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    Osimhen niente scuse, ma chiarimento con compagni e Garcia: il Napoli non lo multerà

    A Castel Volturno l’attaccante ha parlato con l’allenatore dopo lo sfogo di Bologna. Ora serve una reazione già contro l’Udinese

    Più che scuse quello di Victor Osimhen a Rudi Garcia sono state delle spiegazioni, un chiarimento. Il centravanti non ce l’aveva con l’allenatore e non intendeva mancargli di rispetto e lo ha detto in mattinata nello spogliatoio di Castel Volturno davanti a tutti i compagni. Ma con la partita bloccata sullo 0-0 contro il Bologna voleva vincerla. E non ha capito la sostituzione anche perché era convinto di poter rimediare al suo errore dal dischetto. Da qui la discussione plateale davanti alla panchina, dicendo a Garcia che sarebbe stato meglio giocare il finale con due attaccanti centrali. Lui insieme a Simeone. Dalla società sottolineano che ogni cosa è tornata al proprio posto e non c’è volontà di multare il giocatore, ritenendo chiuso l’episodio.

    prova del campo—  Ora però, al di là di un chiarimento formale serve la sostanza da dimostrare in campo. Garcia deve tenere saldo in timone per avere la squadra in pugno. Al tempo stesso deve saper utilizzare al meglio le proprie stelle, riportando il Napoli al successo che in questo settembre nero non è mai arrivato in campionato. La verifica sarà lì, nelle prossime scelte e nell’accettazione delle stesse non solo da parte di Osimhen ma di tutto un gruppo che sta vivendo una fase di frustrazione. LEGGI TUTTO

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    Gasperini, duro sfogo contro un giornalista

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Inter a punteggio pieno non vuol dire scudetto: cos’era successo quelle tre volte…

    Certezze (tante) e tabù da sfatare (in questo caso tre) per l’Inter che viaggia a vele spiegate dopo cinque vittorie nelle prime cinque giornate di campionato. Se la partenza a razzo della truppa di Inzaghi certifica e alimenta le ambizioni di inizio stagione, adesso resta da sfatare il passato. Perché nei tre precedenti in cui i nerazzurri sono stati in grado di piazzare un simile filotto di vittorie iniziali, vale a dire nelle stagioni 1966/67, 2015/16 e 2019/20, a fine anno non è mai arrivato lo scudetto. Ecco come andò ai tempi all’Inter di Helenio Herrera, a quella di Roberto Mancini e a quella di Antonio Conte. Tutti tecnici – val la pena sottolinearlo – comunque pluridecorati in nerazzurro (scudetto compreso)… LEGGI TUTTO

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    Frasi infelici e rapporti difficili: tutte le tempeste di Rudi Garcia

    I rapporti tesi non sono una novità per il tecnico francese: da Roma all’Arabia, da Lione a Marsiglia, ogni volta per lui l’idillio svanisce male

    Oggi Osimhen, ieri Ronaldo. Rapporti incrinati e tensioni evidenti, che in passato hanno toccato pure presidenti e direttori sportivi. Ci risiamo: se i risultati non arrivano, Rudi Garcia fatica a mantenere il controllo. Lo si è visto a Bologna, quando il nigeriano ha lasciato il campo sbottando pubblicamente contro il suo allenatore, e prima ancora all’Al-Nassr con CR7. Novità? No, nessuna. A Roma Garcia aveva rotto con Pallotta, al Lille con Thuilot. Pure a Marsiglia e a Lione, dopo le ottime cavalcate europee, ha fatto le valigie quando la situazione era ormai diventata irrecuperabile. Il minimo comun denominatore è sempre lo stesso: obiettivi mancati e risultati deludenti. La pressione che aumenta, Rudi che sbaglia. LEGGI TUTTO

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    Meno spazio ma di qualità: Rugani, Milik e non solo, i gregari su cui punta Allegri

    La Juve senza coppe europee è meno esposta a rotazioni continue. Allegri in questa prima parte di stagione sta provando a dare continuità a una formazione tipo, ovviamente con la possibilità di cambiare quando necessario. Nella rosa a disposizione del tecnico ci sono alcuni gregari che potrebbero trovare meno spazio nel corso dell’anno, ma che saranno fondamentali per il turnover. Vediamo chi sono. LEGGI TUTTO

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    Quando Konan il barbaro fece la storia in casa Juve

    Il Lecce ha vinto una sola volta in casa dei bianconeri. Successe 19 anni fa, grazie a un pomeriggio da supereroe di un ivoriano scoperto, guardacaso, da Corvino

    Nome di battesimo: Axel Cédric Konan. Ivoriano, di Abidjan. Dopo quell’impresa però per tutti diventò: Konan il Barbaro. Che è – con la C al posto della K – nell’ordine: 1) Un personaggio letterario inventato da uno scrittore inglese negli anni ’30 del 900, 2) Il protagonista di un film con Arnold Schwarzenegger datato 1982 che diede al culturista austriaco la fama mondiale e 3) Un cartone animato assai apprezzato dai ragazzini cresciuti nella prima metà degli anni 90. Semplificando: un uomo dotato di una forza sovrumana. Konan il Barbaro, dunque, è stato il protagonista assoluto di una giornata che ai tifosi del Lecce fa venire ancora il groppo in gola per l’emozione. Era il 25 aprile 2004, 31ª giornata di campionato. Clamoroso al Delle Alpi di Torino, Lecce batte Juventus 4-3. A tutt’oggi quella rimane l’unica storica vittoria del Lecce in casa della Juventus. Ed è una storia che va raccontata.  LEGGI TUTTO

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    Il Papu Gomez guida l’elenco degli svincolati. Se l’Inter vuole…

    Dopo l’infortunio di Arnautovic il club ha fatto sapere che non si muoverà sul mercato, ma gli agenti di chi è rimasto senza una squadra bussano alla porta dei nerazzurri e non sono escluse sorprese

    L’infortunio di Marko Arnautovic, che rimarrà fuori un mese e mezzo a causa di una “distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale”, non spingerà l’Inter a tornare sul mercato alla ricerca di un sostituto.  LEGGI TUTTO