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    Napoli, quando tifare Juve nun è peccato

    NAPOLI – Trambusto, mea culpa, padre nostro e avemaria piena di grazie, grazie Maria, penitenze e riverenze, abbiamo peccato, nun è peccato ma vestimmolo ’e vita ’stu suonno, gianduiotti e canestrelli torinesi allo chalet di Peppino cameriere a Mergellina. Tifare male è peccato ma spesso si indovina, sentenzia do LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, gli errori di Palladino e una squadra vuota

    Verrebbe voglia di parlare solo del Como e non dello scempio della Fiorentina. Bella, divertente, aggressiva, organizzata, questa era la squadra di Fabregas con due giocatori fenomenali, Diao e Caqueret, e tutti gli altri a un livello mai raggiunto ieri dai viola. Potremmo soffermarci anche sull’assenza di Kean, l’unico vero centravanti della Fiorentina, senza di lui manca la possibilit&agrav LEGGI TUTTO

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    Simone Inzaghi e la maledizione Conceiçao

    Tutta l’Italia, tutta l’Italia ah ha assistito a una partita bella e viva. Una partita generosa di giocate, errori e emozioni. Non un festival del bel calcio, ma uno spettacolo ugualmente divertente e intenso. La noia è mancata, il resto fa classifica.

    L’ha vinta la Juve, per cui giovedì prossimo tutti di nuovo al Lève di Bonucci per un’altra cena di gruppo. Paga ancora Motta, sempre che non offra Leonardo. Raccomando di trascurare il tonno crudo per il batterio.

    L’aspetto più interessante della formazione presentata inizialmente da Thiago è il senso di rinnovamento reso dalla presenza di ben otto novità tutte insieme rispetto alla stagione precedente: Weah, Gatti e McKennie gli unici sopravvissuti.

    Sospetto che si tratti di un altro inedito assoluto nella storia della Juve. Un inedito che però ha pagato soprattutto nella ripresa, la migliore della stagione, dopo che il primo tempo era stato segnato dalla superiorità dell’Inter, che aveva vinto decine di duelli ma sbagliato tutto lo sbagliabile.

    La cosa migliore di Juve-Inter è stato il lavoro di Kolo Muani che ha preceduto il gol-partita: il francese, che fino a quel momento aveva soltanto messo in apprensione la difesa interista, ha lottato di fisico e tecnica favorendo lo spiazzamento generale che ha portato al punto decisivo.

    Tutta Napoli, tutta Napoli ah per una sera ha tifato Juve (non ditelo troppo in giro): la sconfitta dell’Inter aggiunge un punto a Conte, mentre il pareggio dell’Atalanta non aveva fatto registrare ulteriori avvicinamenti.

    Un anno dopo l’Inter ha 12 punti in meno: diranno che è vecchia, che Inzaghi non è più Inzaghi. Balle: nel calcio 2+2 non fa sempre quattro e l’Inter resta la più forte e la favorita.

    PS 1. Premetto che non vuole essere una cattiveria nei confronti di Yildiz, talento indiscutibile, bensì un complimento sincero e dovuto a un altro ventenne del campionato: ho letto che Giuntoli chiederebbe 80, 100 milioni per il dieci turco. Beh, su questi valori, il Real ne può pretendere 200, 250 per Nico Paz, ora al Como…

    PS 2. Ieri il sobrio e misurato Luca Marelli, detto Varelli, commentatore arbitrale live di Dazn non troppo amato da Rocchi, mi dicono, è diventato, per Pardo, «Marellone». Nulla di grave: Pier è un telecronista istrioniconfidenziale. Marelli, distratto dai falli, non ha fatto un plissè. Lo risentirà – e si risentirà – al Var? LEGGI TUTTO

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    Juve di Motta, vittoria che vale una svolta. Inter, altro che sorpasso e il Napoli sorride

    Per i tre punti e per la qualità della prestazione, una delle migliori stagionali, vale molto, moltissimo il gol di Conceiçao grazie al quale la Juve ha battuto i campioni d’Italia, inanellando la quarta vittoria consecutiva fra campionato (Empoli, Como, Inter) e Champions (Psv) e agganciando la Lazio al quarto posto in classifica. È d’oro il febbraio di Motta, diametralmente opposto alla lunga frenata di Inzaghi, al secondo ko esterno in dieci giorni, dopo il 3-0 patito il 6 febbraio nel recupero di Firenze, in un arco temporale di due settimane che ha anche visto i nerazzurri pareggiare in extremis il 2 febbraio nel derby e cogliere una sola vittoria, nella gara interna con la Viola, il 10 febbraio. Allo Stadium, il primo tempo ha premiato il piglio interista (Di Gregorio superlativo sulla rovesciata di Taremi; palo di Dumfries, autentica spina nel fianco di Savona), anche se la Juve ha risposto con le conclusioni di Nico Gonzales e Conceiçao. neutralizzate benissimo da Sommer. I bianconeri hanno cambiato passo nella ripresa, confidando nella verve di Kolo Muani, ancora una volta determinante. Stavolta non ha segnato il francese, dopo le 5 reti nelle prime 3 gare in Serie A, ma l’assist dettato a Conceiçao, sgusciando fra i difensori avversari, è stato delizioso. Così come chirurgico è risultato il tiro del portoghese che ha steso i nerazzurri. I quali hanno pagato l’evanescenza di Taremi, la pessima serata di Lautaro, le imperfette condizioni di Thuram, mandato in campo nella ripresa, eppure in evidenti, imperfette condizioni di forma. Cambiaso, invece, subentrato a Savona, è stato una delle mosse vincenti di Motta: grazie a lui ha circoscritto le incursioni di Dumfries, il migliore degli avversari. Della Juve, oltre al resto, sono piaciuti lo spirito battagliero, una volta di più incarnato da Gatti e la voglia di vincere, resa emblematica di crampi che nel finale hanno assalito Gonzalez, stremato dal faticoso elastico fra centrocampo e attacco. La vittoria sull’Inter ha mandato in sollucchero lo Stadium e può segnare una svolta nella stagione bianconera, oltre ad annunciarsi come corroborante viatico per Eindhoven. La sconfitta con la Juve e il mancato sorpasso del Napoli, invece, non possono non inquietare l’Inter che, fra andata e ritorno con i bianconeri, si è presa un solo punto dei sei a disposizione. Per giunta, il ko di Torino è maturato al termine della prima settimana vissuta potendosi allenare senza l’obbligo di giocare ogni tre giorni, com’era successo dall’inizio dell’anno. La lotta scudetto è più aperta che mai, però chi ci ha guadagnato nel turno n.25 è stato indubbiamente il Napoli: ha rallentato la corsa con i tre pareggi di fila, ma l’Inter si è fermata a Torino e l’Atalanta è stata bloccata in casa dal Cagliari. Conte è a +2 su Inzaghi e a +5 su Gasperini: il bello deve ancora a venire. LEGGI TUTTO

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    Ranieri dopo Parma-Roma: interviste e conferenza stampa. Rivivi la diretta

    20:50

    Parma-Roma, Ranieri: “Obiettivi? Credo nel lavoro”

    Ranieri: “Credo nel lavoro. Non mi piace promettere ma lavorare. Non so cosa potremo fare ma i tifosi devono esser sicuri che daremo il massimo. Mi auguro di andare avanti in Europa così da dare a tutti libertà a tutti di esprimersi. Facciamo del nostro meglio in ogni partita, esigo sempre la prestazione. Poi il risultati è figlio degli episodi, ma bisogna sempre dare il massimo”.

    20:46

    Ranieri: “Mi aspettavo un Parma più nervoso”

    Ranieri: “Sono sincero, pensavo che il Parma fosse una squadra più nervosa. Il pubblico gli sta dietro, li aiuta. Non mollano. Quando arrivai io a Parma ci credevamo, l’importante è crederci. Se questi ragazzi ci credono, ci arriveranno all’obiettivo salvezza. Quando arrivai io eravamo ultimi, peggio di così non si poteva fare. La cura è crederci e allenarsi bene, da quel che ho visto oggi è così, poi non li conosco”.

    20:44

    Gourna-Douath, Ranieri: “L’idea era di bloccare Bernabé2

    Ranieri ha poi aggiunto: “Gourna-Douath? L’idea era di bloccare Bernabé, attaccare ed inserirsi e lo ha fatto abbastanza bene. Non potendolo allenare al meglio ancora non ha novanta minuti, aveva un po’ di crampi. Salah ha fatto una buona partita, dobbiamo servirlo.Ci dà sicurezza e tranquillità”.

    20:40

    Ranieri in conferenza stampa: “Eravamo undici contro dieci, dovevamo raddoppiare”

    Ranieri in conferenza stampa: “L’abbiamo gestita bene ma dovevamo far gol, non rischiare con un episodio di pareggiare una partita in pieno controllo. Eravamo undici contro dieci. Non siamo riusciti a raddoppiare per demeriti nostri e grandi meriti del loro portiere. Sono un po’ amareggiato ma, forse, vedendo la classifica sarò un po’ più contento”.

    20:27

    Ranieri: “Contro il Porto ci sarà da stare attenti e fare una partita saggia”

    Ranieri: “Contro il Porto è una partita da dentro o fuori. Loro amano molto le ripartenze, come il Parma. Ci sarà da stare attenti, sappiamo il tipo di sostegno di cui abbiamo bisogno. Mi auguro di poter continuare a far ruotare i ragazzi, vorrebbe dire che siamo andati avanti in Europa. Non dobbiamo farci prendere dalla smania di andare a vincere a tutti i costi concedendo spazi. Dobbiamo fare una partita saggia”. 

    20:25

    Parma-Roma, Ranieri: “L’unico rammarico è non aver chiuso la partita”

    Ranieri a Dazn: “Soulé è un buon giocatore, si sta pian piano adattando alla maglia della Roma. In lui crediamo molto, sta facendo molto, molto bene. Sono contento delle prestazioni. Volevo che Saelemaekers e Pellegrini creassero superiorità numerica, per questo ho invertito le loro posizioni. L’unico rammarico è non aver chiuso la partita per stare un pochettino più sereni”.

    20:18

    Ranieri: “Mancini ha preso una botta sulla caviglia”

    Ranieri ha spiegato: “Cosa ha avuto Mancini? Ha preso una gran botta sulla caviglia, si è gonfiata mi ha detto che era meglio non rischiare”.

    20:15

    Parma-Roma, Ranieri: “Rotazioni necessarie, Dybala giovedì sera gioca”

    Ranieri: “In vista della partita con il Porto era necessario operare delle rotazioni. Lasciare fuori Angeliño non è stato semplice. Dybala sta bene e giovedì sera gioca. Per fortuna la botta è stata presa sotto al ginocchio e non c’è stato l’interessamento dei legamenti. Hummels torna giovedì? Si sta allenando bene, vediamo”.

    20:14

    “Non mi piace protestare con gli arbitri, Chiffi ha personalità”

    Ranieri: “I ragazzi sanno che non mi piace protestare con l’arbitro. Dirlo oggi potrebbe sembrare una bestemmia (ride). Scherzi a parte, a me piace quando l’arbitro ha personalità, poi l’errore capita. Chiffi ha personalità”.

    20:12

    Ranieri: “Tre punti importanti, il futuro è di Soulé”

    Ranieri a Sky: “Sono soddisfatto, sapevo che sarebbe stato difficile vincere qui a Parma. Soulé ha fatto un gol bellissimo, una pennellata. Credo molto in lui. Non è facile essere giocatori della Roma. Si sta applicando tantissimo. Facciamo un parallelo Baldanzi. Anche lui lo scorso anno non era convinto, ora quando prende palla è pericoloso. Deve stare tranquillo: il futuro è suo. Con un nulla partite così si possono pareggiare. Sono felice, altri tre punti in classifica era quello di cui avevamo bisogno”. 

    20:05

    Roma, terza vittoria consecutiva in trasferta

    Udine, Venezia e Parma: la Roma si è sbloccata anche in trasferta. Lo certifica la terza vittoria consecutiva lontano dall’Olimpico per i giallorossi di Claudio Ranieri.

    20:00

    Ranieri, quattordicesima vittoria contro il Parma

    Per Claudio Ranieri si tratta della quattordicesima vittoria da allenatore contro il Parma a fronte di otto pareggi ed altrettante sconfitte.

    19:55

    Parma-Roma, decide Soulé

    Parma-Roma è stata decisa del secondo centro con i giallorossi di Soulé: l’argentino ha realizzato un gran gol su punizione al 33′ regalando a Claudio Ranieri la seconda vittoria consecutiva in campionato. A breve l’allenatore dei giallorossi commenterà il match del Tardini in diretta tv e conferenza stampa.

    Stadio Tardini – Parma LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter diretta Serie A: segui il derby d’Italia di oggi

    22:06

    61′ – Triplo cambio Inter: entra Thuram

    Triplo cambio Inter: Carlos Augusto per Bastoni e Zalewski per Dimarco. Fuori anche Taremi e dentro Thuram: inizia ora la sfida tra i due fratelli, Marcus e Khephren, con papà Lilian che osserva tutto dalla tribuna.

    22:03

    59′ – Primo cambio Juve: Cambiaso per Savona

    Primo cambio per Thiago Motta che inserisce Cambiaso al posto di Savona.

    21:56

    53′ – Ammonito Conceicao

    Arriva la prima ammonizione della partita, per Francisco Conceicao, dopo una trattenuta su Bastoni.

    21:53

    49′ – Juve pericolosa

    La Juve riparte forte e si rende subito pericolosa, prima con Renato Veiga che trova la parata sicura di Sommer, poi con Conceicao lanciato da Thuram: il portiere dell’Inter è di nuovo attento anche sul diagonale del portoghese e blocca il pallone senza difficoltà.

    21:49

    46′ – Inizia il secondo tempo

    Inizia ora il secondo tempo di Juve-Inter con il pallone affidato alla Juve.

    21:32

    45′ – Termina il primo tempo

    Termina qui il primo tempo. Qualche occasione per parte, partita ancora apertissima. QUI il tabellino, sotto la heat map della prima frazione di gioco.

    21:29

    43′ – Palo Dumfries

    Dumfries trova il palo esterno dopo una lunga cavalcata sulla fascia destra.

    21:22

    35′ – Lautaro si divora il gol

    Inter vicinissima al vantaggio con Lautaro servito da Dumfries. Il capitano dell’Inter, da ottima posizione al centro dell’area piccola, calcia alto e si divora il gol dell’1-0.

    21:18

    32′ – Kolo Muani sopra la traversa

    La Juve approfitta di una clamorosa svista dell’Inter e si rende ancora pericolosa con Kolo Muani il cui tiro, deviato, finisce di pochissimo alto sopra la traversa.

    21:09

    23′ – Kolo Muani di testa

    Sul successivo calcio d’angolo, ci prova di testa Kolo Muani ma Sommer blocca sicuro il pallone. La partita si è accesa.

    21:08

    22′ – Risponde la Juve con Nico e Conceicao

    La Juve risponde subito con una doppia occasione che impegna Sommer. Prima respinge il diagonale di Nico Gonzalez, poi para in tuffo anche il tentativo successivo di Conceicao.

    21:05

    19′ – Doppia occasione Inter: Taremi in rovesciata

    Doppia occasione per l’Inter, pericolosissima in area della Juve prima con Taremi, che ci prova in rovesciata (para Di Gregorio), poi con Dumfries di testa che però mette il pallone altissimo. Si salvano i bianconeri.

    20:58

    12′ – Ci prova Barella ma è in fuorigioco

    Bastoni pesca Barella lanciato tra le linee che però non trova la porta. Il centrocampista dell’Inter era comunque in fuorigioco.

    20:49

    3′ – Occasione Nico Gonzalez

    Juve subito pericolosa con Nico Gonzalez che riceve da McKennie e ci prova da dentro l’area da buona posizione ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa. Tutto era nato da un pallone perso da Calhanoglu, che aveva favorito la ripartenza dei bianconeri.

    20:45

    1′ – Inizia Juve-Inter

    Fischio d’inizio: è cominciato il derby d’Italia! Primo pallone giocato dall’Inter.

    20:42

    Chi è l’arbitro di Juve-Inter

    Sarà Mariani di Aprilia (reduce da qualche polemica in Champions) l’arbitro che tra poco darà il fischio d’inizio a Juve-Inter. Ad assisterlo, Giallatin-Colarossi/Zufferli; Var Mazzoleni, Avar Di Bello.

    20:35

    Riscaldamento finito, tra poco inizia Juve-Inter

    Le squadre hanno terminato il riscaldamento e sono tornate negli spogliatoi: mancano pochi minuti al fischio d’inizio di Juve-Inter.

    20:31

    Conceicao sulla cena con la Juve

    “La cena di squadra? È importante stare in un ambiente diverso, c’era tutti quelli che lavorano alla Juve ed è stato importante per unire il gruppo. Ora siamo concentrati sulla partita. Conosciamo la qualità dell’Inter, abbiamo uno schema per fare il nostro gioco su Dimarco e Dumfries e fare il meglio per vincere”. Così Francisco Conceicao a Dazn.

    20:26

    Marotta prima di Juve-Inter: “Oggi conta la prestazione”

    “Questa è una partita che va oltre il punteggio, anche come prestazione, il derby d’Italia ha un sapore particolare. Siamo ancora in una fase interlocutoria del campionato, si dice che gli scontri diretti siano fondamentali per lo scudetto ma poi a volte assistiamo a passi falsi anche con squadre più piccole. Oggi è importante la prestazione, la squadra è carica e siamo pronti per affrontarlo nel modo giusto. Alla Juve ho trascorso otto anni molto belli coronati da tanti successi, ho fatto esperienza che mi ha permesso di essere oggi a Milano e incidere con le mie idee. Sono molto contento di essere all’Inter, sono arrivati successi importanti. Tutte le esperienze ci fanno più saggi. Inzaghi teso? In un grande club le pressioni aumentano, lo sappiamo, in Italia non c’è la cultura della sconfitta e c’è invidia. Noi dobbiamo essere più forti. Lui lo fa ma l’adrenalina che lui vive in campo è forte”. Così Beppe Marotta a Dazn.

    20:18

    Thiago Motta prima del derby d’Italia: “Come è cambiata la mia Juve”

    “Quanto è cambiata la Juve dall’ultimo derby d’Italia? Un po’ di cose sono cambiate, la formazione, il nostro momento: veniamo da 3 vittorie che danno entusiasmo e fiducia. Oggi affrontiamo un’ottima squadra e dobbiamo fare una grandissima prestazione per meritare la vittoria. In cosa è migliorata la Juve? I ragazzi si conoscono di più anche se abbiamo cambiato qualche giocatore in inverno, sanno cosa devono fare in campo, hanno già affrontato l’Inter e abbiamo fiducia di fare un’ottima prestazione per vincere. Cosa mi preoccupa? Quando non abbiamo la palla dobbiamo essere generosi perché sulle fasce ci troveremo spesso tre contro tre, a centrocampo avremo parità numerica e dobbiamo essere squadra corta e solida. Sappiamo il valore dell’avversario, quando abbiamo la palla poi dobbiamo fare ancora meglio, giochiamo in casa e dobbiamo creare. Mi auguro che la squadra faccia una grande partita, abbiamo bisogno di giocare 95 minuti di grande livello. Quelli che iniziano faranno bene poi abbiamo bisogno anche di chi subentra per quando subentra la stanchezza”. Così Thiago Motta a Dazn.

    20:08

    Squadre in campo per il riscaldamento: Inter fischiata

    La Juve prima e l’Inter poi sono scese in campo per il riscaldamento: bordate di fischi d’accoglienza per i nerazzurri da parte dello Stadium.

    20:00

    Dove vedere Juve-Inter in tv

    Attesa alle stelle per il secondo derby d’Italia della stagione: DOVE VEDERLO IN TV

    19:46

    Precedenti e curiosità

    L’Inter è rimasta imbattuta nelle ultime tre sfide contro la Juventus in campionato (1V, 2N), negli ultimi 45 anni (dal 1980) solo una volta ha registrato quattro match consecutivi senza sconfitta contro i bianconeri in Serie A: tra il 2003 e il 2005 (3V, 1N in quel caso). Dopo il 4-4 nel match d’andata dello scorso 27 ottobre, Juventus e Inter potrebbero pareggiare entrambe le sfide stagionali di Serie A per la quarta volta nella storia, dopo il 2001/2002, il 1994/1995 e il 1988/1989. La Juventus è rimasta imbattuta in 10 delle ultime 11 partite casalinghe contro l’Inter in campionato (7V, 3N), l’unico successo nerazzurro nel periodo all’Allianz Stadium in Serie A è arrivato il 3 aprile 2022 (0-1 con gol di Hakan Çalhanoglu su rigore).

    19:37

    Inter, la formazione ufficiale

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro Martinez.

    19:35

    Juve, la formazione ufficiale

    JUVENTUS (4-1-4-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Renato Veiga, Savona; Thuram; Conceicao, Koopmeiners, McKennie, Nico Gonzalez; Kolo Muani.

    19:30

    Juve-Inter, le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-1-4-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Renato Veiga, Savona; Thuram; Conceicao, Koopmeiners, McKennie, Nico Gonzalez; Kolo Muani. Allenatore: Thiago Motta. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alberto Costa, Kelly, Cambiaso, Rouhi, Locatelli, Adzic, Yildiz, Mbangula, Vlahovic. Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Kalulu, Douglas Luiz. Squalificati: -. Diffidati: Cambiaso.

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: J. Martinez, Calligaris, Bisseck, De Vrij, Darmian, Carlos Augusto, Zalewski, Frattesi, Zielinski, Asllani, Arnautovic, Thuram, Correa. Indisponibili: Di Gennaro. Squalificati: -. Diffidati: Bastoni, Mkhitaryan.

    Allianz Stadium, Torino LEGGI TUTTO

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    La Roma vince a Parma: decide un gol di Soulé su punizione

    21:08

    Salah-Eddine: “Felice per questa vittoria”

    Salah-Eddine a Dazn: “Sono molto felice per aver partecipato a questa vittoria.  Conosco la Roma da anni, è uno dei più grandi club del mondo. Voglio dare tutto, voglio dimostrare quanto valgo. Qui mi sono sentito a casa subito”.

    20:55

    N’Dicka: “C’è ancora tanto da fare”

    Soddisfatto anche Evan N’Dicka ai microfoni di Dazn: “I tre punti sono importanti per la classifica, abbiamo giocato bene. Siamo più vicini alla zona che vale l’Europa, ma c’è ancora tanto da fare”.

    20:41

    Soulé: “Non mi volevano far tirare…”

    “Avevo tanta voglia di giocare e sono sempre pronto quando mi viene data la fiducia, a prescindere dal ruolo.Voglio sempre farmi trovare a disposizione del tecnico e della squadra. Da uno a dieci quando arriviamo carichi per la partita contro il Porto? Undici”. Lo ha detto a Dazn, Matias Soulé. “Paredes e Mancini non me la volevano far calciare la punizione ma ho ricordato loro che l’anno scorso ho segnato dalla stessa posizione contro il Cagliari”, ha detto poi l’attaccante giallorosso.

    20:26

    Le parole di Ranieri

    Clicca qui per le dichiarazioni e la conferenza stampa del tecnico della Roma.

    20:11

    Tutte le statistiche

    Ecco il tabellino e i numeri della partita. Clicca qui.

    19:55

    Finisce la partita: la Roma vince a Parma
    Dopo 4 minuti e mezzo di recupero, l’arbitro Chiffi fischia la fine del match. I giallorossi vincono 1-0 grazie al gol di Soulé nel primo tempo.

    19:48

    88′ La Roma non chiude la partita

    Contropiede dei giallorossi, che arrivano nei pressi dell’area in superiorità numerica: il tiro di Pisilli però viene rimpallato dalla difesa del Parma e finisce in angolo.

    19:40

    80′ Sostituzione Roma

    Pisilli entra al posto di Gourna-Douath.

    19:39

    78′ Colpo di testa di Shomurodov

    Angelino, appena entrato, pennella subito un cross interessante per Shomurodov: il suo colpo di testa finisce a lato.

    19:37

    76′ Ancora cambi

    Entra in campo Ondrejka al posto di Bernabé. Dentro anche Angelino per Salah-Eddine.

    19:29

    69′ Ancora al tiro Soulé

    Ci prova ancora l’autore del vantaggio giallorosso, stavolta da fuori area: il tiro a giro di sinistro però non è potente e neanche preciso.

    19:26

    65′ Sostituzioni Parma e Roma

    Dentro Camara e Lovik per Cancellieri e Vogliacco. Dentro Baldanzi per Saelemaekers.

    19:18

    56′ Azione di Pellegrini

    Bravo il capitano giallorosso a ricevere palla al limite del’area: si gira e prepara il tiro con il sinistro, Suzuki devia in angolo.

    19:17

    55′ Riecco il Parma

    La Roma un po’ deconcetrata permette a Sohm il tiro in area: il pallone non finisce alto di molto.

    19:14

    52’ Salah-Eddine vicinissimo al raddoppio

    Azione di Soulé in area, il suo tiro impegna il portiere Suzuki, sulla respinta prova a intervenire Salah-Eddine che ha la porta vuota davanti, ma il suo sinistro è debole e permette al numero uno del Parma di intervenire.

    19:06

    Iniziato il secondo tempo: i cambi

    Sostituzioni per entrambe le squadre: dentro Almqvist per Mandela Keita, entrano Nelsson e Pellegrini per Mancini e Koné.

    18:49

    Finisce il primo tempo

    L’arbitro manda le squadre negli spogliatoi dopo tre minuti di recupero. Roma in vantaggio a Parma. Il tabellino del primo tempo: clicca qui.

    18:35

    33′ Grandissima punizione di Soulé, Roma avanti 1-0

    Magia di Soulé: punizione quasi sul limite dell’area, palla delicatissima dell’attaccante a superare la barriera, Suzuki non può nulla.

    18:32

    31′ Interviene il Var: non è rigore, rosso per Leoni

    Il Var segnala all’arbitro che il fallo su Soulé è fuori dall’area. Ma il Parma perde Leoni, espulso per l’intervento da ultimo uomo (prima l’arbitro lo aveva solo ammonito perché aveva fischiato il rigore). 

    18:30

    30′ Rigore per la Roma

    Grande verticalizzazione di Shomurodov per Soulé che taglia verso il centro dell’area e viene atterrato: per l’arbitro è rigore.

    18:26

    25’ Tiro di Bernabé

    Ci prova il centrocampista dal limite dell’area: conclusione poco convinta, palla debole e centrale.

    18:17

    16’ Prima grande chance della partita

    Slalom di Cancellieri nella difesa giallorossa, l’attaccante poi la passa a Bonny che anticipa tutti: la sua conclusione finisce fuori di poco.

    18:14

    13′ Buona occasione per Shomurodov

    Dopo un recupero sulla trequarti di Parades, la palla finisce a Shomurodov che da buona posizione si fa rimpallare il tiro della difesa del Parma.

    18:07

    7′ Fase di studio

    La partita ancora non decolla: la Roma tiene in mano il pallino del gioco, ma non è ancora riuscita ad essere pericolosa.

    18:00

    Fischio d’inizio

    Iniziata la partita, calcio d’inizio battuto dalla Roma.

    17:47

    Finito il riscaldamento

    Le squadre hanno terminato il riscaldamento. Tutto pronto per l’inizio della partita.

    17:30

    Ghisolfi spiega la scelta di Hummels in panchina

    Anche il ds della Roma Ghisolfi ha parlato prima della partita ai microfoni di Sky Sport: “Hummels ancora in panchina? È una scelta tecnica, da Milano è calato, sta lavorando duro e la mia opinione è che giovedì giocherà. Salah-Eddine e Gourna-Douath sono due giovani con fisicità e qualità tecniche. Salah-Eddine è veloce, Gourna è un giocatore importante. Sono contento. Le accuse a Rosetti? Non ne parlo prima della partita, siamo concentrati solo sul Parma. Non molliamo nulla in campionato”.

    17:21

    Shomurodov prima della partita

    Shomurodov ai microfoni di Sky Sport: “Non sarà una partita semplice, loro giocano in casa e sono in difficoltà con la classifica. Vorranno fare punti, ma siamo pronti a anche noi. Se Ranieri si arrabbia? Se non si arrabbia, non va bene…”.

    17:05

    Parma, la formazione ufficiale

    PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Vogliacco, Leoni, Valeri; Keita, Bernabé; Man, Sohm, Cancellieri; Bonny. Allenatore: Pecchia.

    17:00

    La formazione ufficiale della Roma

    ROMA (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Gourna-Douath, Paredes, Koné, Salah-Eddine; Soulé, Shomurodov. Allenatore: Ranieri.

    16:50

    I numeri di Parma-Roma

    La Roma è la squadra contro cui il Parma ha perso più partite nella sua storia in Serie A: 34 vittorie giallorosse in 55 precedenti, completano 11 successi emiliani e 10 pareggi.Un solo pareggio tra Parma e Roma nelle ultime 15 sfide in Serie A (tre successi dei ducali e 11 vittorie dei capitolini): 0-0 il 15 febbraio 2015 all’Olimpico.

    Sadio Olimpico (Roma) LEGGI TUTTO

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    Tether entra nella Juve con 48 milioni: gli interrogativi sul futuro di Exor 

    Iniziamo dalle modalità di acquisto delle azioni, rastrellate sul mercato senza coinvolgere Exor, che detiene il 65,4% del capitale e il 78,9% dei diritti di voto. Tether non sposterà la governance del club perché la Juve non è contendibile senza il consenso di Exor, ma ne diventa il secondo azionista perché la società di investimenti londinese Lindsell Train era scesa, nel frattempo, al 4,99%. 

    Per raggiungere la quota del 5%, Tether ha comprato 19 milioni di azioni investendo (ai prezzi attuali) circa 48 milioni di euro. Avrà dunque rilevato sul mercato piccole quantità di flottante ogni giorno, perché il numero di azioni ora possedute è pari all’intero volume scambiato in borsa nelle ultime tre settimane. Un’operazione di questo genere non può richiedere meno di alcuni mesi: possibile che sia avvenuta senza spostare al rialzo il prezzo del titolo che, anzi, dall’inizio del 2025 ha perso il 17,6%? L’acquisto è diventato di dominio pubblico perché la soglia del 5% fa scattare l’obbligo di comunicazione alla Consob che il ceo di Tether, Paolo Ardoino, ha dichiarato (in un post su X) di avere assolto, ma Tether ha intenzione di salire oltre? 

    Occorre poi chiedersi se l’ingresso del nuovo socio non possa indurre Exor (ammesso che non ne fosse informata) a disimpegnarsi dalla Juve. Da tempo il club ha intrapreso un tentativo di risanamento piuttosto lento, a dire il vero, per i gusti del suo azionista di controllo che non può coprire perdite all’infinito, come fa da anni sottoscrivendo aumenti di capitale. La Juve non è più il giocattolo di famiglia ma l’investimento di una holding, anch’essa quotata, che deve rendere conto anche ai suoi azionisti di minoranza e al mercato. Non sappiamo se Exor veda di buon occhio la salita di un socio come Tether ma la prospettiva di ridurre l’esposizione alla Juve potrebbe risultarle interessante, ancorché non ancora concretizzata.  

    L’altra perplessità riguarda proprio Tether. È una stablecoin cioè una moneta digitale, il cui valore è ancorato a monete reali (che in economia si chiamano fiat) come il dollaro o l’euro, oppure ad asset fisici come l’oro. Ciò significa che l’acquirente di moneta Tether può ritenersi al riparo dalle oscillazioni di prezzo che caratterizzano invece le criptovalute classiche (come il Bitcoin). Per tenere fermo il suo valore, Tether deve quindi investire i proventi della vendita della sua valuta in riserve di valuta tradizionale: 144 miliardi (al 31 dicembre scorso) a fronte di 136 miliardi di valuta Tether in circolazione. Il surplus rappresenta il cuscinetto di equity su cui poggia la stablecoin. Quando si parla di capitalizzazione, quindi, occorre chiarire un equivoco perché la società Tether non è quotata e ha sede in El Salvador. Qui si tratta invece del controvalore di valuta emesso. 

    Sulla qualità delle sue riserve, Tether ha ottenuto un parere dalla società di revisione BDO ma i dubbi non sono del tutto fugati. Diverse stablecoin, in passato, sono crollate rovinosamente proprio perché le loro riserve non erano abbastanza liquide. Il caso più clamoroso fu Terra Luna, nel 2022. Secondo JP Morgan, circa un terzo delle riserve di Tether non sarebbe conforme alle normative americane sulle stablecoin e ciò obbligherebbe la società a sostituirle con asset più sicuri. La stessa società è stata oggetto di investigazioni del procuratore distrettuale di New York, concluse con un patteggiamento, ed è oggi coinvolta in tre procedimenti civili di cui non si sa molto. 

    Le ombre su Tether sono esposte in un libro del giornalista d’inchiesta Zeke Faux, reporter di Bloomberg che ha ripercorso anche la carriera del suo maggiore azionista, Giancarlo Devasini. I suoi inizi come chirurgo plastico, le sfortunate iniziative imprenditoriali, una denuncia patteggiata (secondo Faux) per la vendita di software Microsoft contraffatto, un misterioso incendio che mandò in fumo lo stabilimento, gli esordi nel blog di Beppe Grillo e quindi la decisione, agli albori del Bitcoin, di puntarvi tutti i suoi averi del tempo. Una scelta che probabilmente è alle origini della sua ingente fortuna economica. Devasini è comunque un personaggio assai riservato che lo stesso Faux ha inseguito invano, senza riuscire a intervistarlo. Ora il calcio lo catapulta alla ribalta.  LEGGI TUTTO