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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Dalla Mercedes di Thuram alla Ferrari di Paredes: le auto dei nuovi in Serie A

    Si alza nuovamente il sipario sulla Serie A. Il campionato 2023/24, che avrà nel Napoli campione d’Italia la squadra da battere, presenta più di una novità. Ci sono volti nuovi come Marcus Thuram dell’Inter o vecchie conoscenze che tornano “a casa”, come nel caso di Leandro Paredes della Roma. In comune c’è la passione per i motori: i garage di questi nuovi innesti comprendono supercar eccezionali come Mercedes, McLaren e Ferrari. Eccole nel dettaglio. LEGGI TUTTO

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    La Serie A secondo Buffon: “Napoli, Inter e Juve la mia pole. E c’è un ragazzo che…”

    Dopo 28 anni, Gigi sarà soltanto spettatore: “Inzaghi riparte dalla certezza Lautaro, per i bianconeri l’assenza dalle coppe sarà determinante. Chiesa e Thuram li ho visti nascere, ci divertiranno”

    Superman in versione spettatore. Proprio lui che era abituato a recitare da protagonista sempre, comunque e ovunque. Dopo 28 anni di onorato servizio Gigi Buffon si mette alla finestra e osserva: parte la prima stagione senza di lui. Cioè senza il recordman degli scudetti (ben 10 conquistati) e delle presenze in A (657). Un fuoriclasse che ha abbracciato e unito generazioni di calciofili. E adesso, in attesa di cominciare la sua nuova esperienza come capodelegazione della Nazionale, Superman scruta l’orizzonte e prova a capire e a spiegare che cosa ci riserverà il prossimo campionato, non prima di aver raccontato com’è bella e lunga la sua estate “da pensionato”.  LEGGI TUTTO

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    Chi sarà il re dei bomber? Dieci candidati al ruolo di capocannoniere

    Chi gioca con lo scudetto sul petto ha sempre il compito di difenderlo. Lo stesso discorso vale per il titolo di capocannoniere: Osimhen, 26 centri nel 2022/2023, potrebbe diventare il primo calciatore a chiudere in vetta alla classifica marcatori per due anni consecutivi dai tempi di Totò Di Natale (2009/2010 e 2010/2011). LEGGI TUTTO

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    L’oro verde della Serie A: reparto per reparto, i giovani pronti a esplodere

    La sostenibilità nel calcio italiano sta diventando un’esigenza: tra talenti azzurri e scommesse da mercato, in ogni ruolo ci sono ragazzi sotto i 21 anni che affilano le armi

    Il Napoli campione d’Italia è una delle due squadre in Europa, insieme all’Union Berlino, a non aver concesso minuti ad un Under 21 nella passata stagione. L’Inter finalista di Champions League ha chiuso come quarta squadra del continente per età media più anziana dietro a formazioni sicuramente non di prima fascia come Bochum, Ajaccio e Cadice. Due dati che lanciano un messaggio chiarissimo: la Serie A non è un campionato per giovani. O almeno, non ancora. Ma lo può diventare, perché il talento non manca e la consapevolezza di questo assunto è aumentata negli ultimi mesi. Non solo per i successi delle giovanili azzurre, in finale al Mondiale U20 e sul tetto d’Europa con l’U19. Il movimento infatti ha capito che la sostenibilità passa per i talenti di domani ed è aumentata l’attenzione sia verso i settori giovanili propri che quelli altrui alla ricerca della prossima stella.  LEGGI TUTTO

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    Dieci titolari in Serie A che non conoscete

    Un esterno d’attacco, mancino, che gioca senza troppa difficoltà sia a sinistra che a destra, può rivelarsi una risorsa importante per Roberto D’Aversa. Classe 1999, è reduce dall’esperienza in Polonia con il Pogon Stettino, con cui ha fatto vedere sprazzi di talento. Il Lecce l’ha preso in prestito e si è presentato benissimo con una rete in Coppa Italia contro il Como. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pellegrino si avvicina. Un argentino per la difesa: colpo da 5 milioni

    Ieri vertice per provare a chiudere: al Platense anche una percentuale sulla rivendita. Sarebbe l’affare numero 9 dell’estate rossonera

    Per il Milan arriva la prova del nove: tanti i nuovi acquisti che Pioli dovrà mettere insieme. Alla lunga lista dei colpi estivi dovrebbe presto aggiungersi Marco Pellegrino, 21 anni, difensore centrale. Se nelle ultime due stagioni l’allenatore partiva con il vantaggio della continuità tecnica (la sua squadra aveva lo stesso abito cucito addosso mentre le altre grandi si rifacevano il look) quest’anno il compito è più difficile: assemblare i nuovi pezzi, ritrovare solidità e puntare ai vertici in campionato e anche in Europa. Pellegrino potrà aiutare a rialzare il muro difensivo, caduto troppe volte anche durante le ultime amichevoli di lusso.

    i dettagli—  L’ultimo mattone è tra i meno pesanti: Pellegrino costerebbe intorno ai cinque milioni di euro, all’Atletico Platense anche una percentuale sull’eventuale, futura, rivendita. Da giorni il Milan si era messo sulle tracce del giocatore: ieri è arrivato a un passo dal traguardo dopo l’incontro in città tra i dirigenti dell’area sportiva rossonera e il presidente del club argentino, Sebastian Ordonez. Sorpassata in velocità la Sampdoria, prima a inviare un’offerta ufficiale in Sud America. Convinta anche la dirigenza del Platense che inizialmente avrebbe voluto rinnovargli il contratto in scadenza a fine 2024: ha capito che trattenerlo poteva diventare controproducente. Pellegrino si aggiungerebbe così all’elenco di difensori centrali rossoneri, ridotto di un’unità dopo la partenza di Gabbia: i titolari (sulla carta) sono Tomori e Thiaw, alla prima vera stagione da ministro della difesa. Alle loro spalle Kjaer, da gestire, e Kalulu, utilizzato anche da terzino destro. Abbandonata la pista Lenglet, centrale di esperienza, il Milan ha scelto di percorrere quella per un giocatore di maggior prospettiva: Pellegrino, classe 2002, è cresciuto nel settore giovanile del Platense, dove è entrato a 8 anni. Nel marzo scorso ha debuttato in prima squadra e da allora ha aggiunto altre sedici presenze e un gol. A lanciarlo è stato Martin Palermo: ex centravanti di Boca e nazionale argentina. Da attaccante ne ha intuito le doti in marcatura, aiutato dal fisico (1 metro e 84 centimetri). Ottime relazioni dagli scout rossoneri, poi concretizzate in un’offerta vera e propria. Nei prossimi giorni, ma non prima del week-end, la trattativa potrà entrare nella fase finale. Non mancano, in caso di mancato accordo, le alternative: Koluierakis, greco del Paok, e un’altra strada (ancora sconosciuta) che condurrebbe di nuovo in Olanda…

    la storia—  Lo sport di alto livello era nel suo destino, anche se… su un altro campo. A 13 anni Pellegrino era un baby prodigio del tennis, protagonista anche di un reportage televisivo. «Per sei anni ho coltivato entrambe le passioni. Un giorno giocavo a calcio, quello dopo a tennis. Andavo in giro a fare tornei, vincendo spesso e volentieri. Ma a un certo punto iniziarono a sovrapporsi gli allenamenti e dovetti scegliere. Non ci pensai un secondo, volevo fare il calciatore. Perché il pallone è il mio primo amore». Al suo primo anno tra i grandi ha fatto innamorare anche il Milan.

    l’attacco—  Pellegrino (o chi per lui) non sarà l’ultimo affare del mercato estivo rossonero: dalla difesa la società passerà di nuovo all’attacco. La probabile uscita in prestito di Lorenzo Colombo (Monza prima ipotesi) farà salire a dieci il conto degli acquisti: Broja, punta del Chelsea, è in pole. LEGGI TUTTO