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    Jannacci, “questo Milan qui”, un po’ improvvisato, ti piacerebbe

    Venerdì alla Mostra del cinema di Venezia sarà celebrato il grande artista, milanista doc, morto 10 anni fa. Non è più il suo calcio, però la squadra di Pioli sembra adatta per lui. Come Dimarco…

    Enzo Jannacci non è qui da dieci anni e insomma, sembrano trenta. Non per lui, che resta attuale come chi racconta la vita, ma perché questo mondo pare un altro. Guardate il suo Milan. Jannacci si innamorò del calcio quando era bambino perché, diceva lui, non c’erano molti altri divertimenti. Si appassionò al Milan per Rivera, che nei pomeriggi freddi di Milano respirava classe. Oggi i bambini hanno lo smartphone, che è come avere tutto il mondo in tasca, e a calcio giocano pochino, di sicuro non per i lunghi pomeriggi di nebbia a Milano, non fosse altro perché la nebbia, a Milano, nemmeno c’è più. Non vanno più di moda nemmeno i tipi alla Rivera: se non corri e non sei fisico, se non “fai le due fasi”, un posticino per te oggi non c’è. Eppure questo Milan pioliano a Jannacci piacerebbe. L’uomo era originale quindi… chissà, ma il Milan è divertente, non fa “zero a zero ‘sto Milan qui”, e ha qualcosa di artistico, è un’improvvisazione sul tema venuta bene come certe canzoni di Jannacci o come certe battute al Derby (non la partita, il locale più famoso di Milano). LEGGI TUTTO

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    Cassano, critiche durissime a Mourinho

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Talenti blindati, diritti di recompra e 22 milioni: viaggio nei conti dei giovani dell’Inter

    La strategia nerazzurra per i ragazzi del vivaio per fare cassa ma non rinunciare al talento

    I conti con i giovani dell’Inter tornano sempre. Non solo a livello di trofei conquistati nel corso degli ultimi anni dal vivaio, ma anche a livello di milioni (22,5) ricavati dai talenti ceduti negli ultimi due mesi. Il mercato estivo andato in archivio pochi giorni fa ha permesso ai dirigenti di viale della Liberazione di migliorare parecchio i conti grazie alle partenze di Mulattieri (valutato 6 milioni dal Sassuolo), Pirola (5 milioni dalla Salernitana), Fabbian (5 milioni dal Bologna), Colidio (4,5 milioni dal River Plate) e Males (2 milioni dallo Young Boys), ma anche di sistemare diversi giocatori che non rientravano nel progetto mantenendo una percentuale sulla futura rivendita. Adesso i numeri del parco giocatori sono senza più sotto controllo. Questo però non vuol dire che il club di viale della Liberazione abbia alzato bandiera bianca riguardo alla possibilità di produrre “propri” talenti da schierare in prima squadra. Anzi… LEGGI TUTTO

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    Inter-Milan: chi ha i giocatori migliori nel testa a testa?

    Cronometro alla mano, si gioca un derby nel derby. Perché la sfida in velocità è una questione tutta francese fra Theo Hernandez, freccia mancina del Milan, e Marcus Thuram, il 9 esplosivo dell’Inter che si lascia gli avversari alle spalle scattando come uno sprinter. Vince il rossonero, che in queste prime tre giornate di A ha toccato una punta di velocità massima di 35,24 chilometri orari, contro i 34,16 di Thuram. Marcus è il più rapido dei suoi, davanti a Dumfries (33,68 km/h) e Mkhitaryan (33,53 km/h), ma finisce comunque dietro all’altro grande scattista del derby: Leao sprinta a 34,88 km/h. LEGGI TUTTO

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    Come sfruttare meglio Vlahovic e Chiesa per avere la vera Juve

    Uno è più efficace quando gioca faccia alla porta, l’altro può dare di più senza per forza trasformarsi in punta: la realizzazione del potenziale dei bianconeri passa dalla loro intesa

    Nessuno sa ancora quanto vale la Juve, ma sicuramente più di quella vista con Empoli e Bologna. La differenza l’ha fatta l’avversario. Organizzatissimo tatticamente Motta, le cui contromosse ben studiate hanno saputo bloccare le proposte estive di Allegri. Senza fantasia Zanetti, convinto che un po’ di pressing alto potesse frenare una Juve brava invece ad adattarsi subito, palla lunga e ripartenza. In futuro però ci saranno più Bologna che Empoli. Non è questa, crediamo, la squadra che ha in mente Allegri, troppo saggio per non sapere che ci sono rivali più forti a creare o meglio attrezzate nel “distruggere”. Finché la Juve non esprimerà il potenziale da Champions, visto nel primo tempo di Udine, potrebbe ripetersi il copione: avanti con due strappi di uno dei fuoriclasse, ma risultato in bilico fino al 90’. Non è che i bianconeri stanno sprecando qualcosa?  LEGGI TUTTO

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    Lady Lautaro, l’allenamento infiamma i social

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Lista Uefa Lazio, niente sorprese: fuori solo Basic (a un passo dall’addio)

    Il centrocampista potrebbe essere mandato in Turchia mentre come terzo portiere è stato inserito Magro, cresciuto nel vivaio. Out Mandas

    Nessuna sorpresa di rilievo nella lista Uefa consegnata oggi dalla Lazio. Tra i giocatori presenti in organico restano fuori soltanto due: il centrocampista Basic (che peraltro nelle prossime ore potrebbe essere ceduto in Turchia) e il terzo portiere Mandas. La Lazio, potendo disporre di un solo giocatore cresciuto nel vivaio (Cataldi), ha dovuto consegnare una lista A composta da 22 uomini. Si sono quindi rese necessarie queste due esclusioni. Come terzo portiere sarà utilizzato il giovane Magro, che è presente nella lista B (quella dei giovani cresciuti nel vivaio).

    I giocatori—  Portieri: Provedel, Sepe. Difensori: Casale, Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Patric, Pellegrini, Romagnoli. Centrocampisti: Cataldi, Guendouzi, Kamada, Luis Alberto, Rovella, Vecino. Attaccanti: Castellanos , Felipe Anderson, Immobile, Isaksen, Pedro, Zaccagni. LEGGI TUTTO