RIAD (Arabia Saudita) – Il cerchio si è chiuso, quarantatré giorni dopo quelle due sculacciate prese a Bologna che portarono al cortocircuito nel rapporto tra il Napoli e Antonio Conte. «Non accompagno i morti», disse l’allenatore a microfoni unificati, prima di prendersi una settimana sabbatica complice la pausa per lasciare spazio alle Nazionali: da lì è nato un altro Napoli, parente stretto di quello che ha vinto l’ultimo scudetto. Non poteva che essere un altro 2-0, sempre al Bologna, a certificare la resurrezione del Napoli che a Riad ha vinto la terza Supercoppa della sua storia (l’ultima era datata 2014 mentre l’accoppiata era riuscita al club soltanto nel 1990), terza pure per l’allenatore che le prime due in panchina le aveva vinte a Torino con la Juventus. Di seguito i voti e i giudizi alle prestazioni dei protagonisti della finale.
NAPOLI
Milinkovic Savic 6 Due semplici parate su Orsolini e Ferguson.
Di Lorenzo 6.5 Controlla Cambiaghi e prova qualche inserimento.
Rrahmani 6.5 Si addormenta a inizio partita, rischiando, su Cambiaghi, poi gestisce senza problemi Castro.
Juan Jesus 6.5 Confermato dopo la buona prova col Milan, è attento su Orsolini. Buongiorno (39’ st) ng.
Politano 6.5 Come al solito, alterna giocate offensive a grandi ripiegamenti difensivi. Nel finale ha pure l’occasione per segnare il 3-0, ma la sbaglia da due passi.
Lobotka 7 Lo si vede poco, ma rimane fondamentale: con lui il Napoli gira a meraviglia, se gli altri fanno bene, è perché c’è lui a organizzare il tutto.
McTominay 7 Meno assaltatore, più costruttore. Lancia in porta Elmas e supera Ferguson in ogni duello.
Spinazzola 6.5 Sostiene Juan Jesus su Orsolini e… spinge, tanto, andando vicino all’1-0. Più cauto nella ripresa.
Gutierrez (24’ st) 6 L’assist che Politano non trasforma nel 3-0.
Neres 8 Fa ammattire Lucumì, tutto il Bologna, Italiano. Nessuno riesce a prenderlo. Dribbla, corre, inventa; manda in porta Spinazzola, quindi al 39’ sfrutta la dormita della difesa di Italiano su rimessa laterale e si inventa col suo sinistro un gol alla Del Piero. Al 10’ della ripresa invece si trasforma in Arsenio Lupin, ringrazia Lucumi e Ravaglia e si prende il trofeo. Mazzocchi (33’ st) ng.
Elmas 6.5 Nella prima parte di gara è il più pimpante del Napoli e prova per due volte il tiro. Poi aiuta il centrocampo.
Lang (24’ st) 6 Pure lui ha una buona chance per mettere la firma, ma calcia a lato.
Hojlund 7.5 La prestazione formato Lukaku col Milan lo ha galvanizzato e convinto di ciò che può fare con i suoi mezzi atletici. Dà profondità, fa salire la squadra, sponde e tocchi intelligenti. In una parola: totale. Gli manca solo il gol.
All. Conte 7.5 Domina, il 2-0 è più che stretto – infatti lui si arrabbia fino al 93’ per i gol falliti -: una lezione di 95’ minuti a Italiano. Trofeo assolutamente meritato per quanto fatto nelle due gare.
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