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    Sponda di Lucca e botta al volo di Samardzic: che gol!

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    È il testacoda che non ti aspetti: Sarri, primo bivio della stagione

    I biancocelesti espugnarono il Maradona nello scorso campionato, ma dopo due sconfitte in due partite non possono sbagliare. Gli azzurri per continuare a punteggio pieno

    La sfida tra le prime due dello scorso campionato si è trasformata in un inatteso testacoda. Demerito soprattutto della Lazio che, a differenza del Napoli – partito con i successi contro Frosinone e Sassuolo – è caduta due volte contro Lecce e Genoa, avversari sulla carta non impossibili. Il pronostico dice Napoli, ma per Sarri è già il primo bivio stagionale: il tecnico biancoceleste deve evitare la sconfitta per non precipitare a -9 dalla vetta della classifica dopo sole tre giornate di campionato. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Parma: esame Pecchia per Aquilani

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, comincia la 3ª giornata di Serie B con quattro partite in programma. La sfida di cartello si gioca a Pisa, coi nerazzurri di Aquilani che ricevono il Parma di Pecchia. Cioé il confronto fra le squadre che più hanno convinto in questo avvio di stagione. Il Pisa, in realtà, non è sceso in campo nella prima giornata (per i problemi di composizione della B) ma la gran partita fatta venerdì scorso a Marassi contro la Samp fa pensare che i toscani abbiano azzeccato la svolta, che possano rifondare bene dopo l’11° posto della passata stagione. Nel 2-0 inflitto ai blucerchiati, Aquilani, al debutto in un campionato professionistico, ha dimostrato che un altro Pisa è possibile. Ora si va di pressing alto e duelli uomo contro uomo, cercando di non lasciare l’iniziativa agli avversari. Certo, la gara è stata sbloccata dal regalo del giovane portiere avversario, il figlio di Stankovic. Ma il Pisa ha fatto un figurone, risvegliando l’entusiasmo nella tifoseria nerazzurra, da inizio anno l’umore della piazza era sul nero andante. Vittoria però pagata a caro prezzo per gli infortuni in attacco di Moreo e Matteo Tramoni ma oggi può debuttare l’ultimo arrivato, Mlakar. All’Arena di Pisa però, stasera ci sarà tanta voglia di sognare con… Arena, la guizzante ala 23enne che ha incantato al Ferraris con la rete, da cineteca, del raddoppio, E pensare che il ragazzo, prelevato in C dal Gubbio, era al debutto nella categoria. Sull’altro fronte un Parma che è già solo in testa. Che in tre uscite ufficiali (mettendoci anche il 3-0 di Bari in Coppa Italia), ha segnato 7 reti mentre non ne ha ancora incassata una. Certo, serve un test più probante come quello di stasera per valutare fino in fondo le capacità della squadra di Pecchia. Finora sono arrivati due 2-0, sempre in casa e con gli stessi marcatori (apre Benedyczak su rigore, poi raddoppia Bernabé, sono i principali gioielli emiliani) e sempre contro avversarie non di primo piano (Feralpisalò e Cittadella). Ma nel bollente catino dell’Arena sarà un’altra storia, con tutte le altre rivali che tiferanno Pisa perché questo Parma è giustamente considerato la prima favorita per la A e se prende subito in mano il campionato, poi c’è il rischio di lottare solo per il secondo posto. Molto interessante anche Reggiana-Palermo, cioé Nesta contro Corini. I granata emiliani sono reduci dalla gran rimonta di Como, un 2-2 grazie alle reti nella ripresa di Pettinari e Vido su rigore, bel segnale che sia andata segno la coppia d’attacco, formata da due elementi validi ma che cercano riscatto dopo annate non semplici (Vido però, oggi è assente per infortunio) Il Palermo invece, è sceso in campo solo nel turno d’esordio, quando al San Nicola non riuscì ad andare oltre lo 0-0 contro un Bari in nove. I siciliani, coi denari del Football City Group, stanno facendo un gran mercato, Henderson dall’Empoli è l’ultimo colpo ufficializzato, poi sarà il turno di Di Francesco. . Però è tutto da dimostrare che siano da A diretta. I dubbi non mancano, anche sull’assetto che propone Corini, alla vigilia il tecnico è sbottato per le troppe critiche ricevute. Occhio poi a Cosenza-Modena, confronto fra squadre che in questa annata potrebbero levarsi qualche soddisfazione. Il Cosenza di Caserta ha esordito in campionato in discesa, il 3-0 all’Ascoli che stabiliva il record per la B di andare all’intervallo con tre espulsi. Poi, domenica scorsa, con un pizzico di fortuna ha strappato un punto al Venezia (che pareva la squadra più in palla). Il Modena invece, per i soliti problemi alla composizione della B, ha saltato il turno d’esordio e ha debuttato con l’1-0 interno sull’Ascoli, gran gol di Strizzolo, attaccante sommamente sottovalutato. I canarini sembrano aver assorbito al meglio il cambio in panchina, da Tesser a Bianco, debuttante nella categoria, l’ex collaboratore di De Zerbi e Allegri va seguito con attenzione, ha studiato da allenatori opposti e sembra in grado di proporre una buona sintesi, fatta di equilibrio. Infine, c’è il confronto fra Ascoli e Feralpisalò, cioé le squadre sempre ko nelle prime due giornate che cercano di lasciare il fondo della classifica. L’Ascoli di Viali, dopo l’inqualificabile prova di Cosenza, ha dato segnali di ripresa sabato a Modena ma ancora non basta, la squadra pare inferiore a quella che nella passata stagione accarezzò i playoff, anche se sta per arrivare in avanti lo svincolato Nestorovski. La Feralpisalò di Vecchi, sconfitta a Parma nell’esordio, è poi caduta col Sudtirol, sempre per 2-0. I gardesani tuttavia, debuttanti assoluti nella categoria, hanno dimostrato di poterci stare in B, anche se era prevedibile che a inizio stagione potessero pagare il peso dell’esordio. Del resto, proprio il Sudtirol insegna: un anno fa anche loro erano esordienti assoluti e persero le prime tre gare, prima che subentrasse Bisoli a cambiare musica. Tuttavia, per la Feralpisalò, è assai penalizzante giocare le partite in casa al Garilli di Piacenza, pressoché deserto. Sempre oggi, è prevista la sentenza definitiva, quella del Consiglio di Stato, che scriverà la parola fine sui casi che hanno scaldato l’estate e determinerà la griglia delle 20 partecipanti alla B. Gli ultimi due posti da assegnare se il giocano Brescia e Reggina, oltre a Lecco e Perugia, con le prime delle due coppie che sembrano destinate a occupare i posti mancanti. Dopo la riammissione in B, scatterà per le due squadre che vinceranno la battaglia legale, un autentico tour de force per recuperare le tre gare che hanno saltato. LEGGI TUTTO

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    Un anno di Gerry Cardinale: così ha cambiato il Milan

    Il 31 agosto cade il primo anniversario del closing con Elliott. Dal bilancio al progetto stadio, in dodici mesi il numero uno di RedBird ha trasformato profondamente il club. Ecco come

    Sorride, annuisce compiaciuto e – chissà – magari si sta già organizzando per non mancare alla prossima esibizione del suo Milan. Per il momento, Gerry Cardinale non se n’è persa una. E, con lo scorrere dei mesi, dà una sensazione sempre più netta: gli piace quel che vede e gli piace (sempre di più) quel che fa, anche se potremmo definirlo ancora una sorta di warm up. In fondo si è spalancato un mondo nuovo anche per lui, che aveva già maneggiato il mondo dello sport ma non quello del calcio italiano. Cardinale sorride, annuisce e spegne la prima candelina: il 31 agosto del 2022 RedBird Capital Partners annunciava “di aver completato l’acquisizione dell’Associazione Calcio Milan per 1,2 miliardi di euro” da Elliott dopo i quattro anni di gestione da parte del Fondo guidato dalla famiglia Singer. Un passaggio di consegne per certi versi sorprendente, specialmente nelle tempistiche, che agli occhi di parecchi tifosi è suonato imprevisto considerato il freschissimo scudetto e l’ottimo lavoro di Elliott, che ha portato il club in rampa di lancio. Consegnandolo nelle mani di un fondo specializzato che avrebbe potuto migliorare ulteriormente il lavoro svolto fino a quel momento. LEGGI TUTTO

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    Ranieri: “Allenare una nazionale? Sì, ma non per soldi. Mi piace avere stimoli diversi”

    Il tecnico del Cagliari ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta con l’Inter, valutando la possibilità di tornare a vestire, in futuro, i panni di commissario tecnico

    Claudio Ranieri, come al solito, non si fa problemi a dire quello che pensa. L’allenatore romano, dopo la sconfitta interna contro l’Inter, si è presentato ai microfoni di Dazn per commentare la partita dei suoi. Prossimo ai 72 anni, Ranieri ha ben chiare le idee per il proprio futuro: “Il Cagliari sarà il mio ultimo club, è bello aver iniziato e finire qui”. Sull’eventualità di allenare una nazionale, poi, ha lanciato una frecciatina a Roberto Mancini: “Dovesse arrivare una proposta che mi piace, ci andrò. L’Arabia? Non ci sarei andato, mi piace avere degli stimoli diversi dai soldi”. LEGGI TUTTO