuto fare i conti con una frattura scomposta, operata a inizio novembre dal professor Zaffagnini.

I tanti impegni portano a una rotazione degli uomini

Il rientro dello svizzero è tuttavia imminente, in coda a due mesi di stop. La malasorte si è particolarmente accanita contro Bernardeschi, ora che sembrava essere entrato in un circolo virtuoso (maggiore impiego, miglior rendimento), segnando 4 gol nell’ultimo mese dopo essere rimasto a secco fino al 22 novembre contro l’Udinese. Italiano gli aveva dato fiducia anche nella semifinale di Riad, in cui il Bologna si era presentato con tre giocatori offensivi e mezzo: Orsolini a destra, Bernardeschi a sinistra, Castro davanti e Odgaard con licenza di proporsi in area. Proprio la condizione atletica dell’ex Toronto stava facendo la differenza nelle ultime uscite. Anche contro l’Inter si stava facendo trovare lungo tutto il fronte d’attacco, spostandosi spesso pure a destra. Niente da fare: ora la missione sarà mantenere le gambe attive, mentre la spalla si rinsalda. Oggi pomeriggio Vincenzo Italiano farà il punto della situazione. Non snaturerà certo l’anima profonda del Bologna per la finalissima di Supercoppa: finora gli impegni ravvicinati hanno comportato cambi di formazione anche radicali. Di sicuro si va verso una rotazione di uomini. Per i due spot di ala, gli emiliani sono comunque coperti da quattro elementi: Orsolini, Cambiaghi, Rowe e Dominguez. Se Orso sembra un titolare già scritto, a sinistra se la giocheranno in primis proprio i subentrati con l’Inter, cioè Cambiaghi e Rowe. Soprattutto l’azzurro è salito in campo col piglio giusto venerdì sera. Domani si vedrà.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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