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    Baggio: “Io, Guardiola, Pasadena, la Serie A e la mia vita da 10”

    Il Divin Codino apre le porte di casa a Sportweek, alla vigilia della partenza della Serie A: “Il Milan senza Tonali perde molto, l’Inter con Frattesi ha fatto un gran colpo e per lo scudetto c’è equilibrio”. Poi racconta di Mbappé, Guardiola, Sacchi, fino al rigore di Pasadena e al ricordo commosso di Vialli

    Il suo luogo dell’anima è in cima a un poggio che guarda la Rocca di Altavilla Vicentina, ai piedi dei Colli Berici. È lì che Roberto Baggio ha dato un indirizzo al suo futuro, quando giocava ancora a calcio e scriveva poesie col pallone. Ed è lì che ci accoglie con un sorriso contagioso. Con calore. Ti apre la casa che ha costruito e arredato con Andreina, compagna di tutta la vita, con i tre figli Valentina, Mattia e Leonardo, con la sobria eleganza che li contraddistingue. Ti guardi attorno e vedi un mondo di verde, di prati e boschi pettinati al centimetro. Capisci che quello è il regno di Roberto Baggio. Capisci perché il Divin Codino, il campione che tutti gli appassionati di calcio considerano leggenda, lascia quel luogo a fatica.  LEGGI TUTTO

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    Conti sulla panchina della Roma: “Emozione grandissima”. Mou: “Darà una spinta in più”

    La bandiera giallorossa sostituirà Mourinho squalificato contro la Salernitana: “Non vedo l’ora di dare il mio contributo”. E Mou: “È un onore averlo seduto al mio posto”

    Era all’Olimpico il 6 maggio scorso, assieme ai compagni dello scudetto ‘83, per celebrare quel trionfo e essere travolto dall’onda di affetto della gente giallorossa. Domenica Bruno Conti tornerà nel suo stadio, ma questa volta sarà tutto diverso. Domenica infatti siederà in panchina, come era accaduto nel 2005, quando Sensi in piena emergenza lo chiamò a sostituire Delneri in una stagione difficilissima. Contro la Salernitana, complici le squalifiche di Mourinho e tre dei suoi collaboratori, a dirigere il gioco di El Shaarawy e compagni sarà Stefano Rapetti. È un preparatore atletico, non ha il patentino per allenare, e allora ecco Bruno da Nettuno, sempre pronto a rispondere presente. Con orgoglio e gioia nel farlo. “È un’emozione grandissima – ha detto – l’allenatore ovviamente è Mourinho e in considerazione della squalifica sarà Stefano Rapetti la sua voce in campo: a me è stato chiesto di essere di supporto e io non vedo l’ora di poter dare il mio contributo. So che domenica ci sarà l’ennesimo sold out allo Stadio Olimpico, da parte mia spero di poter portare ancora più entusiasmo, in un momento in cui la panchina dovrà sopportare diverse assenze, su tutte quella di José”. 

    gratitudine—  Conti, cresciuto a pallone, lavoro e dell’umiltà, farà come sempre tutto il possibile per essere utile: “Per prima cosa desidero ringraziarlo pubblicamente per l’opportunità che mi ha dato. Io ce la metterò tutta per risultare di aiuto. Ringrazio inoltre lo staff del mister per come mi ha accolto. Ci tengo a ringraziare personalmente la famiglia Friedkin che guida questo Club: quando la Roma chiama è impossibile non rispondere. Sentire il nostro pubblico alle spalle so già che sarà bellissimo”. 

    mou onorato—  Anche lo Special One, che sa riconoscere esperienza e talento, ha voluto parlare di questo emozionante ritorno: “Avere Bruno seduto al mio posto è un onore per me. Quando ho parlato con lui la prima volta ho sentito subito il suo entusiasmo e il suo trasporto: sono io che ringrazio lui per le emozioni che mi ha restituito e sono sicuro che domenica assieme ai nostri tifosi ci darà una spinta in più”. LEGGI TUTTO

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    Bruno Conti, quando in panchina ci va l’idolo di un intero popolo

    Una vita in giallorosso, un legame indissolubile con anche una parentesi in panchina. Con Mou e il suo vice squalificati, ci sarà lui a guidare la Roma contro la Salernitana. Un’occasione che santifica una volta di più un legame unico

    Non è facile raccontare il legame tra Bruno Conti, la Roma e i suoi tifosi. Ci si imbatte in una lunghissima galleria, un mix d’immagini fatte di talento, vittorie e amore tra cui è difficile scegliere. Ce n’è una che però può rendere l’idea di quanto speciale sia questo rapporto, la fotografia di un giorno che molti temevano potesse essere la fine di un’era ed è invece si è trasformata in un nuovo inizio.  LEGGI TUTTO

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    Da nuovo Del Potro… a nuovo Kjaer: chi è Marco Pellegrino

    Baby prodigio con la racchetta in mano, il 21enne difensore del Platense si ispira a Sergio Ramos ed è vicino al trasferimento al Milan. Possiede passaporto italiano, ma sogna la Seleccion albiceleste

    Poteva diventare il nuovo Del Potro, ma alla fine ha deciso di seguire le orme di Sergio Ramos. Marco Pellegrino è il nome nuovo per la difesa del Milan, eppure la storia del 21enne centrale del Platense avrebbe potuto essere sui campi di cemento e terra battuta in cui faceva faville, al punto da meritarsi un reportage televisivo quando aveva solo 13 anni e veniva presentato come il “baby prodigio del tennis argentino”. Il bivio un anno dopo, quando ha appeso la racchetta al chiodo per dedicarsi seriamente al pallone, la passione più grande. Sette anni più tardi, ecco il debutto in prima divisione e il corteggiamento del Milan dopo appena 17 presenze da professionista. Perché al ragazzo, evidentemente, piace bruciare le tappe grazie a un talento naturale che non è sfuggito agli osservatori rossoneri.  LEGGI TUTTO

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    La Serie A parte con oltre 200 territori collegati

    Nella scorsa stagione crescita del 35% degli spettatori in Asia e del 18% in Europa

    La Serie A edizione 2023-24 si appresta a iniziare con oltre 200 territori collegati e 65 broadcaster che trasmetteranno il campionato nei vari angoli del mondo. Nel corso della stagione appena trascorsa sono state oltre 150 mila le ore di copertura delle gare, tra dirette, differite, highlights, magazine e repliche, dato in aumento del 10% rispetto al campionato 2021-22. Più di 475 milioni di telespettatori hanno seguito la Serie A 2022/2023, con una crescita del 35% in Asia e del 18% in Europa rispetto all’anno precedente.

    crescita—  I territori che hanno fatto registrare una crescita maggiore in termini di audience rispetto alla stagione 2021-22 sono stati Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Paesi Baltici, con un aumento complessivo del 137%, seguiti dell’area dei Balcani (Bosnia Erzegovina, Croazia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Slovenia) con una crescita dell’89% e dal Portogallo che ha fatto registrare +73% di spettatori. LEGGI TUTTO

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    L’evoluzione del ruolo di difensore centrale: come è cambiato lo stile di gioco

    Dalla marcatura alla difesa a zona, fino al mantra della costruzione dal basso. Molte cose sono mutate, ma senza perdere la cura dei fondamentali: anticipi, gioco aereo e intuito

    Idifensori centrali, quando ho cominciato a giocare io, dovevano saper marcare a uomo e basta. Non necessariamente dovevano essere tecnici, l’importante era che non facessero segnare il numero 9 rivale. Lo stopper, il numero 5, magari giocava una gran partita, ma se il centravanti avversario faceva gol, la prestazione del difensore era valutata con un voto negativo, anche se nel complesso la sua prestazione non era stata malvagia.  LEGGI TUTTO