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    Per Garcia è finita: De Laurentiis striglia la squadra e convoca un summit societario

    Il presidente del Napoli infuriato durante e dopo il match con l’Empoli. Al vaglio con i dirigenti la scelta del successore di Garcia, che non dirigerà l’allenamento di mercoledì

    Alla fine del primo tempo, l’ultima mossa di Aurelio De Laurentiis. Il presidente è sceso nello spogliatoio e ha parlato direttamente alla squadra “saltando” il tecnico Garcia. Ma nonostante l’intervento una squadra spaesata ha finito addirittura per perdere contro l’Empoli. 

    summit—  A fine gara De Laurentiis non ha neanche incrociato il tecnico francese, di fatto esautorato, ma ha convocato i dirigenti Meluso, Micheli e Sinicropi per un incontro che serva a decidere quale sarà il nuovo allenatore del Napoli. Il vertice si è svolto in un hotel della città, dove si è fermato il presidente che inizialmente voleva rientrare subito a Roma. La rosa dei nomi va da Antonio Conte a Fabio Cannavaro da Igor Tudor sino a un improbabile ritorno di Walter Mazzarri. L’unica cosa certa è che alla ripresa degli allenamenti mercoledì pomeriggio a Castel Volturno non ci sarà Rudi Garcia. In serata emerge che il candidato numero uno rimane Tudor, contattato, ma che ha preso tempo per decidere. L’alternativa più concreta resta Cannavaro.. LEGGI TUTTO

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    Brutta Atalanta, che paura. L’Udinese domina, Ederson-gol nel recupero salva la Dea

    Bergamaschi mai in partita: Success sbaglia un rigore, poi gol di Walace e paratone di Carnesecchi. Gli ospiti ci provano a tempo scaduto e trovano il pari al 92′

    dal nostro inviato Alex Frosio 
    12 novembre 2023 (modifica alle 17:12)

    – Udine

    Dopo il ko interno con l’Inter, l’Atalanta depotenziata in avvio non riesce ad accelerare contro un’Udinese che dall’arrivo di Cioffi sembra ritrovata e che ha accarezzato a lungo la seconda vittoria di fila dopo il colpo a San Siro con il Milan, ma la Dea rimedia nel recupero con Ederson al gol di Walace. Gasperini si tiene accanto – cioè in panchina – Scamacca, Lookman, Musso e Zappacosta, e punta su Carnesecchi in porta e un trio di prima linea con Muriel, Miranchuk (alla prima da titolare in stagione) e Pasalic. Scelte comprensibili tre giorni dopo l’Europa League, un po’ meno in una partita prima della sosta per le nazionali. L’Udinese si piazza con il suo 3-5-1-1 che tiene corti i reparti e costruisce un muro su cui la Dea comincia a rimbalzare. Il terminale offensivo – si fa per dire, visti gli effetti – è ancora Success, che già al 13’ preannuncia la giornataccia con una deviazione in acrobazia con cui di fatto rinvia all’indietro. L’orizzontalità dell’Atalanta si contrappone alla verticalità dell’Udinese, che con il passare dei minuti assume efficacia. Al 20’ Ebosele in fuga centrale perde l’equilibrio al momento del tiro, sbilanciato da Djimsiti, al 30’ invece Ferreira sfugge ai radar su invito verticale di Pereyra, Carnesecchi esce con un fatale millisecondo di ritardo e lo tocca: rigore. Invece del designato Pereyra, sul dischetto va Success. “Deve sbloccarsi”, è il pensiero della Dacia Arena. Non ci riesce. Finta, controfinta, palo. Il pericolo scampato non scuote la Dea, al contrario dà fiducia all’Udinese. Samardzic scalda il sinistro: al 39’ conclusione centrale, al 44’ splendida parabola a giro che si stampa sulla traversa. L’azione prosegue e Walace prova da fuori – a proposito di fiducia -, Djimsiti è sulla traiettoria e spiazza Carnesecchi. Udinese in vantaggio, e pure meritatamente al doppio fischio dell’arbitro Aureliano, anche perché il Gasp ruota i suoi tre davanti scambiandogli posizione, ma dell’Atalanta non c’è traccia in area friulana, nemmeno sui cinque calci d’angolo battuti. 

    cambi davanti—  A inizio ripresa ci sono subito Scamacca e Lookman per Muriel e Pasalic: cambi ovvi. Il centravanti azzurro riceve subito in area e mette in mezzo un pallone interessante, dando l’impressione che sia cambiata l’aria. Non è così, perché è l’Udinese ad andare vicinissima al raddoppio. Al 3’ HAteboer buca, Zemura vola e scarica il sinistro, Carnesecchi respinge con le gambe (e Gasp toglie Hateboer per Holm). Al 16’ il capolavoro del portiere dell’Atalanta: Pereyra cerca il sinistro a giro, “Carne” si allunga in modo prodigioso per mettere in angolo. Al 19’ il primo segnale bergamasco: Koopmeiners al cross, sul secondo palo Lookman incrocia largo. Troppo poco. Gasperini inserisce anche Zortea per Bakker, poi Zappacosta per Holm che si è infortunato. Cioffi ha rinfrescato centrocampo – Lovric per Payero -, difesa – Kristensen per Ferreira che accusa un problema -, poi l’attacco (Kamara, Thauvin e Lucca). L’Udinese sembra in controllo sulla tenue pressione dell’Atalanta, che si è fatta viva solo al 33’ con una girata di Scamacca alta. Poi al 47’ l’assalto disperato della Dea paga: cross di Zappacosta e Ederson tutto solo a centro area, perché Kristensen in marcatura scivola, gira di testa all’angolo. E’ il primo e unico tiro nello specchio dell’Atalanta. Basta per l’1-1. LEGGI TUTTO

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    Napoli, chi al posto di Garcia? Piste Cannavaro e Tudor, e Mazzarri…

    L’ex difensore era in tribuna ad assistere al match con l’Empoli. Tudor l’alternativa numero uno

    Gli ultimi granelli potrebbero essersi depositati sul fondo della clessidra. L’ennesima delusione che il Napoli ha regalato ad Aurelio De Laurentiis e ai suoi sostenitori potrebbero costare la panchina a Rudi Garcia. Così, proprio com’era successo un mese fa, si riapre un momento di profonda riflessione sul lavoro dell’allenatore, che finora non ha assolutamente convinto. L’esonero sembra la conseguenza più logica dopo una sconfitta bruciante come quella maturata oggi contro l’Empoli e De Laurentiis da tempo ragiona su come poterlo sostituire. 

    le alternative—  Considerando che gli approcci passati con Conte non hanno prodotto l’esito sperato, è lecito supporre che i contatti con l’ex c.t. della Nazionale non siano ripresi. Così, allo stato attuale delle cose, sono due i profili concretamente valutati. Fabio Cannavaro, che non ha mai nascosto il desiderio di guidare il Napoli, è una possibilità ed era peraltro presente in tribuna al fianco del presidente. Un’altra ipotesi conduce a Igor Tudor, che ha il vantaggio di conoscere bene il contesto della Serie A da tecnico e ha il carattere necessario per rimettere velocemente la squadra sui binari giusti, quanto meno sul piano dell’atteggiamento. Residuali le chance che il traghettatore possa arrivare dal passato: in tal senso, l’unica strada percorribile porterebbe a Walter Mazzarri. Tuttavia, De Laurentiis in precedenza si è sempre detto non convinto di un ritorno di fiamma con chi ha già lavorato. LEGGI TUTTO