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    Juve, Mitrovic esalta Vlahovic: “Farà 25 gol, è il miglior bomber d’Italia”

    Il centravanti dell’Al Hilal fa coppia con DV9 nell’attacco della Serbia: “Gli consiglio di venire in Arabia, ma lui…”

    U na tripletta tira l’altra: Alexandar Mitrovic ha il piede caldo. Il “fratello maggiore” di Dusan Vlahovic nella Serbia in dieci giorni ha segnato 3 gol all’Al Ittihad di Benzema e 3 a inizio settimana contro la Lituania. E ieri, al rientro in Arabia, subito a segno contro l’Al Riyadh: «Il gol è come l’amore: più sei innamorato è più vuoi amare», racconta l’ex bomber del Fulham, nei mesi scorsi acquistato per 50 milioni dagli arabi dell’Al Hilal, la stessa squadra di Neymar, Milinkovic-Savic e Koulibaly. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Bari: chi decolla?

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Venezia-Spezia 1-0, lagunari temporaneamente soli in testa) la 5ª giornata di Serie B prosegue oggi con altre sei gare. La più attesa si gioca all’Arena Garibaldi, fischio d’inizio alle 14, dove il Pisa ospita il Bari. Grande curiosità per entrambe. I toscani sono in fase di rifondazione sotto la guida di Aquilani, debuttante su una panchina professionistica. Pisa che era partito alla grande con la vittoria a Marassi sulla Samp, poi ha ceduto a Parma e Modena ma resta una squadra tutta da scoprire, a iniziare dai colpi delle ultime ore di mercato, Vignato e Mlakar, chiamati a risolvere gli storici problemi offensivi dei nerazzurri. Discorso simile per il Bari. Certo, qui c’è sempre in panchina Mignani ma anche in questo caso la squadra è stata profondamente rinnovata e ci si attende molto dal colpo delle ultime ore di trattative, Aramu, in un attacco che ha perso pezzi da 90 come Cheddira, Antenucci e Folorunsho e deve fare i conti con gli infortuni di Menez e Diaw. Bari che, comunque, resta imbattuto (una vittoria e tre pareggi). Le altre gare delle 14. Il Modena, unica squadra a punteggio pieno ma non in testa perché deve recuperare la gara col Brescia, va in vetta da solo se vince con la Feralpisalò (ultima con zero punti e zero gol segnati) sul campo di Piacenza, sede delle gare dei gardesani. Da tenere d’occhio il Modena guidato da un altro debuttante, Paolo Bianco, che propone una squadra solida, equilibrata, potrebbe fare molta strada. Il Palermo, considerato dagli allibratori la seconda favorita per la A dopo il Parma, è di scena ad Ascoli. I siciliani di Corini appaiono più quadrati della passata stagione (un solo gol incassato), vengono da due vittorie di fila (in casa Reggiana e al Barbera sulla Feralpisalò), hanno giocato una partita in meno e soprattutto mostrano di avere le carte in regola per prendersi la B. Un po’ di problemi per l’Ascoli che ha perso tre partite su quattro (unica vittoria il 3-0 alla Feralpisalò) e sono reduci dal ko di Bolzano: stavano dominando il Sudtirol, poi sono stati ribaltati sul 3-1, non un bel segnale per la squadra di Viali. Occhio anche al derby lombardo Lecco-Brescia. I blucelesti debuttano in casa nel proprio stadio, il Rigamonti-Ceppi, appena finiti i lavori di adeguamento alla B, a distanza di tre mesi da quella magica notte, la finale playoff dei playoff di C vinta sul Foggia che li ha riportati in B dopo mezzo secolo. Patron Di Nunno in settimana ha acceso la sfida accusando il Brescia di non meritarsi la B in quanto retrocesso sul campo la scorsa primavera. Ruggini dovute al fatto che Cellino, durante l’estate, quando cercava in tutti i modi di essere riammesso alla B, puntava anche sulla situazione del Lecco, la cui iscrizione era sub iudice per la vicenda stadio. Poi Cellino ha virato sulla Reggina, riottenendo la B al loro posto. Brescia con il confermato Gastaldello in panchina, sceso in campo solo nel turno prima della sosta, dove ha ottenuto una confortante vittoria sul Cosenza (1-0, gol del cavallo di ritorno Bjarnason). Nello scorso turno ha esordito anche il Lecco, piegato 4-3 dal Catanzaro sul neutro di Padova. Sempre alle 14, occhio a Cosenza-Sudtirol. Bisoli, allenatore degli altoatesini torna al San Vito-Marulla dove nel 2022 ottenne una pazzesca salvezza ai playout. Stavolta troverà un Cosenza arrabbiato, reduce da due ko di fila (a Brescia e in casa col Modena) mentre il Sudtirol è ancora imbattuto (con una gara in meno giocata) e con tanta voglia di stupire come nella passata stagione. Di livello anche la gara delle 16.15, la Reggiana di Nesta ospita la Cremonese di Ballardini. Pur avendo solo due punti, prima della sosta, i granata emiliani hanno imbrigliato sullo 0-0 il Parma al Tardini, risultato che conferma la validità dell’organico, anche se ci vorrà un po’ di tempo per soppesarlo bene, gli ultimi colpi di mercato sono arrivati nelle ore finali di trattative e ci vorrà tempo per valutarli (anche perché alcuni non sono in condizioni fisiche ottimali). La Cremonese invece, prima della sosta era stata raggiunta sull’1-1 in casa dalla Samo: squadra ancora in fase di rodaggio, chiamata a cambiare marcia se vuole essere protagonista nella lotta per la A. LEGGI TUTTO

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    Milan, nel mondo di Krunic: dalla passione per la Play all’esempio di Kakà

    Il nuovo Milan è partito da lui. Nonostante i tanti acquisti estivi, la prima certezza del centrocampo del Diavolo in questa stagione è Rade Krunic. Al centro della mediana nelle prime partite campionato, il bosniaco si è mosso fin qui da playmaker rappresentando una vecchia certezza tra le novità. Andiamo a scoprire qualcosa in più sul numero 33 rossonero. LEGGI TUTTO

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    Un derby record: 6,5 milioni di incasso! Ma quando a San Siro arrivò Ronaldo…

    Il top per la Serie A 4 anni fa. Al Meazza sbarcava la Juve di CR7: 1-2 con gol decisivo di Higuain e al botteghino 6,6 milioni nelle casse nerazzurre

    Non sarà uguale all’Eldorado di un derby di Champions, ma anche in campionato si può rompere il salvadanaio. Il tutto esaurito di stasera porterà, infatti, nell’Inter un incasso vicino ai 6,5 milioni di euro: la cifra è lontana dalla vertigine dei 12 della semifinale di ritorno di maggio, ma per l’Inter sarà comunque storia. Solo una volta in Serie A i nerazzurri hanno incassato di più, era il 6 ottobre 2019 e al Meazza arrivava Cristiano Ronaldo vestito di bianconero: 1-2 con gol decisivo di Higuain, al botteghino 6,6 milioni. Per il resto stasera Paramount+ sarà il match sponsor della partita e lo stadio verrà colorato da una coreografia a 360 gradi che coinvolgerà tutti i settori (ad esclusione di quello ospiti). Saranno presenti circa 250 giornalisti e 12 broadcaster, di cui 7 esteri, e la partita sarà trasmessa in circa 200 Paesi. 

    il retro maglia—  Una novità, invece, nella maglia nerazzurra: sul retro, dove l’anno scorso c’era Lenovo, stavolta ci sarà scritto “U-Power”, azienda italiana leader in Europa nelle calzature e nell’abbigliamento da lavoro di fascia premium. “Siamo molto soddisfatti di annunciare questo nuovo e importante accordo, che rende la nostra maglia ancora più di valore”, ha commentato l’a.d. per la parte corporate Alessandro Antonello. U-Power diventa ufficialmente il nuovo “Official Back Jersey Partner” dell’Inter con un accordo quadriennale: in totale nelle casse azzurre arrivano circa 20 milioni, balsamo di questi tempi. LEGGI TUTTO

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    Quel cartello a Jeumont, il gol in Tatarstan: la vera storia di Benjamin Pavard

    Il difensore francese è l’idolo del suo paese d’origine. Da piccolo si allenava con i ventenni e in Russia, con una rete pazzesca, ha contribuito a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto

    Quando si entra a Jeumont, diecimila abitanti nella regione dell’Alta Francia, sopra al cartello che indica le sette lettere del comune che confina con il Belgio, ce n’è un altro: “Ville de Benjamin Pavard”. Jeumont è la città – ville – del difensore dell’Inter e i suoi concittadini ne vanno fieri sin da quando si è affacciato nel calcio professionistico: è il personaggio di cui la gente si vanta quando le viene chiesto loro da dove arriva. Il bisogno di mettere nome e cognome nero su bianco (anzi, bianco su bleu…) scaturisce però nel 2018 quando in Russia, con una rete pazzesca, lui contribuisce a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto. Prima della Kazan Arena, in Tatarstan, la lunghissima carriera di Benjamin comincia però proprio a Jeumont. Dove tutti sono talmente orgogliosi di lui da dedicargli appunto un cartello celebrativo.  LEGGI TUTTO

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    Handanovic: “Grazie Inter, ora inizia il secondo tempo della mia esistenza”

    Dopo undici anni e 4150 giorni, si gioca per la prima volta un derby di Milano senza il gigante sloveno a difendere la porta nerazzurra. “Ma ci sono i presupposti perché io continui a lavorare con il club. Milano è casa mia. Ho le idee chiare e prima o poi vorrei allenare”

    L’ultimo Inter-Milan senza Samir Handanovic si è giocato il 6 maggio 2012: 4-2 nerazzurro, tris di Milito e doppio Ibra. Undici anni dopo, 4150 lunghissimi giorni, riecco un derby senza il gigante sloveno: è strano, a suo modo storico anche perché Handa per l’Inter è stato più di un portiere. A lungo una maestosa colonna dorica, spesso un parafulmine per tanti problemi e dal 2019 pure un capitano. LEGGI TUTTO