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Dove può finire Dovbyk: l’ucraino resta sul mercato ma contro il Genoa…


La Roma si ritrova aggrappata a un paradosso. Nel momento in cui fatica a fare gol e cerca certezze, si affida all’attaccante più criticato, quello dal futuro più incerto, quello che a gennaio potrebbe anche partire se arrivasse un’offerta economica allettante. Artem Dovbyk tornerà al centro della scena, quasi per necessità, sicuramente per destino. Contro il Genoa, almeno per la prossima partita, la Roma proverà a contare su un centravanti il cui domani è ancora tutto da scrivere. Dovbyk rientra dopo un infortunio più complicato del previsto: due settimane fa era già tornato ad allenarsi dopo la lesione al tendine del retto femorale sinistro, ma il dolore al momento del calcio lo ha costretto a rispettare fino in fondo i tempi della prognosi. Ora, se le sensazioni saranno positive già dall’allenamento odierno, Gasperini proverà a rimetterlo al centro dell’attacco

Dovbyk sfida il Genoa di De Rossi: la coincidenza

Per l’ucraino non sarà una partita come le altre. Di fronte ci sarà Daniele De Rossi, l’allenatore che lo ha avuto per primo a Roma e che ha creduto in lui. Dovbyk era sbarcato nella Capitale nell’estate 2024 proprio sotto la guida del tecnico romano, che stava cercando di modellare la squadra su un calcio più adatto alle caratteristiche dell’ucraino, per trasformarlo in un vero bomber. Un lavoro iniziato anche lontano da Trigoria, in Inghilterra, e passato da appena quattro partite di campionato prima dell’esonero improvviso di De Rossi dopo il pareggio con il Genoa. Una coincidenza beffarda: quella fu anche la gara del primo gol romanista di Dovbyk. La sua prima stagione in giallorosso è stata tormentata, attraversata da tre allenatori – De Rossi, Juric e Ranieri – e da aspettative spesso più alte delle risposte. I numeri dicono 17 gol complessivi, ma senza firme nei big match. Ed è lì che è nata la delusione, il marchio più difficile da cancellare per un centravanti. 

Gasperini vuole risposte, Dovbyk è un nome caldo per il mercato

Eppure, guardando il presente e non il passato, l’analisi racconta una storia leggermente diversa. In questa stagione Dovbyk è stato l’attaccante che in mezzo alla crisi ha dato le migliori risposte, non solo per i due gol segnati, ma per una partecipazione al gioco più continua e funzionale rispetto a Ferguson. Non a caso, dopo la sfida con la Juventus, Gasperini non aveva risparmiato critiche al collega di reparto, lasciando intendere dove stesse andando la sua fiducia. Se starà bene, toccherà di nuovo a lui. Anche perché il mercato incombe: a gennaio Dovbyk resta un nome caldo, con sondaggi arrivati da Liga e Premier. Il giocatore da 35 milioni più bonus ha ancora appeal all’estero e, dopo lo scambio saltato in estate con Gimenez tra la Roma e il Milan, può fare le valigie per approdare in Inghilterra. Si parla addirittura di uno scambio con l’Everton (di proprietà dei Friedkin) con Beto che proprio in Serie A, all’Udinese, aveva fatto vedere le cose migliori. Insomma, il rischio di una partenza è concreto. Ma fino ad allora, la Roma non ha alternative reali. Ha bisogno dei suoi gol, del suo peso in area, della sua presenza. E c’è anche un segnale a cui aggrapparsi. Contro il Genoa, Dovbyk ha già segnato sia all’andata sia al ritorno. Per Gasperini può essere un buon auspicio. Per la Roma, una necessità. Ora più che mai. 


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Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a

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