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    Fiorentina, il momento di chi comanda

    Prima della partita, l’allenatore aveva mostrato tutto il suo ottimismo: «Con gli allenamenti che ho visto in settimana, oggi mi aspetto una grande risposta». Non sappiamo quali e come siano stati gli allenamenti della Fiorentina, sappiamo che la grande risposta non c’è stata, anzi, non c’è stata proprio la risposta, ma solo la conferma di una situazione che prende i contorni di una crisi. È vero, come dice Palladino, che la Fiorentina è ancora sesta in classifica, al pari del Bologna di Italiano, ma quello che sta succedendo a questa squadra da un po’ di tempo a questa parte deve far riflettere, anzi, deve preoccupare. La Fiorentina è irriconoscibile. Otto vittorie di fila, poi due punti in sei partite, un exploit inatteso come la crisi successiva. Crisi totale, di testa, di cuore, di gambe e di gioco. 

    Cominciamo dalla testa. C’è un’immagine eloquente intorno al 40′ del primo tempo, quando la Fiorentina è già sull’1-0 ed ha già il vantaggio di un uomo: Adli ha la palla a metà campo e si ferma, guarda, osserva, scruta, da fermo. Gestisce. Ma la partita va chiusa. Comincia in quell’istante la paura. La testa frena i viola, nel secondo tempo giocano (anzi, stanno in campo…) aspettando solo l’errore dell’avversario, che invece sfrutterà l’errore dei viola.  

    Il cuore. È una squadra che ha perso coraggio, che non morde più, che ha timore di chi gli sta davanti, è una squadra fragile, triste, depressa. Nessuno si prende responsabilità pesanti, basta ricordare il duetto Adli-Kean in area di rigore nei primi 45′, tiri tu, no, tira te, e occasione sprecata. Poi, nel secondo tempo, è stata una “non squadra”.  Le gambe. Non girano come un mese fa, i muscoli si sono appesantiti, nessuno fa quella famosa corsa in più, non c’è brillantezza, gli spunti sono rarissimi e su quelli andati a buon fine (il gol di Kean) la Fiorentina è incapace di costruire la sua partita.  

    Il gioco, infine. Qui si richiamano le scelte di Palladino: Colpani non è presentabile, l’allenatore che lo ha voluto a Firenze lo sta mandando al massacro, i fischi con cui il Franchi ha accolto la sua uscita sono l’inevitabile conseguenza della sua ennesima partita deprimente; Comuzzo è da almeno un mese che dà sicurezza solo agli avversari (e Pongracic resta in panchina: deve essere a pezzi); Gudmundsson va recuperato, d’accordo, ma Beltran ora è più vivo dell’islandese; Dodo non sprinta più come tempo fa (e Kayode continua a rimanere fuori); Adli passeggia e sbaglia (e qui l’alternativa non c’è).  

    Non è facile saltar fuori da un momento del genere, tutti devono dare di più, a cominciare dall’allenatore che deve farsi sentire se è vero che in settimana vede la squadra allenarsi bene per perdersi poi in partita. Ma soprattutto deve farsi sentire Commisso. Non c’è tempo da perdere, questo è il momento di chi comanda.  LEGGI TUTTO

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    Dal tricolore a Conte, dai ballerini ai percussionisti

    Questo era il Napoli di due anni fa, una meraviglia europea, una squadra da applausi, una smargiassa prima attrice. L’incanto di prima che un sogno così non ritorni mai più. E non tornò nello smarrimento e nel dileggio della stagione successiva quando ogni incantesimo cessò, in fuga alcuni protagonisti, in arrivo banali comparse, una banda stonata, la banda che aveva suonato il rock, un rock bambino. 

    Squassato da tre confusi direttori d’orchestra e dall’impresario cinematografico in preda a un delirio egocentrico, il Napoli divenne una discarica di sogni infranti e illusioni, macerie calcistiche. L’impresario, sull’orlo del fallimento, ebbe l’ennesimo intuito di resurrezione. E chiamò Antonio Conte, il restauratore per eccellenza, il costruttore senza trucchi e inganni, molte lacrime e parecchio sangue, lavoro duro e puro. 

    E così dal Napoli ballerino di undici bellezze, dalla squadra gol e spettacolo, dalla formazione di stelle filanti, si è passati al Napoli di forza e coraggio, di sacrificio e lotta, una squadra solida a immagine e somiglianza del nuovo direttore d’orchestra, inflessibile concertatore, impareggiabile direttore. Se il calcio è musica, con Antonio Conte è come si sia passati dal festival di Sanremo al festival di Salisburgo, da Roberto Murolo a Wagner. Ed eccoci alla cavalcata delle valchirie azzurre. Tutta un’altra musica, solida, potente, trascinante. 

    Questo Napoli, capolista di un campionato di gagliardia, di volere è potere, di rulli di tamburi, è il Napoli di Conte, una squadra che non fa sconti a se stessa e agli avversari, nata da un progetto concreto, da un lavoro maniacale, da una determinazione assoluta, le virtù di una squadra che punta al sodo, vincere o morire, le premesse per stare in campo sempre da protagonista soffrendo e lottando. I violini dello scudetto sono un ricordo. Ora suona una banda di percussionisti irriducibili. 

    È il Napoli di Conte che ha assunto orchestrali adeguati alla nuova musica possente, che si è irrobustito con Buongiorno e McTominay, con Lukaku, col brasiliano Neres che non è soltanto un ballerino delizioso, ma è anche un lottatore caparbio perché il nuovo credo è la lotta, l’impegno costante, il potere fisico. Il lavoro di Conte ha rimesso a lucido i protagonisti superstiti dello scudetto nella miscela esplosiva di vecchio e nuovo. Si sta in campo da guerrieri, i ballerini non servono più. È il Napoli nuovo senza Osimhen e Kvaratskhelia. Un’altra squadra alla quale Conte ha trasmesso tutta la sua energia, tenacia e furore. È il Napoli dei tempi nuovi in cui la forza è la nuova bellezza, Anguissa e McTominay paladini del nuovo corso, Politano irriducibile, Lobotka regista e sentinella della difesa, Di Lorenzo e Olivera arrembanti, Rrahmani torre che non crolla. È la squadra che sa che ogni vittoria è fatica, impegno, attenzione, dedizione assoluta. 

    Questo Napoli non ha ceduto a nessun avversario, fatta eccezione l’Atalanta nel match di andata, però frantumata nella gara di ritorno. Questo Napoli, quando s’è dovuto difendere e stringere i denti, non ha mai perso il controllo. Ha avuto un paio di partite fortunate, ma per il resto ha vinto da squadra energica e risoluta, concreta, resistente. 

    Lo scudetto brilla all’orizzonte, ma è ancora dura. Serve un forte rincalzo per la difesa. Serve un sostituto valido di Kvaratskhelia. De Laurentiis ha investito tanto nella riscossa, 150 milioni. È necessario un ultimo sforzo mentre arrivano da Parigi i 75 milioni dell’addio di Kvara. Se la rosa sarà adeguatamente completata, l’impresa sarà possibile. Debellata l’Atalanta, una delle tre squadre di vertice, rimandata a sette punti, resta il duello con l’Inter. Si sottolinea il vantaggio del Napoli di avere settimane senza impegni di Coppe, mentre le squadre in alto devono giocare più partite, hanno settimane piene, senza respiro, stress inevitabile. Ma è tutto da vedere. Evitare le vertigini del comando, restare saldamente con “i piedi per terra”, non illudersi d’avere già imboccato il viale della gloria. Conte sa come gestire questa situazione. Ha la squadra in pugno. Napoli sogna, ma bisogna non mollare. Ora viene il difficile. Il successo è arrivato dalla ricostruzione della difesa ed è stato affinato dalle nuove qualità offensive. Tutto è possibile. Il nuovo Napoli, il Napoli di Conte è già un protagonista assoluto.   LEGGI TUTTO

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    Inter-Empoli, le pagelle dei nerazzurri: Lautaro spacca la partita, Asllani si rialza

    (Squalificato, in panchina Farris). Lo sostituisce il vice, che vince sempre. L’Inter sblocca con pazienza e con un gran colpo di Lautaro, questa volta non si disorienta quando Esposito riapre la partita. La rincorsa continua. 

    Sommer 6 Praticamente inoperoso, non può nulla sul tiro di Esposito. Sbaglia un solo appoggio con i piedi. 

    Pavard 6 Si propone molto sul lato destro, senza, però, mettere troppo scompiglio nella difesa empolese. 

    Darmian (40’ st) 6,5 Avvia lui l’azione del 3-1. Buon ingresso. 

    De Vrij 6 Vince ogni tipo di duello con Colombo: di fisico, di testa, di anticipo. Un po’ fermo su Esposito sul gol del 2-1. 

    Carlos Augusto 6 Prestazione ordinata. Non è Bastoni, quindi non si vedono né grandi discese né le palle paraboliche in area di rigore. 

    Dumfries 7 L’olandese è in un periodo di gran forma: seconda rete consecutiva con uno stacco perentorio in terzo tempo. Fiducia, tanta. 

    Barella 7 Suona la carica ad inizio ripresa sollecitando i compagni nell’alzare il ritmo e l’intensità: poco dopo, l’Inter segna. Propizia l’azione del 3-1.  

    Asllani 6,5 Due bei lanci per Pavard e Lautaro, non sfruttati. Bella la parabola per il corner per Dumfries: assist all’attivo. 

    Zielinski 5,5 La tecnica è superiore a tutto il resto della compagnia, il ritmo e il dinamismo meno. Fa il compitino senza incidere. 

    Mkhitaryan (24’ st) 6 Entra senza squilli. 

    Dimarco 5,5 Limitato bene dai terzini toscani. I suoi cross tagliati non si vedono mai ed è anche meno intraprendente nei movimenti. 

    Bastoni (32’ st) sv 

    Lautaro Martinez 7,5 Colpito duramente al ginocchio a inizio gara, rientra in campo e le prime cose che fa, ancora zoppicante, sono un pressing feroce e una rovesciata. Atteggiamento da capitano. E la partita la spacca lui, non a caso. 

    Arnautovic (32’ st) 6,5 Al gol di Thuram tutti festeggiano lui per l’assist: è uomo squadra. 

    Taremi 5,5 Lotta, corre e prende tante botte. In area, però, si vede poco. Anzi mai. 

    M. Thuram (24’ st) 6,5 Entra, segna e avvicina Retegui: meglio di così…  LEGGI TUTTO

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    Verona-Lazio, le pagelle dei biancocelesti: Zaccagni soldato, Dia non sbaglia nulla

    Provedel 6,5 Ha respinto l’assalto di Tengstedt dopo il gol di Gigot, tecnica dell’uscita sicura. Clean sheet. 

    Hysaj 7 All’esordio da titolare, s’è fatto trovare di nuovo pronto. Mai in imbarazzo pur allenandosi da semplice reintegrato.

    Gigot 7 Il gol incornando, ha indirizzato la partita. E ha retto al giallo preso ad inizio primo tempo. La solita pecca. 

    A.Romagnoli (21’st) 6,5 Risparmiato per giovedì in Europa, è entrato prendendosi la fascia di capitano. Simbolo roccioso. 

    Gila 7 Un buco iniziale, a volte è troppo frenetico, cancellato da movimenti e giocate doc. Elettrizzano le sue partite. 

    Tavares 6 Strappa lui il pallone che porta al corner del vantaggio. Giallo sciocco, beccato dopo aver protestato per un fallo e per essere uscito dal lato sbagliato del campo. 

    Lu.Pellegrini (28’st) 6 Prende lui il fallo di Duda, ha fatto scattare il secondo giallo. 

    Guendouzi 7,5 L’assist che lancia Dia in porta è d’autore. Un passaggio tracciante, con coda luminosa. Ha ritrovato spirito gladiatorio e fiato. 

    Rovella 7 Costruzione, letture preventive, movimenti centrali e laterali. Ha giocato a tutto campo, correndo il triplo. 

    Castrovilli (39’st) sv 

    Isaksen 6 Quando Dia s’invola per il secondo gol è bravo a non dare riferimenti ai pochi uomini del Verona in ripiegamento. Un tiro smorzato da Montipò. 

    Pedro (21’st) 6 Il rientro dopo l’infortunio, un acceleratore in più. 

    Dia 8 Il gol a campo aperto, ondeggiando, aspettando l’attimo fatale, mirando all’angolino. L’assist per Zaccagni servendolo all’indietro, aspettando che sbuchi. Non ha mai sbagliato tempi e giocate. 

    Zaccagni 7,5 Corner al bacio per Gigot, gol all’incrocio stoppando e mirando. Partita fatata e da capitano-soldato. 

    Dele-Bashiru (21’st) 6 Contrasti e ripartenze, un assalto lanciato nel finale. 

    Castellanos 6 Il solito gol facile ciccato, ma la solita corsa senza sosta. La coppia con Dia permette alla Lazio di cambiare la simmetria delle azioni, rendendole imprevedibili, e di pressare ferocemente imbastendo ripartenze.  LEGGI TUTTO

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    Verona-Lazio 0-3: Gigot, Dia e Zaccagni in gol, Juve scavalcata. Rivivi la diretta

    20:28

    Baroni, da Verona-Lazio al mercato

    “C’è sempre da lavorare, oggi era una partita difficile e l’abbiamo resa un po’ più facile, scendendo in campo per dominare la partita con grande personalità. Abbiamo messo in difficoltà il Verona, che è una buona squadra e sarebbe stata una partita diversa se l’avessimo interpretata in maniera diversa. Stiamo recuperando dei giocatori, non siamo ancora tutti, ma ora c’è da recuperare le energie per giovedì, perché abbiamo una partita delicata da affrontare. Questa squadra è chiaro che è schiantata così, è il suo vestito e il suo sistema. Lo sanno benissimo i ragazzi, ma non è sempre facile usufruire di tutti, perché spesso abbiamo avuto assenze forzate. Quando la squadra gioca così, sa interpretare bene le partite. Lo facciamo in coralità e in mobilità, facendo muovere l’avversario. Noi vogliamo costruire questa forte identità, altre volte lo faremo anche con altri interpreti, per gestire le tante gare nella settimana. Sono contento, la squadra deve rimanere centrata nel percorso e deve pensare solo a quello. Coperta corta a centrocampo? Del mercato ha già parlato il direttore, io guardo veramente il lavoro, credetemi. La finestra di mercato può essere una distrazione per tutti, anche per gli allenatori, io voglio rimanere concentrato sul campo e sui giocatori che ho a disposizione. Non sempre possiamo avere gli uomini che interpretano questo sistema di gioco. Ad esempio Vecino è un giocatore straordinario, è stato fuori tanto tempo e io vorrei averlo a disposizione ogni volta. Noi dobbiamo rimanere forti sul lavoro, nella nostra convinzione e nel nostro percorso. Casadei? Mi sono espresso con la società e con il direttore, loro sanno cosa ci siamo detti. Oggi abbiamo recuperato giocatori importanti e ragazzi come Hysaj, fuori per altre situazioni per tanto tempo, hanno lavorato tanto e non è facile migliorarli”. Così Baroni a Sky.

    20:22

    Zanetti: “Giornata negativa, dobbiamo resettare”

    “Cosa salvo stasera? Oggi è stata una giornata negativa, sotto tanti punti di vista. Partita difficile, ma noi abbiamo spianato la strada al nostro avversario. Abbiamo preso gol su un calcio d’angolo, una punizione nostra e un retropassaggio sbagliato. C’è bisogno di resettare subito, da domani, e ripartire in vista della prossima partita. Zero gol in tre partite? Anche contro la Lazio, oggi, abbiamo creato tante occasioni, ma siamo stati poco precisi. Le ultime due partite abbiamo incontrato due grandi squadre, facendo un punto con l’Udinese. Venivamo da un periodo non semplice, oggi non è stata una bella partita, ma questo non deve farci perdere niente, perché c’è un girone di ritorno da giocare. E non dobbiamo mollare nulla insomma. Equilibrio? Ci sono gli ingredienti per trovarlo e lo avevamo trovato. Ultimamente avevamo fatto partite importanti. Oggi abbiamo affrontato una squadra forte e importante, abbiamo preso gol su tre situazioni che ho già raccontato, siamo stati superficiali. Gli alti e bassi non fanno bene soprattutto a livello psicologico”. Così Paolo Zanetti a Sky al termine del match.

    20:19

    Rovella e Dia dopo Verona-Lazio

    “È una vittoria importante, dovevamo tornare a vincere e siamo felici di averlo fatto fuori casa. Questo ci permette di tornare al quarto posto: siamo contenti, dobbiamo continuare così”. Così Nicolò Rovella ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida contro il Verona. A fargli eco, Boulaye Dia: “Quarto posto? Sì, è un obiettivo, giochiamo per vincere tutte le partite. Una vittoria fuori casa è importante, prendiamo tre punti dopo un momento non facile per la squadra”.

    20:03

    Classifica Serie A aggiornata

    Grazie al successo del Bentegodi, la Lazio torna a macinare punti in ottica Champions e scavalca la Juve. Quarta sconfitta di fila per il Verona, che scivola in zona retrocessione: LA CLASSIFICA AGGIORNATA

    19:52

    90’+4 – Finisce Verona-Lazio: 0-3

    Finisce qui Verona-Lazio: i biancocelesti tornano a vincere e si rimettono saldamente in corsa Champions. Male l’esordio della nuova proprietà gialloblù.

    19:47

    89′ – Espluso Duda

    Il Verona finisce in 10: espluso Duda per doppia ammonizione dopo un fallo su Pellegrini. Saranno 4 i minuti di recupero.

    19:42

    84′ – Ultimo cambio Lazio: Castrovilli per Rovella

    La Lazio gestisce ora il vantaggio. Ultimo cambio per Baroni con Castrovilli che prende il posto di Rovella.

    19:37

    78′ – Giallo per Duda

    Altro giallo nelle fila del Verona: Duda si vede sventolare il cartellino giallo sotto il naso per un intervento in ritardo su Guendouzi.

    19:35

    77′ – Ghilardi ammonito

    Ammonito anche Ghilardi, che aveva fermato Dia di nuovo lanciato in campo aperto. Nulla di fatto sul successivo calcio di punizione battuto da Castellanos, che si infrange sulla barriera.

    19:31

    74′ – Occasione Verona
    Il Verona non si arrende: Bradaric entra in area e calcia da posizione defilata ma trova la pronta risposta di Provedel.

    19:30

    73′ – Nuno Tavares ammonito, entra Pellegrini

    Baroni cambia ancora: entra Luca Pallegrini al posto di Nuno Tavares, che per l’occasione rimedia un giallo per aver sbagliato lato di uscita dal campo e non aver ascoltato l’arbitro. Sostituzioni anche per il Verona: fuori Sarr e Tchatchoua, dentro Belahyane e Faraoni.

    19:24

    66′ – Triplo cambio Lazio

    Triplo cambio per la Lazio: Zaccagni, Gigot e Isaksen lasciano il posto a Dele-Bashiru, Romagnoli e Pedro.

    19:23

    65′ – Doppio cambio Verona

    Il Verona prova a dare una scossa con un doppio cambio: dentro Kastanos e Lazovic, fuori Tengstedt e Suslov.

    19:16

    58′ – GOL LAZIO: tris Zaccagni

    Zaccagni trova il tris! Dia approfitta di una svista della difesa del Verona, ruba palla e si trova a tu per tu con Montipò: scarica sul capitano della Lazio, grande ex della partita, che si coordina con il destro e con freddezza insacca alle spalle di Montipò approfittando anche di una leggera deviazione. Verona-Lazio 0-3: IL TABELLINO AGGIORNATO

    19:15

    57′ – Occasione Verona

    Grandissima occasione per il Verona. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Tengstedt ci prova al volo ma il pallone attraversa tutta l’area senza che nessun giocatore gialloblù riesca a correggere in rete.

    19:08

    50′ – Giallo anche per Bradaric

    Bradaric entra in ritardo su Isaksen e rimedia un altro giallo (il terzo) per il Verona.

    19:07

    49′ – Ammonito Coppola

    Coppola spende il fallo su Zaccagni che stava per ripartire e rimedia un’ammonizione.

    19:05

    46′ – Inizia il secondo tempo

    Inizia il secondo tempo al Bentegodi: primo cambio per il Verona con Dawidowicz, già ammonito, che lascia il posto a Livramento.

    18:48

    Finisce il primo tempo

    Dopo un minuto di recupero, finisce il primo tempo. Per ora decidono i gol di Gigot e Dia.

    18:45

    43′ – Traversa Verona

    Si riaccende il Verona, pericoloso in due occasioni in area laziale. Alla fine la conclusione di Serdar sfiora la traversa.

    18:35

    34′ – Occasione Castellanos

    La Lazio ruba un altro pallone nella metà campo del Verona, Castellanos cerca la conclusione di prima ma il suo tiro si spegne sul fondo.

    18:28

    26′ – Ammonito Dawidowicz

    Dawidowicz stende Castellanos e rimedia un giallo pesantissimo: era diffidato, salterà la prossima partita del Verona con il Venezia.

    18:22

    21′ – GOL LAZIO: Dia raddoppia!

    Raddoppia Dia! Dagli sviluppi di una punizione per il Verona, la Lazio scatta in contropiede: Guendouzi pesca con un filtrante Dia che entra in area, punta Tchatchoua e fulmina Montipò. Verona-Lazio 0-2: IL TABELLINO AGGIORNATO

    18:20

    18′ – Ci prova Castellanos

    Ci prova Castellanos dalla distanza ma non inquadra lo specchio della porta difesa da Montipò e il pallone rimbalza largo a destra.

    18:15

    14′ – Ammonito Gigot

    Gigot scrive ancora il suo nome nel tabellino del match: è lui il primo ammonito di Verona-Lazio.

    18:05

    4′ – Occasione Verona

    Il Verona reagisce subito con Tengstedt che però si allunga troppo il pallone e viene murato da Provedel.

    18:03

    2′ – GOL LAZIO: sblocca Gigot

    Sblocca subito Gigot! Al primo pallone in area avversaria, la Lazio trova il vantaggio con il difensore francese, che gira di testa il pallone da calcio d’angolo battuto da Zaccagni. Verona-Lazio 0-1: IL TABELLINO AGGIORNATO

    18:01

    1′ – È iniziata Verona-Lazio

    Fischio d’inizio a Verona: primo pallone affidato alla Lazio.

    17:45

    Arbitro Verona-Lazio

    Sarà Michael Fabbri della sezione di Ravenna ad arbitrare Verona-Lazio. Assistenti: Lo Cicero – Garzelli; IV ufficiale: Rutella; VAR: Abisso; AVAR: Paterna.

    17:41

    Italo Zanzi: “Setti non è un segnale ma una scelta”

    “Sono molto impegnato, vogliamo lavorare subito, sapevamo che avremmo trovato una società che è in buone mani, che abbiamo continuità come con Setti e Sogliano. Conferma di Setti? Non è un segnale, è una scelta giusta con fiducia, siamo sereni. Obiettivi di mercato? Questa sera conta vincere, come ogni partita, lavoreremo tutti i giorni per migliorare la squadra”. Così Italo Zanzi, nuovo presidente esecutivo del Verona, ai microfoni di Dazn.

    17:28

    Rovella: “La Lazio deve tornare ai livelli che merita”

    “Abbiamo avuto un calo dei risultati, qualche assenza importante ma oggi abbiamo recuperato la maggior parte dei giocatori, è giusto che la Lazio torni ai livelli che merita. Obiettivi? Lavoriamo di partita in partita come abbiamo fatto finora prima del derby, riprendiamo quel cammino per tornare a vincere. Con il Verona sarà una partita tosta con intensità alta, ci faremo pronti per portare a casa i 3 punti. Io sto benissimo, quando il mister ci chiede di scendere in campo ci facciamo trovare pronti”. Così Rovella a Sky.

    17:26

    Baroni, l’emozione di tornare a Verona

    “Tornare a Verona è piacevole, ritrovo persone con cui ho condiviso cose importanti e a cui io e il mio staff abbiamo dato tutto”. Così Baroni a Dazn.

    17:22

    Baroni: “Lazio rimasta forte nelle difficoltà”

    “Emergenza ha impattato sui risultati? In questi momenti ho visto una squadra che è rimasta forte nelle difficoltà. C’è ancora tanto lavoro da fare. Ibrahimovic? È un giovane che ha grande qualità, può agire da trequartista ma anche lavorare nei due di centrocampo. Lo aiuteremo a crescere, deve lavorare lui lo sa, abbia parlato delle sue aree di miglioramento e lo aspettiamo”. Così Baroni ai microfoni di Sky prima di Verona-Lazio.

    17:20

    Dove vedere Verona-Lazio in tv

    Verona-Lazio sarà trasmessa in diretta su Dazn e in co-esclusiva sui canali Sky Sport. Fischio d’inizio ore 18.

    17:05

    Verona-Lazio, le formazioni ufficiali

    VERONA (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Serdar, Bradaric; Suslov; Tengstedt, Sarr. 

    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Hysaj, Gigot, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos.

    16:55

    Lazio con la maglia dei 125 anni

    La Lazio scenderà in campo al Bentegodi con la maglia speciale realizzata per i 125 anni che si ispira agli anni Settanta e Ottanta: GUARDA LA GALLERY

    16:45

    Probabili formazioni Verona-Lazio

    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Duda, Lazovic; Kastanos, Tengstedt; Sarr. Allenatore: P. Zanetti. A disposizione: Perilli, Berardi, Daniliuc, Magnani, Okou, Faraoni, Bradaric, Dani Silva, Ajayi, Suslov, Belahyane, Lambourde, Livramento, Mosquera. Indisponibili: Alidou, Cruz, Frese, Harroui. Squalificati: -. Diffidati: Belahyane, Dawidowicz, Zanetti (all.).

    LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Hysaj, Gigot, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: M. Baroni. A disposizione: Mandas, Furlanetto, Marusic, A.Romagnoli, Lu.Pellegrini, Basic, Castrovilli, Dele-Bashiru, Pedro, Ibrahimovic, Vecino. Indisponibili: Lazzari. Squalificati: Tchaouna. Diffidati: Isaksen, Rovella.

    Stadio Bentegodi, Verona LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Inter-Empoli in tv? Dazn o Sky, orario

    Le formazioni ufficiali di Inzaghi e D’Aversa

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Asllani, Zielinski, Dimarco; Taremi, L. Martinez. Allenatore: S. Inzaghi (squalificato, in panchina Farris).

    A disposizione: J.Martinez, Calligaris, Acerbi, Darmian, Palacios, A.Bastoni, Buchanan, Frattesi, Mkhitaryan, Topalovic, De Pieri, Arnautovic, Thuram .

    Indisponibili: Di Gennaro, Bisseck, Calhanoglu, Correa. Squalificati: S.Inzaghi (all.). Diffidati: Dumfries.

    EMPOLI (3-5-1-1): Vasquez; De Sciglio, Ismajli, Viti; Gyasi, Maleh, Grassi, Cacace, Pezzella; Fazzini; Colombo. Allenatore: R. D’Aversa.

    A disposizione: Seghetti, Perisan, Marianucci, Goglichidze, Falcusan, Se. Esposito, Tosto, Bacci, Zurkowski, Sambia, Konaté.

    Indisponibili: Ebuehi, Sazanov, Haas, Brancolini, Pellegri, Anjorin, Solbakken. Squalificati: -. Diffidati Cacace, Pezzella, Grassi. LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Verona-Lazio in tv? Dazn o Sky, orario

    Le probabili formazioni di Zanetti e Baroni

    VERONA (3-4-2-1):Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Duda, Lazovic; Kastanos, Tengstedt; Sarr. Allenatore: P.Zanetti.

    A disposizione: Perilli, Berardi, Daniliuc, Magnani, Okou, Faraoni, Bradaric, Dani Silva, Ajayi, Suslov, Belahyane, Lambourde, Livramento, Mosquera.

    Indisponibili: Alidou, Cruz, Frese, Harroui. Squalificati: -. Diffidati: Belahyane, Dawidowicz, Zanetti (all.).

    LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Hysaj, Gigot, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: M.Baroni.

    A disposizione: Mandas, Furlanetto, Marusic, A.Romagnoli, Lu.Pellegrini, Basic, Castrovilli, Dele-Bashiru, Pedro, Ibrahimovic, Vecino.

    Indisponibili: Lazzari. Squalificati: Tchaouna. Diffidati: Isaksen, Rovella. LEGGI TUTTO

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    Conte dopo Atalanta-Napoli: “Il dopo Kvara? Non facciamo ridere con giocatori di prospettiva”

    23:50

    Finita la conferenza stampa

    Si conclude così la conferenza stampa del tecnico del Napoli.

    23:49

    Conte e i tifosi

    “Ad inizio anno tanti volevano andare via, siamo stati bravi a non sbagliare alcuni giocatori. Qui le aspettative sono altissime. Il timore è che non ci sia la pazienza giusta. Ci siamo messi a correre nonostante tutto. Vedo i tifosi felici e questa cosa mi dà forza. Lobotka? Giocatore importante e dietro di lui c’è Gilmour che sarà il futuro prossimo del Napoli. Vorrei ringraziare i tifosi venuti all’aeroporto, una cosa assurda e incredibile. Mi auguro che nelle prossime trasferte anche chi è residente possa venire, ci deve essere equilibrio”.

    23:44

    “Abbiamo grandi meriti”

    “Gasperini parla di episodi? Ognuno ha la sua opinione. La partita è stata in equilibrio, io dico che quando la indirizzi dalla parte tua un po’ di merito ce l’hai. Riconosciamoci dei meriti. Sono ancora più forti di noi, ma abbiamo fatto un passo avanti. Siamo sulla strada giusta”.

    23:39

    Conte in conferenza: “Il gol poteva ammazzarci”

    Conte in conferenza stampa: “Abbiamo vinto su un campo difficile contro una grande squadra. Avevo chiesto ai giocatori di essere coraggiosi e lo sono stati sempre. Il gol preso poteva ammazzarci, potevamo fare meglio in certe situazioni, ma ci siamo rialzati, li abbiamo pressati alti e guardati negli occhi. Loro hanno vinto l’Europa League quindi l’ambizione è vincere lo scudetto, ne hanno le potenzialità”.

    23:23

    Conte: “Ci sono difficoltà ma non lamentiamoci”

    “Stiamo andando veloci ma non abbiamo intenzione di togliere il piede dal pedale. Dobbiamo mettere fieno in cascina per il ritorno in Europa. Poi se guardi la classifica e sei lassù, non vuoi tornare giù. Ma non ci siamo solo noi, ci sono altre squadre forti, stiamo facendo qualcosa di straordinario, anche in mezzo alle difficoltà ma senza lamentarci”.

    23:20

    I miglioramenti del Napoli

    “Stiamo facendo un percorso. Da inizio anno, abbiamo anche perso giocatori importanti. Dobbiamo continuare, sono molto contento di andare agli allenamenti. C’è tanto di questi ragazzi, mi hanno dato grande disponibilità. La nostra strada prevede miglioramenti dei singoli per diventare miglioramenti di squadra. Possiamo dare fastidio. Questa è solo la seconda partita del ritorno, ma siamo soddisfatti. Siamo una squadra coraggiosa, dobbiamo difenderci pressando”.

    23:18

    Ancora Conte: “Napoli, che intensità!”

    Conte a Dazn: “La partita era impostata in modo chiaro, non volevamo andare a prenderli sempre. Siamo però sempre stati propositivi e mai bassi, non li abbiamo fatti giocare. Questa è stata la chiave rispetto alla partita di andata. Lobotka ha un po’ sofferto nel possesso, però sono partite che si giocano ad alte intensità. Noi siamo degli alunni che cercano di migliorare, l’Atalanta è maestra nella fase di pressione, giocano da anni con Gasperini”.

    23:14

    Lukaku e gli altri

    Sempre Conte: “Lukaku dà sempre tutto, è importante per noi. Ma sono tutti importanti. Non voglio trascurare nessuno della rosa. Siamo giusti e affamati”.

    23:13

    Conte e il dopo Kvara

    “Per il dopo Kvara, lascio al club la decisione. Se dovessero chiedermi qualcosa, dirò qualcosa. Giocatori di prospettiva? Se si deve fare qualcosa, si deve fare in modo giusto, altrimenti rimaniamo con questi ragazzi. Rispetto allo scudetto, sono andati via i giocatori migliori. Ma io vado in guerra con questi uomini”.

    23:09

    Ecco Conte: “Siamo in crescita”

    Conte a Sky: “Questa squadra è cresciuta tanto. Due mesi e mezzo fa l’Atalanta ci ha dato tre gol a casa nostra. Oggi è stata una partita diversa, da tutti i punti di vista. Siamo cresciuti anche nelle difficoltà, a livello di infortuni e mercato. Sono cose che potrebbero ammazzare un toro. Ringrazio questi ragazzi, quando alleno sono felice”.

    22:55

    Una statistica del Napoli di Conte

    Il Napoli ha vinto otto delle prime 11 trasferte stagionali in serie A solo per la terza volta nella sua storia: 10 nel 2017/18, campionato finito in seconda posizione, e nove nel 2022/23, stagione dell’ultimo scudetto.

    22:37

    Tra poco Conte

    L’allenatore del Napoli tra non molto parlerà alle tv, dopo il match contro l’Atalanta.

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