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    Allegri contro Allegri: da tela cerata ad aziendalista, la trasformazione di Max

    In rossonero era così chiamato perché si faceva scivolare tutto, in bianconero è avvenuta la metamorfosi che lo ha portato ad abbracciare i valori del club, fino a ricoprire mansioni extra per dare una mano

    A un certo punto al Milan lo paragonavano a una tela cerata, per la sua capacità di lasciarsi scivolare un po’ tutto. Alla Juventus lo hanno sempre indicato come un aziendalista esemplare, lui stesso non facendone segreto si è cucito addosso il vestito di chi ha sempre voluto mettere a disposizione un occhio in più sulle cose circostanti, seppur rimanendo nel suo. Nel prossimo big match di San Siro Max Allegri sfiderà il suo passato, in un presente che è già alla sua seconda vita in bianconero. È uno degli allenatori più navigati della Serie A, il più vincente in Italia dal 2010 in poi. Ha consegnato alle bacheche dei propri club 6 scudetti (di cui uno col Milan), 3 Supercoppe italiane (una con i rossoneri) e 4 Coppe Italia (tutte con la Juve) raggiungendo in quest’ultimo caso il record di Eriksson e Mancini.  LEGGI TUTTO

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    Lo sfogo di Barella: “Mai piaciute le scommesse. Zitto per troppo tempo, ora passo alle vie legali”

    Dopo le voci insistenti su un suo presunto coinvolgimento nella vicenda scommesse, il centrocampista nerazzurro è intervenuto sui social: “Devo tutelare le mie figlie e la mia famiglia”

    Dopo le tante voci circolate su un suo presunto coinvolgimento nella vicenda del caso scommesse, senza alcun riscontro ufficiale nell’ambito delle indagini, Nicolò Barella è uscito allo scoperto manifestando tutta la sua amarezza con una serie di storie Instagram dai contenuti molto duri: “Sono stato zitto per troppo tempo – scrive il centrocampista dell’Inter -, nonostante tutto quello che letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per di più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa m… Per questo da oggi passerò alle vie legali”. LEGGI TUTTO

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    Papu Gomez positivo al doping col Siviglia: il Monza ha ricevuto la notifica, 2 anni di stop

    Il nuovo attaccante del Monza è risultato positivo a un controllo effettuato nella Liga, poco prima di giocare il Mondiale in Qatar poi vinto con l’Argentina

    Il Papu Gomez è risultato positivo al doping. Dopo Pogba, la Serie A si ritrova ad affrontare un altro caso simile. Quanto raccontato da Relevo, in Spagna, trova conferme: l’argentino, tornato in Serie A dopo tre anni per vestire la maglia del Monza, sarà squalificato per due stagioni. Il motivo? Un controllo antidoping effettuato ai tempi del Siviglia, poco prima di giocare e vincere il Mondiale con l’Argentina. Gomez, 35 anni, ha giocato due partite con il Monza di Palladino. Ma almeno per due stagioni saranno le ultime. 

    lo sciroppo—  Secondo quanto detto dal calciatore per giustificare quanto affermato dall’Uefa, alcuni giorni prima del controllo aveva preso uno sciroppo da uno dei suoi figli dopo una notte passata a letto. Questo senza il consulto della società, ovviamente. Gomez oltretutto, rimasto svincolato dal Siviglia dopo la vittoria dell’Europa League, avrebbe voluto aspettare fino a gennaio prima di accettare l’offerta di un club, ma alla fine ha scelto il Monza. La società era a conoscenza che ci fosse un procedimento in corso ma per ora nulla è stato notificato in Italia.  LEGGI TUTTO

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    Il Torino perde Zapata, problema muscolare: salta l’Inter

    Il club ha comunicato che l’attaccante ha riportato “un trauma elongativo al retto femorale sinistro”

    Niente sfida con l’Inter per Duvan Zapata. Il Torino ha comunicato che l’attaccante “ha riportato un trauma elongativo al retto femorale sinistro”. Per quanto riguarda i tempi di recupero, si dovrà attendere: “La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio” si legge nel comunicato del club.

    Atteso—  È una tegola per la squadra di Juric che sabato alle 18 trova i nerazzurri. L’attaccante colombiano arrivato a Torino con grande aspettative in questa stagione ha segnato 2 gol nelle prime 8 partite di campionato.   LEGGI TUTTO

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    L’Inter del dottor Volpi: “Io, Ronaldo, Recoba e i riccioli del giovane Marotta”

    Il dottore dei nerazzurri alla Pinetina è un’istituzione. E dal suo passato di calciatore in Serie A ai tanti campioni curati, ci racconta che…

    P iero Volpi è l’unico medico di club ad aver giocato in Serie A. Professore, primario di ortopedia all’Humanitas, capo della struttura sanitaria dell’Inter, è nel calcio da 56 anni. È nato ad Affori, quartiere di Milano. Ha fatto le scuole medie dai Salesiani, in via Copernico, vicino al Gallia, tempio del calcio mercato. “Ho cominciato con i tornei studenteschi, ricordo un premio vinto con la squadra della Prima E, un torneo a sette, io ero mezzala”.  LEGGI TUTTO

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    Salis: “Professionismo, lo Stato ora aiuti. Rubiales? Atteggiamenti fuori dal tempo”

    La vicepresidente vicario del Coni: “Un anno fa il calcio femminile ha svoltato ma le donne seguono ancora poco lo sport”

    s ilvia Salis, vicepresidente vicario del Coni, è da poco diventata mamma. Il 5 ottobre a Genova è nato Eugenio, avuto con il marito e regista Fausto Brizzi. All’anagrafe è stato registrato come Eugenio Salis, “perché – ha spiegato lei – un maschio che capisce fin da bambino che nella sua famiglia vige la parità assoluta non penserà mai che le donne siano una sua proprietà”. È evidente che la parità di genere le stia a cuore, come dimostra pure l’aver preso parte a Maledetta Primavera, corto che sarà presentato domani ad Alice nella Città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma. “Celebra il primo anno di professionismo nel calcio femminile, che è stato di certo un momento di svolta per lo sport italiano. È un progetto patrocinato dal Coni, che mi ha colpito fin dall’inizio perché eseguito con grande passione”.  LEGGI TUTTO