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    Arbitri Champions: a Sanchez Milan-Newcastle, Vincic per Lazio-Atletico

    Pubblicate le designazioni per le gare di martedì: a San Siro ci sarà lo spagnolo di Lorca, all’Olimpico il direttore di gara sloveno

    La Uefa ha reso note le scelte dei direttori di gara per la sfide di Champions League di martedì,  valide per la giornata inaugurale della fase a gironi dell’edizione 2023/24. Vediamo in particolare gli arbitri che dirigeranno le partite delle italiane: Milan e Lazio saranno entrambe impegnate in casa contro avversarie ostiche, rispettivamente il Newcastle alle 18:45 e l’Atletico Madrid alle 21. I rossoneri dopo il 5-1 subito nel derby accolgono a San Siro le Magpies dell’ex Tonali, la cui presenza in campo è però in dubbio causa infortunio rimediato in nazionale. A dirigere la sfida sarà lo spagnolo José Maria Sanchez Martinez, anch’egli  reduce da una manita avendo arbitrato Barcellona-Betis 5-0 di ieri sera. Sanchez sarà assisto dai connazionali Raul Cabanero e Inigo Prieto, quarto uomo Cesar Soto Grado. Al Var Alejandro Hernandez e il tedesco Marco Fritz.

    uno sloveno per la lazio—  Per l’incontro tra i biancocelesti e l’Atletico del Cholo Simeone, che segna il ritorno in Champions dopo due stagioni, è stato scelto un team arbitrale sloveno. A dirigere la gara sarà Slavko Vincic. Assistenti Tomaz Klancnik e Andraz Kovacic, Rade Obrenovic sarà il quarto uomo. Al Var Nejc Kajtazovic con il supporto del tedesco Bastian Dankert. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic 4×4, una macchina da gol: è già con i grandi bomber della storia della Juve

    Quattro reti nelle prime quattro gare di campionato: il record sono gli 8 gol di Dybala nel 2017, ma Dusan è in linea con Del Piero, Trezeguet e altre icone bianconere

    Per i meno attenti: Vlahovic fa semplicemente Vlahovic. Nel senso che le quattro reti siglate nelle prime quattro giornate di questo campionato non possono essere tutto, considerato che la media di realizzazione fin qui è la stessa dell’anno scorso. Sì, è vero: meglio della stagione 2019-2020, quella in cui la Juve lo acquistò per 80 milioni tra parte fissa e bonus. In quella circostanza, con la maglia della Fiorentina, il centravanti serbo aveva firmato una doppietta contro l’Atalanta ma solo tre reti nei primi quattro turni. Rispetto all’ultimo periodo trascorso sul campo è la percezione ben diversa: il calciatore ora sembra poter dare più garanzie, dopo il periodo di alti e bassi condizionato dalla pubalgia. LEGGI TUTTO

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    Pressione, cambi di campo, mentalità: perché Inzaghi è la bestia nera di Pioli

    I motivi per cui l’allenatore rossonero non riesce a superare Simone: i due si sono sfidati 21 volte, ma Stefano ha avuto la meglio solo in 5 occasioni. Ben 12 le sconfitte, 6 nei derby

    Nei suoi quattro anni di Milan, Pioli ha “incartato” quasi tutti i colleghi delle avversarie altolocate. C’è riuscito più volte con Mourinho – anche recentemente -, con Spalletti, con Sarri, con Allegri, con Gasperini. Si potrebbe dire che in certi casi sono state delle lezioni di interpretazione tattica, con mosse a sorpresa a cui i tecnici avversari non sono riusciti a porre rimedio. “Quasi” tutti, dicevamo. Già, perché poi c’è Simone Inzaghi.  LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan come Pippo Franco: tifosi in delirio

    Grande protagonista del successo nerazzurro nel derby di Milano con una doppietta e un assist, Henrikh Mkhitaryan è diventato anche un idolo social. La grande somiglianza con Pippo Franco ha fatto impazzire i tifosi che hanno addirittura spinto in tendenza su X (Twitter) l’hashtag #PippoFranco: ecco i post e i meme più divertenti LEGGI TUTTO

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    Il destro di Vlahovic e ora il riposo: ecco perché la Juve fa paura

    l trionfo dell’Inter oscura la vittoria dei bianconeri, ma senza coppe europee sono da scudetto… Napoli, non puoi rinunciare a Raspadori

    I cinque gol dell’Inter nel derby si prendono la scena: giusto così. E magari Allegri è perfino contento che la vittoria della Juve contro una diretta concorrente – la Lazio di Sarri, seconda nella scorsa stagione – venga derubricata a un evento tutto sommato normale, se paragonato al successone nerazzurro. Lui, Max, adesso preferisce muoversi nell’ombra, agire di soppiatto, confidando che nessuno si accorga dei segnali che arrivano dalla sua squadra, o che comunque vengano sottovalutati dai più. Non a caso l’allenatore bianconero ogni giorno ricorda che l’obiettivo estremo della Juve, in questa stagione di ripartenza anche societaria, è il quarto posto. Bugia.  LEGGI TUTTO

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    Prandelli sul derby: “Verticalità, uomini, gambe. Inter, che show”

    L’analisi dell’ex c.t.: “Inzaghi ha impostato il derby sulla densità e sulla profondità. L’ha vinto così e con l’eccezionale contributo dei suoi cambi”

    La verticalità nata dalla densità in mezzo. L’impatto dei singoli, anche quelli entrati dalla panchina. Una condizione atletica molto brillante, e alla distanza decisiva. Anche per Cesare Prandelli, che pure ha disegnato tante vittorie a tavolino, è quasi difficile tracciare le linee decisive sulla mappa della strategia vincente dell’Inter: perché ha funzionato praticamente tutto, non solo alcune cose. E il 5-1 finale è sembrato conseguenza logica almeno quanto imprevedibile.  LEGGI TUTTO