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    Sette nazionalità diverse: ecco come sarà il Milan con 11 stranieri in campo a Bologna

    Nel posticipo della 1ª giornata di Serie A, il Milan sfida il Bologna al “Dall’Ara”. Complice l’infortunio di Calabria, il tecnico rossonero, Stefano Pioli, schiererà un 11 di giocatori stranieri. Era capitato una sola volta in precedenza nella storia milanista: nello scorso campionato nella gara interna contro la Salernitana. Ecco la probabile formazione del Milan per la partita contro i rossoblù LEGGI TUTTO

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    Makoumbou: “Arrivo dalla banlieu. E ora sfido Pogba”

    Nello scorso campionato di serie B ha giocato 36 partite segnando un gol e conquistando la promozione. Adesso scalpita per l’esordio in A, seguendo i consigli di mister Ranieri

    Ha rischiato grosso, restando fermo più di un anno. Ma alla fine ha vinto lui, Antoine Makoumbou, franco-congolese, regista venticinquenne che lunedì a Torino debutterà in Serie A con il Cagliari, col quale ha giocato, e bene, lo scorso campionato di B. Quella di Antoine è la storia di tanti: figlio della Banlieu parigina, la famiglia è arrivata in Europa col barcone. “Dopo due tentativi falliti, al terzo ce l’hanno fatta e ora vivono ancora nella Banlieu”, racconta lui. Che aveva un solo sogno: diventare un calciatore. LEGGI TUTTO

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    Mazzitelli: “Di Francesco è uno dei migliori, saremo la squadra sorpresa”

    Il capitano del Frosinone commenta il ritorno in A dopo quattro anni. “Kvernadze come Kvara? Non iniziamo coi paragoni, si fa del male”

    Da “mister promozione” a “mister salvezza”. Luca Mazzitelli, nuovo capitano del Frosinone, ritrova la A dopo 4 anni. Nel frattempo, ha vinto i playoff con il Monza due stagioni fa e dominato la Serie B col Frosinone l’anno scorso. “Sono contento, dopo tanto lavoro, di tornare al top. Non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO

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    Stasera Bari-Palermo: la B riparte alla grande

    TORINO – La Serie B inizia stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con una gara d’apertura di lusso, Bari-Palermo (le altre partite fra sabato e domenica, in tutto otto su dieci, in attesa che si definiscano le posizioni di Lecco e Reggina). Il Bari disputò anche la partita d’apertura del 2022, quando iniziò a far capire a tutti di che pasta era fatto, sfiorando la vittoria a Parma (finì 2-2). A distanza di un anno, è tutta un’altra storia. La Serie A mancata a giugno per due minuti, la beffa per i 58mila del San Nicola firmata dal Cagliari di Ranieri & Pavoletti, va archiviata al più presto. Il Bari però, è in ritardo sia sul campo che sul mercato e sta recuperando in queste ore. Sul campo è reduce dal 3-0 incassato dal Parma in Coppa Italia, in cui la squadra di Mignani ha mostrato di essere ancora un cantiere. I ranghi si devono ancora completare: Diaw è stato ufficializzato a Ferragosto, Edjouma è appena sbarcato (e potrebbe essere un grande colpo, oggi già titolare in mezzo, forse), così come il portiere brasiliano Brenno. Insomma, il vero Bari, il cui obiettivo stabilito dai De Laurentiis sono i playoff, lo vedremo solo a mercato chiuso, delle big del campionato è la più indietro, questo aveva detto il tonfo col Parma. Ma i dubbi maggiori sono sulle partenze: Cheddira (cessione ormai definita), Antenucci e Folorunsho nel 2022/23 aveva segnato 41 gol. Ora, in avanti, sarà affare di Menez (non si discute, ma ha 36 anni e va gestito), Diaw (dopo l’annata di Modena tornato quasi ai suoi massimi livelli), Nasti (il miglior attaccante italiano del 2003), Sibilli (al Pisa pochi gol ma sempre belli e decisivi) e il francese Scheidler (deve crescere, s’è visto poco nella passata annata, pur essendo un investimento importante dei De Laurentiis). E al San Nicola sbarca il Palermo di Corini che fin dal primo giorno della nuova stagione, ha gettato la maschera. Un anno fa, la società giocava a sottovalutare la forza dei rosanero, stavolta si sbandiera ai quattro venti la voglia di andare in A. E i mezzi potrebbero esserci perché si sta facendo un mercato molto interessante. Sono giunti due tipi di giocatori. Quelli che sanno come si vince la B (Lucioni, Ceccaroni, Insigne e Mancuso), uniti ai migliori prospetti del calcio italiano (Vasic, Desplanches ma è sfumato Prati che ha scelto il Cagliari). Ne uscirà una squadra, capitanata dal totem Brunori in avanti, capace di fare un campionato di vertice? Se scocca l’amore, magari sì, è noto come il pubblico del Barbera possa fare la differenza. L’importante sarà non replicare l’andazzo della scorsa stagione, quando il Palermo batteva le big della B ma poi gettava via i playoff all’ultima giornata nell’assurdo 2-2 interno col Brescia. Corini, dopo i fasti da giocatore dei rosanero, da allenatore deve ancora conquistare la piazza. Per questa stagione, ritenendo di avere i giocatori giusti, riparte da quel 4-3-3 che nella passata annata non aveva funzionato molto (i risultati arrivavano soprattutto mettendosi col 3-5-2) ma qualche dubbio che sia il modulo migliore, c’è anche per quest’anno. Però, l’esordio stagionale in Coppa Italia è stato confortante, la partita giocata alla pari a Cagliari, coi sardi capaci di vincere solo alla fine dei supplementari, lascia ben sperare. Quel che conta, è aver visto un Palermo con una solidità maggiore, una delle cose che sono più mancate nella scorsa annata. Ed essere solidi, è il primo passo per fare tanta strada. LEGGI TUTTO

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    Napoli, è fatta per Gabri Veiga: 30 milioni più bonus al Celta

    Per il centrocampista spagnolo contratto quinquennale da 2 milioni a stagione. La prossima settimana a disposizione di Rudi Garcia 

    Il Napoli ha trovato l’accordo con il Celta Vigo per l’acquisto del centrocampista spagnolo Gabri Veiga, classe 2002 nazionale Under 21, anche se tutti i contratti debbono ancora essere sottoscritti. Ai galiziani andranno 30 milioni più altri 6 di bonus.

    contratto—  Con il giocatore, autore di 11 reti nell’ultima Liga, è pronto un quinquennale da circa 2 milioni di euro netti. Si attende a breve il suo arrivo in Italia per le visite mediche e dalla prossima settimana potrà essere a disposizione del tecnico Rudi Garcia. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bari-Palermo ore 20:30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Sia il Bari che il Palermo, in ogni caso, scenderanno in campo con una grande voglia di riscatto dopo le sconfitte in Coppa Italia rispettivamente contro il Parma (0-3) e il Cagliari (1-2).
    Segui la diretta di Bari-Palermo su Tuttosport.com
    Dove vedere Bari-Palermo: diretta tv e streaming
    La sfida che aprirà il nuovo campionato di Serie B tra Bari e Palermo è in programma alle 20:30 al San Nicola di Bari e sarà visibile in tv su Sky e DAZN. Inoltre, sarà possibile seguire il match in streaming sulle rispettive applicazioni SkyGo e DAZN.
    Bari-Palermo, le probabili formazioni
    BARI (4-3-1-2): Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita, Maiello, Edjouma; Menez; Diaw, Nasti. Allenatore: Mignani.A disposizione: Frattali, Polverino, Perrotta, Matino, Kuzek, Pucino, Benali, Bellomo, Faggi, Lops, Sibilli, Scheidler, Morachioli.
    Indisponibili: D’Errico.Squalificati: nessuno.
    PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Marconi, Ceccaroni; Vasic, Stulac, Gomes; Insigne, Brunori, Di Mariano. Allenatore: Corini.A disposizione: Desplanches, Nespola, Graves, Nedelcearu, Buttaro, Damiani, Saric, Segre, Valente, Mancuso, Soleri. 
    Indisponibili: Aurelio.Squalificati: nessuno.
    Arbitro: Maresca di Napoli. Assistenti: M. Scarpa-Ricci. Quarto uomo: Grasso. Var: Marini. Ass. Var: S. Longo.
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    Sacchi: “Milan tutto straniero? Fossi un tifoso non sarei contento”

    L’ex ct e tecnico rossonero: gli italiani servono, lo sa anche l’Inter. Chi arriva da fuori è abituato a un altro calcio, gli occorre tempo per ambientarsi. Consiglio ai tifosi delle milanesi: tanta pazienza e niente giudizi affrettati

    Il Milan tutto straniero e l’Inter, invece, per metà italiana. Riflettevo, guardando le probabili formazioni per la prima di campionato, su questo aspetto piuttosto curioso che è anche testimonianza di una chiara tendenza dei due club. L’Inter ha il blocco difensivo made in Italy, e anche due centrocampisti su tre, Barella e Frattesi, sono di casa nostra. In più c’è Dimarco che va su e giù sulla fascia sinistra. Un segnale che va tenuto in considerazione perché deriva, molto probabilmente, da una richiesta dell’allenatore. Simone Inzaghi, allenatore che sta migliorando campionato dopo campionato ma deve ancora fare il definitivo salto di qualità per arrivare a un livello che si possa definire europeo, intende puntare, oltre che sul gioco, anche sul senso di appartenenza, sull’orgoglio italiano di buona parte del gruppo. Il carattere è fondamentale nel momento in cui si costruisce una squadra: ci devono essere gli uomini giusti per trasmettere le idee del tecnico. Quand’ero al Milan, il primo anno avevamo due stranieri e il secondo tre: situazioni che non si possono certo paragonare a quelle di oggi. Però devo dire che, pur essendo Gullit e Van Basten due fuoriclasse, la spina dorsale italiana, formata dai Baresi, dagli Ancelotti, dai Tassotti, dai Maldini, dai Donadoni è risultata fondamentale per dare vita a quella meravigliosa squadra.  LEGGI TUTTO

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    Gol, errori, lampi e scivoloni: i top e i flop del precampionato dell’Inter

    Se ci fosse un premio, spetterebbe senza ombra di dubbio al centrocampista arrivato dal Sassuolo, il colpo più oneroso dell’estate interista. Il suo impatto con la squadra di Inzaghi è stato impressionante e, soprattutto nel doppio impegno in Giappone, Frattesi ha rubato l’occhio ai tifosi nerazzurri che ora non vedono l’ora di ammirarlo alla prova della Serie A. Migliore in campo sia a Osaka (gol del pareggio all’Al-Nassr) che a Tokyo (doppio assist per la rimonta sul Paris Saint-Germain), è stato poi meno strabiliante al rientro dall’Asia, pur sfiorando un’altra rete a Salisburgo. LEGGI TUTTO