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    Ausilio: “Tra Thuram e Lukaku? Scegliere è facile. E i club che negano di aver cercato Marcus…”

    Il d.s. dell’Inter ha ricevuto nella sua Cinisello Balsamo la Speciale Spiga d’Oro 2023 e ha definito “positivo” l’inizio di stagione della squadra

    Nella sua Cinisello Balsamo Piero Ausilio ha ricevuto la Speciale Spiga d’Oro 2023 e con il premio in mano (“Mi piace molto perché c’è anche un pallone, una ‘cosa’ che ha caratterizzato gli ultimi 40 anni della mia carriera”) ha parlato di Inter a Il Pertini Radio: “Volete sapere chi scelgo tra Thuram e Lukaku? La mia risposta è molto più semplice rispetto a quella data da Marotta (al quale è stato chiesto chi preferisse tra Icardi e Lukaku, ndr). Dico assolutamente Thuram perché è un ragazzo che ha voluto l’Inter, l’ha scelta almeno quanto noi abbiamo scelto lui. Già due anni fa (agosto 2021, ndr) avevamo chiuso l’operazione con il suo club (il Borussia Mönchengladbach, ndr), ma poi si fece male a pochi giorni dalla firma sull’accordo. Noi non ci siamo mai dimenticati di lui e lui evidentemente non si è mai dimenticato di noi. Anche quando sono arrivate altre società, perché altre società che ora negano di averlo trattato invece ci sono state, lui ha scelto l’Inter e l’Inter ha scelto lui”.

    INIZIO POSITIVO—  Il dirigente nerazzurro ha infine analizzato i risultati della prima parte di 2023-24 della formazione di Inzaghi: “Il nostro inizio lo definisco positivo. Tutte le stagioni iniziano con delle difficoltà e la nostra è stata cambiare 12 giocatori, tra i quali elementi che hanno fatto la storia dell’Inter come Handanovic e D’Ambrosio. I nuovi arrivati si sono calati bene nel gruppo e, anche se c’è stato qualche ‘inciampo’, la nostra partenza è stata  positiva”. LEGGI TUTTO

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    L’Inter e Javier Zanetti in campo per la giornata mondiale dell’alimentazione

    Il vice presidente nerazzurro, insieme a un gruppo di ragazzi e ragazze del vivaio e ad alcuni dipendenti del club, ha fatto il cameriere al Refettorio Ambrosiano di Milano

    Javier Zanetti cameriere per un giorno. Il vice presidente nerazzurro, insieme a una “squadra” formata da atleti e atlete del settore giovanile e da alcuni dipendenti del club, si è recata al Refettorio Ambrosiano di Milano e ha partecipato attivamente al servizio dei pasti alla mensa. In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, l’Inter si è messa in gioco con un’iniziativa speciale per porre l’attenzione sullo spreco di risorse nel settore alimentare e per sostenere tutti coloro che soffrono la fame. Il club ha avuto al suo fianco La Molisana, Official Pasta dell’Inter, che ha donato 1.500 chili di prodotto al refettorio gestito dalla Caritas Ambrosiana. LEGGI TUTTO

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    Ahi, Juve: Allegri perde capitan Danilo per 20 giorni

    Il difensore era rientrato in anticipo dal ritiro del Brasile, dopo essersi fatto male contro il Venezuela

    Brutte notizie per Allegri: la Juve perde il suo capitano. Danilo stamattina si è sottoposto a esami strumentali al J Medical, la conferma di una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra porta a ragionare su uno stop di 20 giorni. Dunque il difensore non solo salterà il prossimo big match di San Siro contro il Milan ma anche le partite a seguire contro Hellas Verona e Fiorentina. L’obiettivo del brasiliano è di rimettersi a disposizione per il Cagliari, prima della sosta di novembre dedicata nuovamente agli impegni delle nazionali.

    out 20 giorni—  Danilo si è fatto male proprio in nazionale, nel match tra Brasile e Venezuela. Ha capito subito la gravità dell’infortunio ed è rientrato immediatamente a Torino per fare maggiori accertamenti insieme allo staff medico della Juventus. Allegri in difesa deve già fare a meno di Alex Sandro, che a questo punto dovrebbe tornare quasi nello stesso periodo del suo connazionale: si prospetta dunque un’emergenza vera e propria in difesa, con Rugani pronto agli straordinari per giocare insieme a Bremer e Gatti, a meno che non venga rivisto il sistema di gioco con la difesa a quattro e non più a tre. Ad ogni modo un’altra assenza pesante per la Juve, considerato che Danilo è un leader di riferimento, uno dei pochi a poter trasmettere esperienza nei momenti delicati di un match. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Mi piacerebbe allenare Roma e Napoli, ma non in corsa. Ho detto no all’Arabia”

    L’allenatore sarà ospite della prossima puntata di Belve: “Mi sono pentito di aver detto addio alla Juve”

    “Sicuramente Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere, per la passione che ti trasferiscono. Prendere una squadra in corsa? No, perché son situazioni create prima”. Antonio Conte sarà ospite di Francesca Fagnani nel programma “Belve”, su Rai 2. L’allenatore ha parlato del suo futuro e non solo. 

    Conte ha svelato di essere stato contattato da un club del campionato arabo: “Io ho rifiutato. Mancini? Ha fatto qualcosa di storico agli Europei, poi c’è stata la non partecipazione ai Mondiali… Sono situazioni che lasciano ferite. Per me sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via”. Tra i tanti temi affrontati, c’è anche quello dell’addio più doloroso. E Conte non ha dubbi: “Quello di cui mi sono un po’ pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Sai quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi… Decisi poi di andare via”. LEGGI TUTTO

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    Sohm: “Parma, insieme si va in Serie A”

    C’è una data precisa che segna la prestazione della tua svolta: 1° maggio 2023, Benevento-Parma. Cosa è cambiato da allora? «Non avevo mai giocato in quella posizione (trequartista, ndr) come a Benevento, era la prima volta. Abbiamo fatto risultato e ho trovato un po’ di fiducia e confidenza. Se ripenso al primo anno in Serie B, non ne avevo molta. Era molto difficile, perché il primo anno in Serie A avevamo perso tutte le partite, poi abbiamo cambiato tutta la squadra. Ero un po’ in down con la fiducia. Poi è arrivato Pecchia…».
    Pecchia, appunto, è lui l’allenatore della tua svolta e di quella del Parma? «Anche con lui le prime settimane, i primi mesi, sono stati difficili, ma dopo la partita di Benevento ho cambiato anch’io la testa. Ho sentito la sua fiducia. E adesso mi sento molto bene. In fase offensiva ho qualità nell’ultimo passaggio e posso aiutare la squadra anche in fase difensiva. Mi piace questo ruolo. Io e la squadra siamo pronti per puntare alla Serie A».
    Dal 2020 ti abbiamo visto sperimentare 7 ruoli differenti: quale preferisci? «Alla fine, se io posso essere d’aiuto alla squadra, gioco ovunque. Mi piace stare a centrocampo, ma fare tanti ruoli comunque credo sia un vantaggio perché ti aiuta di più a vedere il gioco».
    L’integrazione nel calcio italiano non è stata semplice tant’è alla fine del primo anno con il Parma è arrivata la retrocessione… «Sono arrivato con 19 anni sulle spalle. Sono arrivato durante il Covid, c’era il lockdown ed era tutto fermo e tutto chiuso. Io a casa, da solo, per la prima volta nella mia vita, a 19 anni. Due mesi prima ero con mia mamma a Zurigo, nella mia casa. Sono arrivato qui che non parlavo la lingua, non conoscevo nessuno. Non è facile così. Tanti tifosi da fuori non ci pensano a queste cose. Adesso penso che sono più un uomo; la mia famiglia ha sempre avuto un grande ruolo».
    Sei diventato un titolare inamovibile oltre che il giocatore più presente del Parma dal 2020 ad oggi con 84 match disputati (16 in A, 66 in B). Soddisfatto? «Sì. Il mister mi dà fiducia, anche quando sbaglio. Devo continuare così e penso che con la mia qualità posso aiutare la squadra; adesso mi sento un giocatore importante qui. E la squadra è forte».
    Nel tuo modo di intendere il calcio, ti senti un numero dieci? «Sì, mi sento adesso come un 10. Anche un mediano davanti alla difesa, quando giochiamo con tre uomini a centrocampo oppure anche a due e sto un po’ più alto. Nella Svizzera ho fatto questo. Adesso anche sulla trequarti… Penso che sia buono se posso giocare in più di un ruolo, anche per la squadra lo è, così io posso aiutare dove più c’è bisogno».
    Alla ripresa del campionato c’è il Como, per dimostrare che il ko di Venezia è stato solo un incidente di percorso. E’ un esame di maturità? «È così. Non possiamo vincere 38 partite, il calcio è così. Anche il Venezia è una squadra forte. Ma siamo ancora i primi e adesso dobbiamo continuare. Anche io ho fiducia e contiamo di vincere».
    Nella vita di tutti i giorni qual è il tuo rapporto con la città? «Vivo in centro, mi piace stare a casa. Playstation, guardo un po’ Netflix, Facetime con il mio amico a Zurigo. Alla sera i compagni arrivano a casa mia, andiamo al ristorante, parliamo un po’… Sono uno tranquillo».
    E che dire della cucina parmigiana? «Ah! Mi piace: la pasta, la carne, il prosciutto, il formaggio… Tortelli d’erbetta, questi mi piacciono. Buonissimi. Dopo la partita, abbiamo un giorno libero nella dieta, e lì… tortelli!». LEGGI TUTTO

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    Gli chiedono di Osimhen, De Laurentiis allarga le braccia

    Nella giornata di oggi Victor Osimhen, che si è infortunato in nazionale, si sottoporrà ad una risonanza magnetica per capire l’entità del suo problema fisico. Si teme l’interessamento del legamento del ginocchio. Aurelio De Laurentiis, interrogato dai giornalisti sulle condizioni del nigeriano, ha risposto così… LEGGI TUTTO

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    Milan, Bennacer torna ad allenarsi: un programma ad hoc per bruciare le tappe

    L’algerino, reduce dall’operazione al ginocchio destro, dovrebbe tornare in campo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ma intanto è tornato in campo

    Buone notizie per il Milan. Ismail Bennacer è tornato ad allenarsi a Milanello prima del previsto. Svolgerà un programma personalizzato, ma intanto ha rimesso piede sul campo del centro sportivo. L’algerino, ricordiamo, è fermo da cinque mesi per un intervento al ginocchio destro. L’ultima partita risale al 6 maggio contro la Lazio a San Siro, dove ha anche realizzato un gol nel succeso per 2-0.

    allenamenti—  Bennacer seguirà un programma di allenamenti personalizzato ovviamente, ma intanto è tornato sul campo alcune settimane prima del previsto. Per il recupero completo dovrà aspettare ancora del tempo, magari a fine 2023 o a inizio 2024, ma intanto è tornato sul campo. Arrivato al Milan nel 2019, l’anno scorso ha disputato 40 partite in tutte le competizioni segnando 3 gol. LEGGI TUTTO

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    Galliani tra scaramanzia e accoglienza a Scaroni

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