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    Tattica, umiltà, turnover e consapevolezza: così Inzaghi ha fatto decollare l’Inter

    Dopo la sosta di ottobre la sua Inter ha sempre vinto, sia in campionato sia in Champions: ecco come il tecnico ha portato i nerazzurri in vetta alla Serie A e al girone in Europa

    La ricetta “magica” l’ha miscelata nel suo ufficio di Appiano Gentile durante la scorsa sosta, quando allenava un pugno di giocatori non convocati dalle rispettive nazionali (alcuni pure infortunati: Cuadrado e Arnautovic). Simone Inzaghi era reduce dal deludente pareggio casalingo contro il Bologna e nella precedente sfida interna di campionato aveva addirittura perso contro il Sassuolo. Non era certo il tecnico di una formazione in crisi, ma aveva qualcosa da sistemare perché il Milan aveva messo la freccia in Serie A e all’orizzonte c’erano due impegni delicati per il girone di Champions contro il Salisburgo. A distanza di un mese, all’inizio della pausa per le nazionali di novembre, il clima è completamente diverso e la ricetta “magica” ha avuto l’effetto sperato come testimoniano le sei vittorie di fila tra campionato ed Europa. Ma cosa ha fatto Inzaghi per tirare a lucido l’Inter?  LEGGI TUTTO

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    Dalla difesa alla ferocia ritrovata, i cinque punti di forza della nuova Juve

    La sconfitta col Sassuolo il punto più basso della stagione, poi la svolta, con 7 risultati utili di fila fra cui le cinque vittorie consecutive con cui l’Allegri band arriva allo scontro diretto con l’Inter

    Comunque andrà a finire lo scontro diretto con l’Inter, è una Juve diversa da quella dello scorso campionato. Questo almeno è il verdetto al secondo pit-stop del campionato causa Nazionali, che vede la Juve al secondo posto, a due lunghezze dalla squadra di Inzaghi tornata capolista dopo una sola notte, come già alla decima giornata, in una sorta di valzer fra le due pretendenti allo scudetto che pare assicurare una stagione ad alto tasso adrenalinico fino alla fine. La Juve ha mostrato finora due volti, ma ora ha scelto la sua strada.  LEGGI TUTTO

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    Kvara sfiora il gol: la reazione di Osimhen

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    Futuro di Garcia? ADL preferisce non rispondere

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    Da Maradona a Dimarco: quanti capolavori da metà campo

    Il capitano della Fiorentina si era reso protagonista di una prodezza lo scorso febbraio al Bentegodi, nel 3-0 rifilato al Verona. Una punizione all’apparenza innocua a centrocampo viene trasformata in capolavoro da Biraghi, che da 57,91 metri calcia di prima intenzione col sinistro e beffa Montipò. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Tudor dice sì: si attende la risposta di De Laurentiis

    Esonero di Garcia solo da formalizzare, non ci sarà alla ripresa dei lavori mercoledì a Castel Volturno. Entro domani mattina la decisione del presidente

    Igor Tudor ha detto sì, la palla adesso passa ad Aurelio De Laurentiis. Nell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio a Roma negli uffici della Filmauro, l’allenatore ha accettato le condizioni poste dalla società, cioè un contratto fino al termine della stagione, con opzione unilaterale in favore del Napoli, che dunque potrà decidere in totale autonomia se prolungare il rapporto col tecnico. Tudor avrebbe preferito un accordo garantito fino al 2025, ma De Laurentiis è rimasto fermo sulla sua posizione. 

    la risposta—  Il presidente dovrà comunicare la sua risposta definitiva tra stasera e domattina. Se fosse affermativa, sarebbe previsto un nuovo incontro a via Ventiquattro Maggio affinché siano poste le firme sui documenti e si possa procedere agli annunci ufficiali. A quel punto Tudor partirebbe per Napoli, arrivando in serata, così da essere pronto a dirigere il primo allenamento previsto mercoledì, quando la squadra – senza i nazionali – si ritroverà per la ripresa dei lavori. LEGGI TUTTO