Nel caso qualcuno non lo ricordasse: quando, nel recupero della partita interrotta a Udine per il malore di N’Dicka, Cristante segnò al 90′, Daniele De Rossi impazzì in panchina e la sua esultanza fece – letteralmente – il giro d’Europa. Ecco, se lunedì il Genoa dovesse segnare contro la Roma non ci saranno scene del genere: “Sarei contento, ma avrei contegno“. De Rossi lo ammette in conferenza stampa: Gasperini parlerà domani, Daniele come sempre due giorni prima del match. “Non mi piacciono quei giocatori che cambiano venti squadre e non esultano mai. Per rispetto un po’ di contegno lo dovrò tenere ma se facciamo gol sarò felice. Il rispetto con i tifosi della Roma nasce – perché non ho mai detto bugie. Se devo chiamare i giocatori in campo non sto zitto, se devo protestare con l’arbitro protesto. Ecco, se segniamo al 90’ non farò come quando segnò Cristante a Udine. Avrò un po’ di contegno per rispetto“. Rispetto è una parola che De Rossi pronuncia spesso, soprattutto quando dice come il Genoa si presenterà a Roma: “Rispettiamo una squadra forte, ma senza paura“.
De Rossi e le parole sulla Roma in conferenza a Genova
Paura no, timore neppure, solo la voglia di pensare a salvare il Genoa anche se, inevitabilmente, lunedì l’emozione sarà tanta: “Si è parlato tanto di questa partita, forse un po’ troppo. Affroniamo una squadra che ho già spiegato cosa significa per me. Negarlo o farlo tabù sarebbe ridicolo. Ho vissuto questa settimana tranquillo come la mia vita. La mia fede calcistica ce l’ho scritta in faccia ma l’ho vissuta con dignità nella mia carriera da calciatore, l’ho vissuta anche quando ero fuori senza chiedere un posto. Io non ho mai creduto agli ex che vanno lì e fanno gol e si disperano. Io voglio fare bella figura ma non c’è quella voglia di vendetta. Io e il mio staff ci svegliamo con il solo unico obiettivo di salvare il Genoa“.
De Rossi e il pensiero su Gasperini
Accantonato l’aspetto emotivo, la partita contro la Roma sarà dura a prescindere. De Rossi lo sa, non lo nega, come non nega l’enorme stima per Gasperini: “Lui cambia le formazioni all’ultimo, noi ci approcciamo con rispetto e cautela. Dovremo essere bravi a non concedere spazio alla Roma. Gasp per me sarà un riferimento in qualsiasi squadra andrò ad allenare. È stato uno dei primi a riportare un tipo di calcio che era un po’ finito nel dimenticatoio. Lui l’ha reso offensivo e moderno, è un grande punto di riferimento. Ci siamo sentiti, ma non questa settimana: ho grande stima di lui umana e professionale“.
Come giocherà il Genoa di De Rossi contro la Roma
Dalla Roma al Genoa, De Rossi parla del momento della sua squadra, reduce dalla mazzata contro l’Atalanta: “Attraverso quelle prestazioni arriveranno i punti che serviranno – spiega l’allenatore del Genoa -. Non è facile andare avanti dopo un risultato così, ma è la parte importantissima del nostro lavoro. Contro Inter e Atalanta sono state buone prestazioni ma due prestazioni diverse. Non meritavamo di perdere, ma non dobbiamo neppure essere euforici per una sconfitta anche se abbiamo giocato bene”. Indicazioni di formazione: “Gli indisponibili sono sempre gli stessi. Gronbaek oggi ha iniziato a correre, è rientrato Cuenca mentre a Thorsby non è uscita la spalla e non avrà problemi ad essere a disposizione. Ostigard centrale? Ha ricoperto quel ruolo contro il PSG ai tempi del Rennes. Otoa nasce come terzino ma anche come braccetto e potrebbe ricoprire quel ruolo. Marcandalli sta crescendo, ci prendiamo 24 ore per decidere“. In attacco Ekuban o Colombo? “Ekuban per me è una sorpresa continua. Un giocatore molto forte. Era partito un po’ dietro nelle gerarchie, ha avuto qualche acciacco e invece sta trovando continuità. Ha sempre fatto delle buone partite e l’ultima forse è stata la migliore. Detto ciò Colombo ha fatto due gol e due assist, Vitinha altrettanto bene, Ekhator mi sembra sempre ogni giorno più dentro alla nostra richiesta. Sono contento degli attaccanti che ho“. In porta ci sarà ancora Sommariva: “L’abbraccio dopo l’Atalanta è stato un ringraziamento. Fare il terzo portiere non è facile, lui era dentro tutte le nostre giocate con un punto di riferimento in meno. Sul gol, gli hanno saltato davanti due o tre giocatori e ha subito la rete. Succederà nella sua carriera, succederà nella carriera di Svilar o dei migliori portieri. Noi ripartiamo con grandissima fiducia in lui per questa gara. Il fatto che sia genoano è una motivazione in più e giocare contro la Roma lo renderà più attento nel suo obiettivo”.
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