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    Vieri cade al luna park: Del Piero lo sfotte

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    Da Porta Romana alle 100 presenze in maglia Inter: i momenti simbolo di Dimarco

    Il ragazzo da 100 partite all’Inter nasce con cuore nerazzurro e sboccia calcisticamente alla Calvairate, scuola calcio nella Zona 4 di Milano: bastano pochi allenamenti a Federico Dimarco – bambino di sei anni accompagnato dalla mamma per “farlo giocare” – a impressionare e ad attirare l’interesse dell’Inter, che lo fa suo dopo pochi mesi. L’infanzia di Dima si sviluppa in zona Porta Romana, tra i calci al pallone alla Rotonda della Besana e lo storico ortofrutta dei genitori. LEGGI TUTTO

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    Bonucci-Juve, ora è finita: l’ex capitano ha detto sì all’Union Berlino

    Il difensore lascia i bianconeri dopo oltre 500 presenze. Accettata l’offerta dei tedeschi da 2 milioni, mentre la Juve riconoscerà al giocatore un incentivo all’esodo

    Leonardo Bonucci ha sciolto le riserve: il suo futuro è all’Union Berlino, l’unico club che lo ha voluto davvero in queste ultime settimane di mercato. Il difensore partirà dall’Italia in serata, domani sosterrà le visite mediche per cominciare la sua nuova avventura: per la prima volta nella sua carriera giocherà all’estero. Le tracce italiane non hanno mai preso forma: sembrava il giocatore volesse attendere la Lazio, ma Sarri non è mai stato convinto della soluzione perché alla ricerca di un calciatore con caratteristiche diverse. Anche l’ipotesi Genoa non si è materializzata. Alla fine l’Union Berlino ha avuto la meglio con la sua offerta da 2 milioni, mentre la Juve riconoscerà al suo ex capitano un incentivo all’esodo.

    ai saluti—  Il difensore lascia la Juventus dopo 500 presenze. Aveva ancora un anno di contratto a 3 milioni e mezzo netti, ma – prima che rientrasse a Torino per dare il via alla nuova stagione – la dirigenza gli ha comunicato di essere fuori dal progetto per scelta tecnica. Bonucci in questo primo mese e mezzo della stagione si è così allenato tra i fuori rosa, in orari diversi rispetto a quelli del gruppo prima squadra. La scelta del club ha fatto discutere e il botta a risposta (polemico) tra il calciatore e Allegri non si è mai arrestato del tutto. Anche se l’allenatore – in un’intervista a DAZN – ha chiarito di averlo messo al corrente circa la decisione di escluderlo dal progetto di quest’anno già a febbraio scorso. I legali di Bonucci nelle ultime settimane hanno mandato due pec per richiedere il reintegro in rosa, il club è rimasto fermo sulla propria posizione. Ora la nuova avventura del giocatore lontano dall’Italia, all’Union Berlino. Sognando ancora un Europeo. LEGGI TUTTO

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    Toni: “Roma, che colpo con Lukaku. Vlahovic ha tutto per essere un top”

    L’ex campione del mondo a ruota libera sugli attaccanti del campionato: “Che coppia il belga con Dybala. Ho visto Dusan motivato: può vincere la classifica cannonieri”

    “Lukaku è un bel colpo per Mourinho”. Firmato Luca Toni, centravanti dell’Italia campione del mondo 2006 e della Roma 2010, quella che ha sfiorato lo scudetto in volata proprio contro l’Inter di Mou.  LEGGI TUTTO

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    Il macellaio di Grozny che portò le stelle di Serie A in Cecenia

    Kadyrov, criminale di guerra, nel 2011 organizzò una partita tra la sua squadra, scendendo ovviamente in campo, e una rappresentativa di stelle planetarie. Una farsa a cui però nessuno si oppose. Anzi, tutti incassarono…

    Disse: “Voglio i campioni più forti del mondo”. E aggiunse: “Li voglio qui”. Ramzan Kadyrov, russo, di etnia cecena, era un dittatore, un criminale di guerra. Le sue gesta erano conosciute da tempo. Le principali organizzazioni per i diritti umani nel mondo lo accusavano di omicidi, torture, stupri e rapimenti in larga scala.  LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Galeone: “Chiesa deve segnare! Lukaku? No, Vlahovic. Peccato per Berardi…”

    L’ex tecnico: “Allegri crede in Pogba e Yildiz, però ha il rimpianto di Milinkovic Savic”

    “Non ho sentito Max dopo il Bologna, ma conoscendolo bene immagino fosse arrabbiato per la partita e per i troppi passaggi a tre metri di distanza tra i centrocampisti. La Juve è forte se attacca in verticale innescando Chiesa, Vlahovic, Weah e Cambiaso come nel primo tempo di Udine, non se si passa la palla in orizzontale”, assicura Giovanni Galeone, ex allenatore, maestro e grande amico di Massimiliano Allegri.  LEGGI TUTTO