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    Il Milan vuole blindare Theo, preoccupano le mosse di Psg e United

    Il contratto del francese scade nel 2026. I rossoneri vogliono prolungare l’accordo per renderlo una bandiera del club, ma su di lui ci sono diverse squadre europee

    L’ultimo rinnovo di contratto, fino al 2026, è datato 2022, ovvero una manciata di mesi prima dallo scudetto festeggiato nella volata contro i cugini dell’Inter. Nelle foto di rito, l’11 febbraio 2002, si vede Theo Hernandez che appone il prezioso autografo nella sede del Milan insieme all’a.d. Gazidis, al d.t. Maldini e al d.s. Mazzara. Al netto di una dirigenza rossonera azzerata dalle scelte della nuova proprietà, il francese è ancora a Milanello agli ordini di Pioli, blindato da un contratto fino al 2026 che gli consente di guadagnare 4 milioni netti più bonus. LEGGI TUTTO

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    Berardi in formato Nazionale infiamma il mercato: la Juve ci prova ancora

    Il fantasista del Sassuolo sta dando spettacolo anche in azzurro e attira di nuovo le attenzioni delle big, bianconeri in primis ma non solo

    Altri due gol con la maglia della Nazionale per mandare un messaggio… alla Juventus. Domenico Berardi è stato il grande protagonista della vittoria dell’Italia contro Malta e magari nel mercato di gennaio il suo nome sarà di nuovo tra i più gettonati. Già due mesi fa è stato vicino a lasciare il Sassuolo e ad approdare a Torino, sponda bianconera naturalmente.  LEGGI TUTTO

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    Stelle, strisce (anche rossonere), gol e magliette: Pulisic non si ferma più

    Non solo un avvio spumeggiante col Milan, dopo le delusioni al Chelsea, ma anche una garanzia in nazionale: Capitan America continua a segnare. E a far felice il marketing

    C’è una strana connessione che unisce il Milan d’America. Sabato sera, mentre Gerry Cardinale riceveva il premio per la Finanza in occasione del Gala per il 48° anniversario della Niaf, chiudendo il suo discorso con un iconico “Forza Milan” di fronte al presidente Usa Joe Biden, Christian Pulisic segnava un gol capolavoro. Stavolta in nazionale, nell’amichevole contro la Germania. È un po’ il fil rouge del nuovo Diavolo, una squadra che vive di legami e dall’anima sempre più a stelle e strisce. Anche grazie al suo frontman, star del soccer cercata con forza dal numero uno di RedBird e rinata a due passi dal Duomo. LEGGI TUTTO

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    Da Jordan a Rooney: gli sportivi e l’attrazione fatale del gioco d’azzardo

    Sono tanti i professionisti che hanno rischiato di rovinarsi o hanno addirittura distrutto la carriera per le scommesse o il tavolo verde. E tutto parte dagli Usa… 

    Lo scandalo che sta sconvolgendo lo sport italiano non è il semplice risultato di un malcostume nostrano, anche se il nostro Paese, nel corso di un secolo di calcio e di scommesse, ha vissuto più di qualche momento tragico. Dietro questi processi, che sono sportivi, certo, ma anche personali e culturali, si celano delle dinamiche dal respiro internazionale, capaci di unire sotto lo stesso orizzonte atleti provenienti dai più disparati angoli del mondo. LEGGI TUTTO

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    Meroni, 56 anni fa la tragica scomparsa. Il ricordo del Torino

    La società del presidente Cairo ha deposto un mezzo di fiori sul luogo dove venne investito il 15 ottobre 1967. Breve funzione religiosa in memoria della “Farfalla Granata”

    Il Torino ha reso omaggio alla memoria di Gigi Meroni, tragicamente scomparso il 15 ottobre 1967. Il direttore operativo del club, Alberto Barile, ha deposto fiori granata alla base del ceppo eretto in Corso Re Umberto nel punto in cui il giocatore venne travolto da un’auto di passaggio. Don Riccardo Robella ha celebrato la breve funzione religiosa durante la quale ha ricordato ai giovani tifosi le qualità umane della “Farfalla granata”. 

    pièce teatrale—  Domani sera al regio teatro Gobetti di via Rossini, una pièce teatrale celebra l’ottantesimo anniversario della nascita (a Como) del campione. Alla presenza della sorella Maria saranno in scena gli attori Giordano Fenocchio (anche autore), Francesco Pellicini (anche regista) e Maicol Trotta nei panni di Gigi.

     Max Peroni alla chitarra e Fazio Armellini alla fisarmonica curano l’accompagnamento musicale. Lo spettacolo inizia alle ore 19 con replica alle ore 21. Biglietto unico a 9,70 euro. LEGGI TUTTO

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    Il malumore di Ciro: cosa si è rotto tra Immobile e la Lazio

    Le sirene arabe che tornano a suonare, la fatica in zona gol, le critiche di una parte della tifoseria: il feeling con l’ambiente si è spezzato e ora diventa difficile prevedere un futuro insieme

    Una storia che sembra ricca di amore reciproco ora rischia di infrangersi alla prima mega-offerta che arriverà dall’Arabia. Nessuna frattura fra Ciro Immobile e la Lazio, intesa come società allenatore e squadra: solo che adesso un futuro insieme diventa comunque difficile da prevederlo. Il bomber che dal 2016 ha inanellato la serie record di 198 gol in biancoceleste, superando anche il leggendario Silvio Piola, potrebbe salutare tutti se già a gennaio si riaffaccerà dall’Arabia una richiesta da una ventina di milioni a stagione, in linea con quelle che gli erano state prospettate a luglio. Indubbiamente si è spezzato qualcosa di troppo in un feeling che appariva indistruttibile. A luglio, dopo vari giorni di tentennamenti nel ritiro di Auronzo, Immobile aveva rigiurato fedeltà al suo contratto con la Lazio fino al 2026. A 33 anni la prospettiva di andare a giocare in Arabia, seguendo la scelta di Milinkovic, era però più di una tentazione. LEGGI TUTTO

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    Simona Rolandi: “Giocavo a volley, sognavo la Domenica Sportiva e la registravo sulle cassette”

    La conduttrice della storica trasmissione: “Pazza di calcio, avevo il poster di Giannini. Assunta in Rai in quota? L’unica tessera che avevo era quella dell’autobus…”

    Prendeva l’autobus 391 dal quartiere romano di Talenti per andare a Tor di Quinto a vedere gli allenamenti del calcio, ma si spingeva anche fino a Trigoria, ha fatto la cameriera nel pub di via Nomentana, la figurante nei programmi, ma sempre con un sogno in testa: “Fare la giornalista televisiva, ricordo che giocavo con un microfono finto”. Simona Rolandi chiedeva semplicemente “Fatemi provà”.  LEGGI TUTTO

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    Cos’ha di speciale il signor Bonaventura

    Il primo gol in Nazionale è il suo modo di farsi ricordare, il lieto fine che come nel fumetto arriva sempre. Dietro però ci sono genio, intuizioni, un 10 del passato che ritorna…

    La storia col signor Bonaventura – fosse sventura o avventura – finiva quasi sempre così: le cose si sistemavano (anche creativamente) provocando felicità negli altri e ricchezze per lui, che s’intascava il milione. Questo giovane (ma non giovanissimo: sulla trentina) dinoccolato, elegante campione di soddisfazione, questo accidentale eppure meccanico produttore di lieto fine si muoveva nella storia come avesse addosso un destino di riuscita. Così il fumetto di Sergio Tofano è durato mezzo secolo. Manca ancora un pezzo di strada ma anche la storia di Jack Bonaventura, 34 anni, pare perdurare e conquistare sempre più appassionati con il passare del tempo e delle partite. Accade con la stessa andatura un po’ artistica, con il sapiente uso della tinta e della sottrazione, con la lettura del gioco da professore del calcio. Con l’intuizione del tempo e degli spazi di uno che la partita l’ha già giocata, già vista prima, così da saper dove essere, quando serve. Come, appunto, un fumetto che dopo svariate e diverse peripezie sempre a quel finale torna. LEGGI TUTTO