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    Calhanoglu, i 50 assist di un uomo che divide Milano

    Sabato il centrocampista turco ha tagliato un importante traguardo personale costruito tra Milan e Inter, le due metà della sua avventura nel capoluogo lombardo

    Se esiste un uomo che ha vissuto – da protagonista e sulla propria pelle – il ritorno nell’élite del calcio di Milano, quell’uomo è Hakan Calhanoglu. 2017-2021, Milan. 2021-oggi, Inter. Di qua e di là, con la stessa imperturbabile espressione di chi non si fa scalfire da nulla e la stessa abilità nell’offrire il pezzo forte del suo repertorio (sono già 50 gli assist in Serie A), divisivo come pochi – “Metà Milano mi odia”, ha detto dopo il suo passaggio dal Milan all’Inter – il rossoneroazzurro dalle due vite è arrivato quando la Milano del calcio annaspava, schiacciata da anni di dittatura Juventus. LEGGI TUTTO

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    Nuovi volti Milan: Pulisic, Reijnders e Loftus, che impatto. Jovic e Chukwueze: serve di più

    Tra le certezze del Milan edizione ’23-24, una è particolarmente incontrovertibile: a differenza dell’estate 2022, l’ultimo mercato ha prodotto ciò che dal mercato è lecito attendersi. Un rafforzamento della rosa (oltre a un necessario snellimento caldeggiato dall’allenatore). La rosa ora è meno numerosa ma allo stesso tempo più profonda. E la forbice tra prime scelte e alternative si è ridotta. Vediamo allora come stanno andando i nuovi arrivati, analizzando la loro stagione (campionato e Champions) in ordine di ruolo. Si parte allora da Sportiello, che in tre sole apparizioni è riuscito in quello che poteva apparire come un miracolo: non far rimpiangere Maignan. Dura convivere col mito del francese, quando si viene chiamati in causa. Primo punto a favore: salvataggio decisivo al tramonto di Milan-Newcastle. Poi ha stoppato il Verona e alzato il ponte levatoio a Cagliari. Toccherà ancora a lui con la Juve, ma a questo punto il popolo rossonero è tranquillo. Partite: 3. Da titolare: 2. Minuti: 190. Gol subiti: 1. Media voto: 6,5. LEGGI TUTTO

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    Nuovi volti Inter: Pavard già idolo, Thuram letale, si aspetta Klaassen

    Dopo dieci partite si può fare il primo bilancio dell’avvio di stagione degli acquisti estivi dei nerazzurri, escludendo chi – come i portieri Emil Audero e Raffaele Di Gennaro – ancora non ha avuto modo di scendere in campo in match ufficiali. Non rientrano in questa analisi nemmeno Lucien Agoumé e Stefano Sensi, che non sono stati acquistati dall’Inter, ma sono rientrati a fine giugno dai rispettivi prestiti. LEGGI TUTTO

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    Elkann carica il popolo Juve e blinda Max: “Con Allegri vinceremo ancora”

    Così il numero uno di Exor all’inaugurazione della nuova sala trofei del JMuseum: “Sono 83, di cui 82 con la mia famiglia”

    “È molto emozionante essere qui, sono 83 trofei di cui 82 con la mia famiglia. Oggi è un momento importante, l’inaugurazione di questa stupenda stanza che ha un grande passato ma anche un grande presente e un grande futuro. Mister Allegri ha contribuito a riempire questa stanza, contiamo su di lui perchè continui”: così John Elkann, al JMuseum per inaugurare la nuova sala trofei della Juventus. 

    carica elkann—  Il numero uno di Exor ha ricordato il legame che ormai dura da 100 anni fra la società bianconera e la famiglia Agnelli, “un impegno che c’è stato, c’è e ci sarà. Oggi è un momento importante ma adesso prepariamoci per il futuro”, ha aggiunto Elkann, tornato anche sul derby vinto sabato sul Torino. E sul calore dello Stadium: “C’è stato anche un grande entusiasmo nel nostro stadio, bandiere, tamburi, voglia di essere presenti, non avveniva da prima del Covid”. LEGGI TUTTO

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    Chukwueze, caccia al sorriso (e al gol) perduto. Il piano di Pioli per Samu

    Colloqui individuali e momenti tattici dedicati, in attesa del primo gol. Il Milan ha bisogno che quello tra il nigeriano e Pulisic diventi il ballottaggio più lussuoso della stagione

    A Milanello raccontano che no, non sarebbe corretto dire che ha perso il buonumore. Il sorriso di Samuel Chukwueze però è un tantino più stiracchiato. Meno esuberante dei primi giorni, ecco. Comprensibile: i suoi primi due mesi al Milan non sono andati come voleva lui, né come immaginavano club, allenatore e tifosi. LEGGI TUTTO