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    Come la Juve in pochi giorni ha rimediato un tesoretto da 50 milioni

    Dagli esuberi a De Winter, così i bianconeri ora possono immaginare mosse più consistenti nel mercato in entrata

    Dopo Zakaria al Monaco e De Winter al Genoa, la Juve ha ceduto alla Lazio Rovella e Pellegrini: quattro cessioni nel giro di 24 ore, per un totale di 50 milioni potenziali in favore delle casse del club. Se un segnale forte doveva arrivare, è arrivato nel miglior modo possibile, considerato che metà dell’obiettivo indicato a inizio estate dalla proprietà – cioè quota 100 milioni tra risparmi su ingaggi e vendite – è stato raggiunto con delle operazioni che non incidono neanche più di tanto sul progetto tecnico in costruzione. A conti fatti, hanno lasciato la Continassa due esuberi e due giovani che avrebbero rischiato di giocare poco, essendo abbastanza chiusi nel loro ruolo. Piuttosto, fatta una prima “sistematina ai conti”, alla Continassa potrebbero cominciare a pianificare qualcosa di più consistente in entrata, avendo ora più ossigeno e qualche risorsa da reinvestire.   LEGGI TUTTO

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    Gol, tiri e dribbling: Chukwueze si è già preso il Milan

    Il nigeriano, alla prima rete in rossonero, ha giocato bene nell’amichevole con il Novara. E a destra si preannuncia una super concorrenza con Pulisic

    Gli assist di Pulisic al sabato. Il gol e i guizzi di Chukwueze il giorno dopo. Non che ci fosse bisogno dell’ultimo fine settimana precampionato per dirlo, ma pare proprio che il Milan abbia finalmente risolto il problema della fascia destra. Nel nuovo 4-3-3, avere due elementi come Christian e Samuel sulle stesse zolle è un lusso. Ma non solo: immaginando invece il 4-2-3-1, i due potrebbero anche giocare insieme. Pulisic al centro e Chukwueze a destra. Una spremuta di qualità (che alle loro spalle ovviamente richiede equilibri particolarmente delicati).

    miglioramenti—  In attesa di assistere a quello che si preannuncia un super ballottaggio, Pioli si gode Samu nella versione che si avvicina molto al suo potenziale. Dopo i rodaggi con Monza e Trento, col Novara è arrivata la prima partita vera in termini di impiego: 87 minuti che gli hanno dato un utilissimo rabbocco di carburante in vista di Bologna. Com’è andata? Prima mezzora: devastante. Seconda mezzora: si tira il fiato. Ultima mezzora: beh, al minuto numero 75 Samu aveva ancora la gamba per puntare e saltare – secco – l’uomo. Oltre a coprire la fascia in fase di non possesso. Considerando che Pioli fino a qualche giorno fa raccontava come nelle gambe avesse a malapena un tempo, i miglioramenti sono concreti. Riavvolgendo la partita del nigeriano con il Novara, la prima cosa che spicca è concettuale: la squadra cerca lui a destra come fa con Leao a sinistra. L’avvertenza è che questa non può diventare l’unica opzione offensiva, ma a giudicare da quanto viene chiesto alle mezzali e ai terzini il problema non dovrebbe porsi.

    ricerca dello spazio—  Chukwueze tra l’altro dà l’impressione (netta) di divertirsi in ciò che fa. La sfida con l’avversario è praticamente costante, lo scatto sul breve difficilmente leggibile. La tecnica, beh, quella la consideriamo scontata. Il dribbling – specialità della casa – è secco, mai fine a se stesso ma destinato alla ricerca dello spazio. Samu ha giocato ovviamente per lo più a destra, però il primo gol rossonero è arrivato centralmente, sfruttando un erroraccio in uscita del Novara. Quando si è presentato davanti al portiere, sapeva già cosa fare alcuni secondi prima: dribbling elegante e porta quasi spalancata. Quasi perché si è preso il lusso – magari evitabile in partite ufficiali – di portarsi la palla praticamente sulla linea di porta con un difensore che ha tentato un salvataggio disperato. Il gol, comunque, ma non solo. Samu è andato al tiro un paio di volte liberandosi della marcatura – doppia, in un caso -, ha assistito gli inserimenti dei compagni da dietro. Ha agito con le tempistiche giuste. Difetto? A volte si è incaponito troppo con la palla al piede, andando a sbattere contro il muro avversario. Limite tipico dei giocatori di talento che hanno grande consapevolezza nei propri mezzi tecnici. Dopo due minuti aveva già mandato al tiro Romero, dalla parte opposta del campo. Dopo nove, l’ha buttata dentro. Dopo un quarto d’ora, la sua conclusione ha propiziato il raddoppio di Okafor. Possiamo fermarci qui, il repertorio è già completo, in attesa che le gambe trovino continuità e tutte le dinamiche proposte da Pioli vengano assimilate. Ma gli squilli a otto giorni dalla prima di campionato, fanno ben sperare. LEGGI TUTTO

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    Inter, le mani su Arnautovic: fumata bianca tra oggi e domani

    Il club ritoccherà l’offerta di ieri (8 milioni) aggiungendo dei bonus. Il fratello-agente di Marko preme con i dirigenti rossoblù perché tutto vada a posto in poche ore.

    Nelle prossime ore l’arrivo all’Inter di Marko Arnautovic diventerà realtà. I dirigenti nerazzurri sono rimasti in contatto con il fratello-agente dell’attaccante anche in queste ore e preparano un’offerta leggermente migliorata rispetto a quella presentata ieri (8 milioni). Aggiungendo 2-3 milioni tra bonus e parte fissa, in viale della Liberazione c’è la convinzione che la fumata bianca possa arrivare in fretta. Diciamo tra stasera e domani. Il Bologna, che era partito da una valutazione di 15-20 milioni, ha capito che trattenere il calciatore scontento è complicato.

    E’ corsa contro il tempo: Inzaghi freme per averlo a disposizione, con qualche allenamento nelle gambe, in occasione dell’esordio in campionato. Appena tutto sarà a posto, Arnautovic sarà in città per le visite mediche. Prima però serve il via libera del Bologna. LEGGI TUTTO

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    Buoni per la prima: 20 squadre, 20 protagonisti per la nuova Serie A

    Cambiano gli esterni, cambiano i trequartisti, cambiano i centravanti, Ma all’Atalanta c’è la costante: Koopmeiners è l’imprescindibile e la stagione estiva lo conferma. Da buon olandese, fa tutto: smazza in mediana, passa, lancia, si inserisce, tira in porta. Fisico pesante ma già ben allenato: con Gasperini è così. LEGGI TUTTO

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    Chi è Choupo-Moting: storia di fax, arte e cose inspiegabili

    Il centravanti del Bayern è l’ultima idea per l’attacco dell’Inter: ha tanta esperienza di alto livello, quando la partita conta c’è, e l’anno scorso non ha fatto rimpiangere Lewandowski

    Il 31 luglio 2007, Alex Del Piero annuncia che presto diventerà padre per la prima volta: Sonia Amoruso è incinta. “Un’emozione destinata a cambiare in meglio la nostra vita”. La Juve, allenata da Claudio Ranieri, si trova a Newcastle, dopo aver perso l’amichevole estiva. La buona novella accompagna i bianconeri sul volo verso il nord della Germania, dove è in programma un altro test, contro l’Amburgo. I giornali tedeschi, al termine del match, titoleranno così: “Un 18enne batte la Juve all’85’”. Quel ragazzotto senza nome, alla prima partita della carriera tra i professionisti, si chiama Eric Maxim Choupo-Moting.  LEGGI TUTTO

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    Da Inter-Liverpool alla Nazionale: tutti gli addii shock di Mancini

    Un inizio travagliato e un finale tormentatissimo. L’avventura di Mancini da allenatore della Fiorentina parte con l’Assoallenatori che blocca tutto perché Roberto non è in possesso del patentino da allenatore di prima categoria ed era già stato tesserato dalla Lazio come vice di Eriksson, subisce una svolta nel marzo 2001 con il benestare di Gianni Petrucci (commissario straordinario della Figc), si sviluppa con la vittoria della Coppa Italia e si chiude nel peggiore dei modi. Nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 2002, pochi giorni dopo la sconfitta casalinga per 3-1 contro il Perugia con la Fiorentina penultima in classifica, il Mancio viene minacciato da un gruppo di tifosi viola sotto l’abitazione in via Borgo Ognissanti. “Al mio rientro a Firenze nella notte sono stato aggredito verbalmente sotto casa da cinque tifosi che, nonostante lo scambio di idee, hanno minacciato di inasprire la gravità delle aggressioni. Il timore di creare turbative a mia moglie ed ai miei tre figli mi ha spinto a credere che il mio lavoro a Firenze non possa proseguire”. I tifosi, inoltre, vengono denunciati per violenza privata. LEGGI TUTTO

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    Orsato, il n°1: “Io, da elettricista a designatore? Imparo da Rocchi. Ma prima Euro 24”

    I segreti del fischietto più popolare: “Avevo 33 anni, ammonii Maldini a San Siro: tratto tutti allo stesso modo. Mihajlovic era diretto: unico. De Rossi difficile, conosceva tutto il regolamento”

    Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite
    13 agosto

    – cascia (PG)

    “s e è vero che diventerò designatore quando smetterò? Mi piacerebbe stare ancora coi più giovani, sono a disposizione del nostro presidente e ora sto cercando di imparare da Rocchi. Si vedrà… adesso penso ad arbitrare. Perché ho sempre quella passione di quando sognavo di fare, e facevo, l’elettricista…”. Pausa. “E lo sa? L’elettricista lo faccio ancora. Dopo le partite, scarico le tensioni”. Ecco Daniele Orsato, anni 47, sveltezza e ironia, la possibilità di arbitrare fino al 2026 (teoricamente), il “capitano” che a fine raduno si rivolge ad arbitri/assistenti dicendo “se posso imparare io che sono il più vecchio allora potete farlo anche voi”, ricevendo un’ovazione.  LEGGI TUTTO

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    LIVE Alle 10.30 Milan-Novara: tocca a Okafor e Chukwueze

    NOVARA, LA FORMAZIONE UFFICIALE—  

    (4-3-3) Desjardins; Caradonna, Bonaccorsi, Scaringi, Migliardi; Bagatti, Di Munno, Fragomeni; Buric, Rossetti, Corti. Panchina: Boscolo, Menegaldo, Saidi, Martinazzo, Khailoti, Ranieri, Bertoncini, Gerbino, Prinelli, Scappini, Gerardini, Donadio, Valenti, Catania, Boccia. All. Buzzegoli.  LEGGI TUTTO