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    Il Bologna celebra l’anniversario della fondazione: regali speciali per i possessori di fan token

    Il club rossoblù ha spento 114 candeline e per l’occasione la piattaforma di gettoni digitali ha messo in palio punti Ssu da utilizzare sull’app dedicata

    Forse le vere e proprie candeline cominciano a essere un po’ troppe per un torta tradizionale: 114, come gli anni che sono trascorsi dalla nascita del Bologna e che ieri, martedì 3 ottobre, hanno richiamato sui social i tifosi per il compleanno della società. Anni ricchi di storia e successi, per una squadra che ora è fresca dello show del suo simbolo Riccardo Orsolini e della gestione di Thiago Motta, pronta a togliere altre soddisfazioni a chi ha il cuore che batte a tinte rossoblù. Il mondo fan token, da tradizione, non si è fatto trovare impreparato per l’anniversario.

    L’annuncio—  Di fatto la comunicazione della piattaforma dei gettoni digitali è stata semplice e diretta: i doverosi auguri alla società e poi l’iniziativa concepita per l’occasione, per celebrare il compleanno del Bologna. Gli organizzatori hanno messo in palio 114 punti Ssu – un per anno di vita del club -, che si potranno spendere a piacimento nella sezione fan rewards dell’applicazione dedicata per riscattare premi di vario tipo, dai gadget ufficiali ai biglietti per lo stadio Renato Dall’Ara. LEGGI TUTTO

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    Una poesia sullo sport in memoria di Andrea Fortunato

    L’iniziativa della Fondazione Fioravante Polito: il componimento più bello verrà letto e premiato a dicembre nel Salone d’Onore del Coni in occasione del “Premio Fortunato”

    Poesia e sport, un binomio affascinante e stimolante. A mettere insieme i due mondi è la “Fondazione Fioravante Polito”, promotrice del “Museo e biblioteca del calcio Andrea Fortunato” (con sede a Santa Maria di Castellabate, in provincia di Salerno). Una fondazione patrocinata dalla Figc e nata nel 2006 con lo scopo di rendere obbligatorio il Passaporto Ematico, intitolato a quattro calciatori: Andrea Fortunato, Piermario Morosini, Flavio Falzetti e Carmelo Imbriani. L’obiettivo è quindi quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’importanza dei controlli medici ed ematici continuati per gli atleti che praticano sport a livello agonistico e non agonistico.

    la giuria—  In questo caso la fondazione aiuta e premia la poesia, aperta a tutti: chi vorrà scriverne una sullo sport, può inviarla a “fondazionepolito@gmail.com”. Quella che la giuria riterrà più meritevole, verrà letta e premiata in occasione del prossimo “Premio Andrea Fortunato”. La premiazione si terrà a metà dicembre 2023 presso il Salone d’Onore del Coni a Roma. LEGGI TUTTO

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    Inter, i tecnici con la più alta percentuale di vittorie: Inzaghi sul podio va a caccia di…

    Per trovare la coppia capolista di questa classifica bisogna riavvolgere il nastro fino al primo dopoguerra, quando Francesco Mauro e Nino Resegotti guidano l’Inter nella stagione 1919-1920. Il record è di 17 vittorie in 23 partite (73,91%), con il successo nella girone A della Prima Categoria lombarda seguito da quelli nel girone C delle semifinali nazionali e nelle finale settentrionali contro Juventus e Genoa, fino alla vittoria per 3-2 nella finalissima con il Livorno: tradotto, secondo scudetto della storia interista in bacheca. Resegotti, prima arbitro e cofondatore dell’Aia, è insignito dalla Figc del titolo di “Pioniere del calcio” e, prima del nerazzurro, era già stato nel giro dei selezionatori della Nazionale. Lo stesso titolo spetta anche a Mauro, che nel tempo è stato presidente del club, del Coni e commissario della Figc.  LEGGI TUTTO

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    Youth League, Lazio beffata: il Celtic pareggia al 91′

    Sconfitta contro l’Atletico Madrid e pareggio contro gli scozzesi: il cammino dei ragazzi di Sanderra è subito in salita

    Una buona, ottima, prestazione. Ma il risultato lascia l’amaro in bocca. La Lazio Primavera pareggia 1-1 sul campo del Celtic nella Youth League e il suo primo punto nella competizione. I biancocelesti, che hanno a lungo controllato la partita dopo essersi portati avanti con il classe 2006 Sanà Fernandes (il gioiello più prezioso della squadra), si sono fatti raggiungere in pieno recupero dal rigore di Carse. All’esordio la squadra di Sanderra aveva perso in casa con l’Atletico Madrid senza riuscire a segnare, il gol del classe 2006 è quindi la prima della Lazio nella Youth League.

    la gara—  La Lazio, sotto lo sguardo del direttore sportivo Angelo Fabiani e del direttore generale della Primavera Enrico Lotito, scende in campo con 8 italiani su 11. I biancocelesti partono forte e sfiorano il vantaggio già al 7′, con Serra, che a tu per tu con il portiere avversario, è impreciso. Al 10′ è Sanà Fernandes a fallire una ghiotta occasione, ma si riscatta al 41′, quando, su assist di Milani, batte il portiere avversario di piatto. Nel secondo tempo il ritmo scende, il Celtic potrebbe pareggiare, ma Ure spara alto. Per il resto è sempre la Lazio a fare la partita, senza però riuscire a concretizzare altre occasioni. Presta così il fianco al Celtic che in pieno recupero trova il pareggio: fallo di Petta su Davidson, l’arbitro concede il rigore che Carse trasforma. Finisce quindi 1-1, e c’è tanto rammarico. La prestazione però è più che convincente. LEGGI TUTTO

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    Pogba-bis, storia di un ritorno fallimentare. Sotto tutti i punti di vista

    La seconda vita del francese a Torino è da dimenticare: dall’infortunio a scelte sbagliate, dallo scarso minutaggio al caso doping. E domani ci saranno le controanalisi

    L’operazione nostalgia stavolta alla Juve non è riuscita per niente. La seconda vita di Pogba a Torino è da dimenticare: un flop, tecnico ed economico. I bianconeri pensavano di accendere l’entusiasmo dei tifosi riportando il francese sotto la Mole: operazione riuscita per appena dieci giorni, poi naufragata malamente a partire dall’infortunio che il giocatore ha rimediato l’estate scorsa durante la tournée negli Stati Uniti. Da quel momento è stato un incidente di percorso dietro l’altro, con difficoltà enormi sul piano della gestione e un rapporto di fiducia deteriorato nel tempo dagli eventi. Nessuno avrebbe immaginato di dover pensare al Polpo come un peso per i conti: oggi lo è.  LEGGI TUTTO

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    Un buon mediano e l’idea del signor Giacchetti: così nacquero le comproprietà

    La divisione dei cartellini tra due società fu introdotta nel 1959 grazie a Dell’Angelo, centrocampista di talento che però a Firenze non avrebbe trovato spazio. E allora…

    Fine anni Cinquanta, l’Italia vive il miracolo economico, dopo la guerra sono tornate le speranze, il futuro non è più un vicolo stretto e buio, si ragiona in grande, ci sono finalmente i soldi (quelli del Piano Marshall). Le case si riempiono di elettrodomestici, si firmano le cambiali, ci s’indebita, ma poi verrà qualcuno a pagare… Anche il mondo del calcio è coinvolto in questo gigantesco circo consumistico: i presidenti spendono e spandono, comprano questo e vendono quello, promettono successi ai tifosi, e pazienza se non mantengono, l’importante è che la ruota giri e il pubblico corra negli stadi e nelle ricevitorie a giocare la schedina del Totocalcio. Sembra un Paese impazzito quello in cui nasce il primo vero calciomercato, con sede ufficiale all’Hotel Gallia di Milano, dirigenti di società in giacca e cravatta, belle donne in attesa nella hall, bicchieri di whisky e un desiderio irresistibile di essere ciò che non si è. E poi, lassù all’ultimo piano, in una suite da mille e una notte, c’era il Principe Raimondo Lanza di Trabia, proprietario del Palermo, abituato a ricevere i colleghi e a discutere di contratti completamente nudo, sdraiato nella vasca da bagno, mentre sorseggiava champagne. A lui, a Gipo Viani e al presidente della Spal Paolo Mazza si deve l’invenzione del calciomercato moderno. LEGGI TUTTO

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    Hojbjerg, il fedelissimo di Conte che piace tanto anche ad Allegri

    Il mediano danese con l’ex tecnico bianconero era diventato una colonna del Tottenham, mentre con Postecoglu non vede campo. Ha un contratto fino al 2025 e nessuna voglia di fare la riserva

    Da insostituibile a superfluo. Da pilastro a esubero che non è stato piazzato sul mercato. Pierre Højbjerg, centrocampista danese a cui la Juve sta pensando per gennaio per il dopo Pogba, ha vissuto questo negli ultimi mesi al Tottenham. Un radicale cambio di scenario di cui lui, uno dei più positivi della passata stagione, non ha nemmeno troppe colpe. Agli Spurs è cambiato tutto: da Antonio Conte a Ange Postecoglou, da un sistema di gioco adatto ad un centrocampista bravo a difendere e gestire come lui, con capacità di inserirsi in zona gol, a uno in cui Højbjerg è meno essenziale. Anzi, sacrificabile. Per questo quando la Juve ha fatto i primi sondaggi, il danese e il suo entourage hanno alzato le antenne.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Salisburgo, è caccia al biglietto per il 24 ottobre: stamane vendita aperta

    L’entusiasmo porta il pubblico nerazzurro a riempire San Siro come e più delle scorse stagioni: per la vendita libera della terza gara europea contro gli austriaci che code sul sito per acquistare i tagliandi

    E’ iniziata stamani, con code di centinaia di utenti sul sito ufficiale nerazzurro, la vendita libera dei biglietti per Inter-Salisburgo in programma a San Siro martedì 24 ottobre alle ore 18,45. Cinque giorni più tardi andrà in scena, sempre al Meazza, Inter-Roma, altro match con i taglianti praticamente già introvabili, ma l’ottimo inizio di stagione della formazione di Inzaghi porta i popolo interista a polverizzare con largo anticipo i biglietti di qualsiasi partita. Per Inter-Bologna di sabato alle 15 da tempo non ci sono più tagliandi. E così sarà anche in futuro. Il pubblico interista insomma si conferma da record. LEGGI TUTTO