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    Roma, guarda Abraham: corre verso il rientro

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Islanda, Kazakistan, Israele, 5mila km per una partita: è la Conference dei viaggi infiniti

    “Conta il viaggio, non la destinazione” ovvero una declinazione di Marcel Proust (riadattato anche da capitan Jack Sparrow, uno che di lunghe traversate se ne intende) con vista sulle gare del giovedì sera. Se la Champions è la Coppa dalle Grandi Orecchie, la Conference League assomiglia molto alla Coppa dalle Grandi Distanze: quelle che emergono dagli otto gironi sono traversate non indifferenti, veri e propri tour del continente dai confini con il Mar Glaciale Artico fino alle porte dell’Asia. Abbiamo considerato, in linea d’aria, la tratta più lunga per ogni girone, giocando a calcolare la partita più “lontana” per ogni gruppo: alla Fiorentina tutto sommato non è andata male. Mentre il Girone B… LEGGI TUTTO

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    Hernan Crespo (ri)vede Chiesa: “Sembra suo padre. Super coppia con Dusan”

    Con Enrico, l’argentino ha formato una coppia d’attacco micidiale. E ora stravede per Federico: “Sarà un punto fermo della nuova Nazionale di Spalletti”

    “I primi calci al pallone Federico li ha tirati con suo papà e con il sottoscritto sui campi di Collecchio. Avrà avuto due o tre anni. Direi che siamo stati due buoni maestri a giudicare da quant’è diventato bravo”. Chi parla è Hernan Crespo, oggi allenatore in Qatar e dal 1996 al 1999 compagno di squadra di Enrico Chiesa nel Parma, con il quale formava una formidabile coppia d’attacco. Più o meno come quella che adesso è a disposizione di Allegri: Chiesa (il figlio) e Vlahovic.  LEGGI TUTTO

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    Il c.t. Peseiro: “Osimhen cresce. Lui vive per il gol. Occhio al Braga”

    Il tecnico della Nigeria ha allenato anche i portoghesi: “Squadra che gioca senza pressione. Sarà una gara dura per il Napoli”

    dall’inviato Vincenzo D’Angelo
    20 settembre

    – braga (portogallo)

    L’ultima volta in Champions, la qualificazione arrivò eliminando ai preliminari un club italiano. Di quell’Udinese-Braga decisa ai calci di rigore, tutti ricordano lo sciagurato cucchiaio di Maicosuel dal dischetto, in pochi la guida tecnica dei portoghesi. In panchina, c’era José Peseiro, stasera spettatore interessato in quanto c.t. della Nigeria, la nazionale di Victor Osimhen. Peseiro e Victor hanno un rapporto speciale e questa estate si sono confrontati molto durante i giorni caldi di mercato. “All’inizio pensava di andare via, ma poi ha deciso di rimanere e fare del suo meglio a Napoli. E io sono felice di vederlo ancora competere per grandi obiettivi in Europa”.  LEGGI TUTTO

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    Scamacca, c’è una lesione muscolare: niente Rakow. Rientro dopo la sosta?

    Per l’attaccante dell’Atalanta confermato l’infortunio di Firenze, sebbene meno grave di quanto si temesse 

    L’Atalanta dovrà rinunciare a Scamacca contro il Rakow.  Gli esami a cui si è sottoposto l’attaccante dopo l’infortunio rimediato nella partita persa a Firenze hanno dato esiti non troppo positivi sebbene non si tratti di un infortunio grave. Il referto parla di lesione muscolo – fasciale di primo grado del  semimembranoso della coscia sinistra. Le sue condizioni verranno valutate quotidianamente dallo staff nerazzurro ma, essendo in presenza di una lesione il giocatore, dovrebbe tornare non prima di metà ottobre, molto probabilmente dopo la sosta del campionato per la Nazionale impegnata nella qualificazione europea. Il giocatore salterà dunque il debutto stagionale in Europa League, in programma domani sera contro i polacchi del Rakow Czestochowa. LEGGI TUTTO

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    Aramburu: “Io, la ‘patria’ basca e la mia umile Real Sociedad. Ora l’Inter stia attenta”

    Lo scrittore di San Sebastian, autore del bestseller “Patria”, è tifoso della squadra della città: “Volevo giocarci, questi ragazzi sanno entusiasmarmi”

    Dal nostro inviato Filippo Conticello
    20 settembre

    – san sebastian (Spagna)

    Davanti alla tv nella sua placida casa di Hannover, oggi pure lui indosserà una maglia a righe bianche e azzurre, la blanquiazul che in basco chiamano “txuri-urdin”: la Real Sociedad torna in Champions dopo 10 anni contro l’Inter vicecampione, l’evento va festeggiato anche dal tifoso più illustre della squadra di San Sebastian. Fernando Aramburu, 64enne maestro della letteratura europea, in questa città è nato e cresciuto prima di trasferirsi in Germania per amore. E in questi luoghi nel 2016 ha ambientato il suo capolavoro, “Patria”, romanzo amatissimo da oltre 2 milioni di copie e 30 edizioni in tutto il mondo. Tra le pagine, il racconto delle ferite inferte dall’Eta nel cuore della società basca, ammutolita per decenni da tanta violenza. Poi ci ha pensato la serie tv, ispirata al libro e prodotta da Hbo, a moltiplicare l’eco ovunque. Quella storia è diventata così di tutti: un fenomeno sociale, uno strumento per riflettere, confessare e redimere. E intanto Aramburu, tra un premio e l’altro vinto in Europa, non ha mai spezzato il filo teso con la propria città: per lui San Sebastian significherà sempre Real Sociedad.  LEGGI TUTTO